Home FixingFixing A scuola d’impresa: studenti in viaggio nel mondo di BN

A scuola d’impresa: studenti in viaggio nel mondo di BN

da Redazione

Il 13 aprile un gruppo di giovani ha potuto conoscere da vicino l’azienda sammarinese. David Bracciale: “Importante porsi degli obiettivi. Puntiamo a fare un pezzo per la Ferrari”.

BN gruppo

 

di Alessandro Carli

 

Un’ora di lezione “peripatetica”, ad di fuori delle aule scolastiche scuola, per conoscere più da vicino (e quindi meglio) il mondo del lavoro, e per cancellare anche qualche luogo comune. A vestire i panni di “Aristotele”, giovedì 13 aprile, David Bracciale, Legale Rappresentante (Presidente del CdA) di B. N., azienda che si occupa di lavorazioni meccaniche di precisione. Un piccolo gruppo di studenti – Michele Giacecchi, Thomas Rossi, Federico Tamagnini, Lorenzo Fortunato, Vladimiro Ligi e Luca Borsatto – alcuni contattati direttamente tramite i nominativi dati dal Preside dell’ITIS, alcuni tramite altri imprenditori, alcuni tramite richieste di amici, per circa un’ora hanno potuto vedere e toccare con mano tutti i reparti che compongono l’azienda, e tutte la fasi che portano alla realizzazione di un pezzo. Camminando – questo il significato della parola “peripatetico” -, David Bracciale ha alternato la descrizione dei macchinari a qualche pillola formativa. La prima, è una sorta di timone che scandisce questo viaggio nel cuore dell’azienda. “I genitori di un ragazzo 15enne mi hanno detto che il loro figlio vuole smettere di studiare perché c’è la crisi”. Un’affermazione demagogica e frettolosa, piuttosto superficiale, quasi una scusa, o un alibi. “Non nego che alcuni settori lo siano ancora, ma non la meccanica. Se un ragazzo diventa un bravo tornitore o un capace fresatore, il lavoro c’è. Il nostro mercato richiede una serie di figure professionali: il problema, semmai, è al contrario. Le aziende fanno molta fatica a trovarli”.

Le lavorazioni meccaniche di precisione “made in Italy” e “made in San Marino” sono quasi una garanzia, un brand che ha molto appeal anche all’estero, anche perché significano “eccellenza”, grande attenzione ai particolari. “Alcune aziende tedesche – ha spiegato Bracciale ai ragazzi – si fanno spedire dall’Italia alcuni pezzi specifici”. Non solo Germania però. “Per la realizzazione della Vyrus 984, l’azienda ci ha chiesto un pezzo particolare, che abbiamo realizzato. Ci abbiamo lavorato per quattro settimane”.

Un “assaggio” poi di “dialogo” con i clienti. “Prendiamo un’azienda x che necessita di un pezzo particolare. Ci invia le richieste e noi le elaboriamo attraverso programmi Cad Cam e lavorazioni su macchine CNC”.

Poi qualche “elemento” che caratterizza BN. “Il nostro core business spazia dalle lavorazioni meccaniche di precisione in fornitura completa di fresatura e tornitura all’assemblaggio meccanico “. Il Presidente del CdA, tra una delle tre linee di taglio dei materiali e la zona dedicata alla saldatura, ha rivelato di aver “iniziato tardi a imparare a saldare”. Saldatura che “non è il core business di BN: è un servizio che diamo ai clienti. Un servizio piuttosto richiesto”.

Il tour ha fatto tappa nel reparto dedicato alla fresatura. “Ogni materiale ha la sua macchina”. Una piccola fermata davanti alla pressa. “La nostra è manuale. In officina è indispensabile” ha raccontato. Ma è stato davanti alla macchine a controllo numerico – il cui movimento durante la lavorazione è diretto da un dispositivo elettronico integrato nella macchina che ne comanda gli spostamenti e le funzioni secondo un ben definito programma di lavoro – che i ragazzi hanno dimostrato particolare interesse. “Sono un metodo di organizzazione per vedere e controllare i pezzi”. Bracciale ha semplificato la sua utilità con un esempio pratico: “Mettiamo che dalla macchina escano 10 pezzi. Se l’ultimo è perfetto, so che anche i primi nove lo sono”. C’è poi il controllo visivo. “Un pezzo realizzato da un ragazzo viene ‘guardato’ da un altro. Non per mancanza di fiducia, ma solamente perché ‘occhi diversi’ possono essere più precisi”. I controlli, ha spiegato, “non sono mai banali e non sono mai esagerati”.

Sosta poi davanti alla marcatrice. “La nostra clientela sta crescendo e i nostri pezzi vengono impiegati in tutto il mondo. Anche per questo, abbiamo deciso di ‘marcarli’ BN”. Una scelta che va letta sia in termini di “comunicazione” che di “qualità”.

Bracciale poi è tornato a parlare di lavoro. “Sappiate che solo chi lavora può sbagliare. E capita anche a noi. Errare, per BN, è uno stimolo a migliorare”. Migliorare significa anche porsi obiettivi. E per BN ha un colore. Rosso. “Entro 5 anni puntiamo a realizzare un pezzo per la Ferrari”.

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