Design Award 2017: terzo posto per il progetto della Mussakhanova. Giovanni Gemmani: “Apporto concreto alla crescita dei giovani”.
Capire, immaginare e soprattutto dare una forma concreta al futuro. Le sfide del design e dell’architettura si muovono spesso da questa affermazione: proiettare la mente e gli occhi verso il domani, e “intuire” i nuovi canoni di bellezza o di living. Servono idee, naturalmente, e i giovani, che hanno antenne lunghe, con grande frequenza riescono a captare gli stili e le linee che entusiasmeranno i clienti global.
Lo sa bene anche SCM Group, leader nella produzione di soluzioni tecnologicamente avanzate per l’industria del legno, che anche quest’anno ha rinnovato la storica partnership con Riva1920 – il Gruppo difatti fornisce le sue tecnologie per la lavorazione del legno, tra cui un centro di lavoro a 5 assi interpolanti Routech Chronos HT con il quale l’azienda di Cantù realizza i suoi iconici prodotti di arredamento che si distinguono sia per la forme, frutto della capacità dei migliori designer internazionali, che per i materiali; Riva1920 infatti utilizza essenze ricercatissime come il Kauri e il Cedro del Libano di recupero e si contraddistingue per il particolarissimo e ricercato riuso delle “bricole” di Venezia – e ha sponsorizzato la quarta edizione del Design Award “Accendi la tua idea”, il concorso legato al Salone del Mobile di Milano.
“SCM Group, con la sua partecipazione a questo prestigioso riconoscimento – ha commentato Giovanni Gemmani -, vuole rendere concreto il suo apporto alla crescita dei giovani designer e, naturalmente, a tutto il settore dell’industria del mobile che rappresenta il principale bacino di clienti della nostra azienda. Inoltre, con questa nostra presenza, confermiamo lo storico legame con Riva1920, un’azienda che rappresenta l’eccellenza del settore”.
La premiazione si è svolta venerdì 7 aprile alle 17 presso l’Arena del Salone, nella Satellite Hall. In rappresentanza del gruppo, il presidente Giovanni Gemmani, che ha consegnato il premio SCM, per il terzo classificato Under 26, all’indiana Bibimariyam Mussakhanova per il progetto “Pine Cone Chair”, una sedia in legno di pino.
Il premio è stato selezionato da Maurizio e Davide Riva per la sua forma rappresentativa delle ricche lavorazioni ottenibili con le avanzate tecnologie a controllo numerico del gruppo. Il contest di idee – aperto a due classi di partecipazione, Under e Over 26 – aveva come obiettivo la progettazione di una nuova sedia in massello che andrà ad arricchire la rispettiva linea dell’ampio portfolio dei prodotti Riva 1920.
GLI ALTRI PREMI ASSEGNATI
Nella categoria Under 26 il primo premio è stato assegnato ad Andrea Menchini con “Fish” da Manuela Soffientini per Electrolux e Gilda Bojardi, il secondo invece a Damiano Fontanabona con “Zuava”.
Nella categoria Over 26 “medaglia di bronzo” a Raffaele Bonadies con “Alma”, secondo Leonardo Mercurio con “Mademoiselle” e primo Tommaso Andolfatto con “Luna”.
Per la sezione “Special Prize” per Lamborghini è stato premiato Boyan Grigorov con il progetto “Butterfly”, per Riva 1920 invece Pavel Vetrov per “Opus”.
I NUMERI DEL CONCORSO
Anche quest’anno è stata registrata una straordinaria adesione che ha visto oltre 600 progetti pervenuti da tutto il mondo, quasi a voler confermare l’attenzione verso l’innovazione. Il comitato di premiazione, composto da esponenti del design internazionale, ha visto la partecipazione di Michele Tinazzo (Lamborghini), Massimo Salice (Salice), Enrico Bonzano (Bonzano Group), Thomas Bartoli (Eataly), Manuela Soffientini (Electrolux), Marco Silva, (Alphacam), Giovanni Gemmani (SCM Group), Marva Griffin (SaloneSatellite), Emanuele Orsini (Presidente FederlegnoArredo), Gilda Bojardi (direttrice “Interni”), Jamie Durie (landscape designer), Marc Sadler (designer), Terry Dwan (architetto), Claudio Bellini (architetto) e Giuliano Cappelletti (designer).
SCM AL SALONE
La presenza di SCM Group all’importante evento meneghino non si è limitata al Design Award: era presente al Salone del Mobile anche con un’iniziativa all’archivio Giovanni Sacchi di Sesto San Giovanni, nell’ambito dell’iniziative “fuori Salone”.
La scuola di falegnameria “La Malaspina” ha infatti tenuto una fitta serie di workshop basati sulle tecniche e le lavorazioni utilizzate per la produzione di oggetti di design.
Le macchine utilizzate in questi workshop erano delle Minimax, che rappresentano l’eccellenza per la falegnameria di alta qualità. I seminari si sono svolti negli spazi della “Bottega” dedicata al grande progettista che ha lasciato un segno indelebile nell’industrial design italiano e hanno raccolto un folto pubblico di studenti, architetti, designer e soprattutto “maker”.