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Imprese: da giugno obbligatorio per i fornitori di miscele redigere le SDS

da Redazione

E’ una newsletter piena di novità, quella pubblicata dal Centro REACH nei giorni scorsi. Vediamo assieme le principali.

 

E’ una newsletter piena di novità, quella pubblicata dal Centro REACH nei giorni scorsi. Vediamo assieme le principali. Le aziende che producono o importano per la prima volta sostanze non cancerogene, mutagene o tossiche per la riproduzione in quantitativi tra 1 e 100 t/anno possono pre-registrarle entro 6 mesi dalla prima fabbricazione/importazione e comunque non oltre il 31 maggio 2017. A partire dal 1 giugno 2017 inoltre, tutte le miscele immesse sul mercato devono essere classificate ed etichettate in base ai criteri CLP. Sempre dal 1 giugno 2017, i fornitori di miscele devono obbligatoriamente redigere le SDS in conformità al Regolamento 2015/830.

È stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE L078 del 23/03/2017) il Regolamento n. 2017/542 relativo alle informazioni armonizzate in materia di risposta di emergenza sanitaria (Allegato VIII del Regolamento CLP). Le disposizioni dell’Allegato VIII del CLP andranno a sostituire quelle previste dall’articolo 15 del D.Lgs. n. 65 del 14 marzo 2003, il riferimento attuale per ottemperare agli obblighi in materia di comunicazione all’Archivio preparati pericolosi dell’Istituto Superiore di Sanità. L’obbligo di implementazione delle nuove disposizioni sarà graduale e obbligatorio dal 1 gennaio 2020 per i prodotti destinati al consumatore; dal 1 gennaio 2021 per i prodotti destinati al professionale; dal 1 gennaio 2024 per i prodotti destinati all’uso industriale. Rispetto all’attuale sistema il nuovo Regolamento introduce delle novità sia nel campo di applicazione, sia nelle informazioni da inviare all’organismo incaricato. Il nuovo Regolamento obbliga i notificanti a notificare i componenti della miscela classificati non pericolosi se presenti in concentrazione ≥ 1 % per i loro effetti sulla salute e/o effetti chimico-fisici. Il Regolamento non si applica alle miscele utilizzate a fini di ricerca e sviluppo scientifici e alle miscele per attività di ricerca e sviluppo orientate ai prodotti e ai processi (PPORD) definite dal Regolamento REACH; a quelle classificate soltanto per uno o più dei seguenti pericoli: gas sotto pressione; esplosivi (esplosivi instabili e divisioni da 1.1 a 1.6).

Inoltre, nel caso di miscele immesse sul mercato per usi esclusivamente industriali, i notificanti possono optare per una trasmissione limitata, a condizione che sia disponibile un rapido accesso ad ulteriori informazioni dettagliate sui prodotti. Tra le nuove disposizioni c’è l’obbligo di indicare in etichetta di pericolo della miscela l’identificatore unico di formula (UFI), che è un codice alfanumerico unico che collega inequivocabilmente le informazioni trasmesse sulla composizione di una miscela a una specifica miscela. Attualmente non sono disponibili i tools per la “nuova” notifica, l’ECHA e le Autorità hanno assicurato che saranno disponibili entro il 2019.

Come ogni anno, è stato aggiornato il piano d’azione a rotazione a livello comunitario (CoRAP). Al momento il piano, che si riferisce al triennio 2017-2019, contiene 115 sostanze, di cui 22 inserite recentemente e 93 provenienti dal CoRAP pubblicato nel 2016. Le sostanze sono riportate con i numeri CAS ed EC, l’anno in cui è prevista la valutazione ed i riferimenti dello Stato membro preposto alla valutazione. Dal 21 marzo 2017, data di pubblicazione del CoRAP, gli Stati membri hanno 12 mesi di tempo per valutare le 22 sostanze indicate per il 2017.

È stata pubblicata in Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea (GUUE C072 del 08/03/2017) la decisione di rilascio relativa all’autorizzazione all’immissione sul mercato all’uso di sostanze elencate nell’allegato XIV del Regolamento REACH.

L’autorizzazione riguarda l’uso della sostanza 1,2-dicloroetano, il titolare dell’autorizzazione è Laboratoires Expanscience.

L’uso autorizzato è “uso dell’1,2-dicloroetano come solvente di processo e solvente di estrazione nella produzione di ingredienti farmaceutici bioattivi di origine vegetale”.

Info: www.centroreach.it

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