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Editoriale: obiettivi definiti e la certezza delle tempistiche

da Redazione

Il report che il FMI ha stilato sullo stato di salute della Repubblica mette in evidenza una serie debolezze già note ma anche le tante potenzialità del sistema Paese, e fornisce una serie di preziose indicazioni su come riaccendere il motore della crescita.

 

di Alessandro Carli

 

Il report che il Fondo Monetario Internazionale ha stilato sullo stato di salute della Repubblica mette in evidenza una serie debolezze già note ma anche le tante potenzialità del sistema Paese, e fornisce una serie di preziose indicazioni su come riaccendere il motore della crescita. Rimandando i nostri lettori all’articolo all’interno del numero di questa settimana, ci soffermiamo su alcune “voci”: l’aumento dell’occupazione e la discesa del tasso di disoccupazione, la necessità di investimenti a lungo termine nel campo della formazione professionale (ricordiamo, a questo proposito, l’impegno che ANIS, attraverso i Master, porta avanti già da anni) e nell’istruzione e la riduzione della spesa corrente, che non deve essere vista come “punizione” ma come leva utile (se non addirittura necessaria) per liberare risorse da destinare agli investimenti. Bisogna fare tesoro di queste indicazioni, in modo serio, e portarle all’interno del tavolo tripartito che ha, tra gli altri obiettivi, proprio lo sviluppo del Paese e della sua economia. Tavolo che, lo ricordiamo, è ripartito e che ora, anche alla luce del report del FMI, deve mettersi a lavoro per essere più concreto, più produttivo. Le parti devono cercare di mettere a fuoco il quadro della situazione (la fotografia scattata dal FMI è piuttosto nitida) e individuare soprattutto una serie di linee di intervento condivise, scandite da tempistiche precise e obiettivi certi.

Un’operatività che sappia portare a decisioni, fondamentali per rilanciare e sostenere tutto il sistema socio-economico.

Perdere tempo è un lusso che San Marino non può più permettersi.

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