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Contrasto dell’immigrazione illegale, approvato Odg di Arlotti

da Redazione

Nella seduta di ieri alla Camera il Governo ha espresso parere favorevole sull’ordine del giorno al “decreto Minniti” presentato dal deputato Pd romagnolo Tiziano Arlotti. L’ordine del giorno impegna l’esecutivo, allo scopo di diminuire il numero di chi è in attesa di valutazione da Commissione e tribunali, a valutare l’opportunità di introdurre disposizioni che consentano di rilasciare un permesso di soggiorno provvisorio a fini di lavoro nei confronti dei richiedenti asilo con tirocinio o contratto di lavoro in corso. L’atto impegna inoltre il Governo a garantire procedimenti più veloci per tutti gli altri soggetti interessati dai procedimenti giudiziari di riconoscimento dello status di persona internazionalmente protetta e dagli altri procedimenti.

“Il lavoro fa la differenza per diminuire il numero di chi è in attesa di valutazione da commissioni e tribunali – commenta Arlotti -. Non è una sanatoria e barare sul passato è impossibile: o hanno i contributi versati o hanno fatto tirocinio, o no. E procedimenti più veloci per tutti gli altri”.

Il testo dell’Odg

La Camera, premesso che:

il decreto-legge in esame introduce disposizioni urgenti per l’accelerazione delle procedure amministrative e giurisdizionali in materia di protezione internazionale, per l’introduzione di misure volte ad accelerare le operazioni di identificazione dei cittadini di Paesi non appartenenti all’Unione europea e per il contrasto dell’immigrazione illegale;

il decreto istituisce 14 sezioni di Tribunale specializzate in materia di immigrazione, protezione internazionale e libera circolazione dei cittadini dell’Unione europea, che avranno competenza relativamente a: mancato riconoscimento del diritto di soggiorno sul territorio nazionale in favore di cittadini Ue; impugnazione del provvedimento di allontanamento nei confronti di cittadini Ue per motivi di pubblica sicurezza; riconoscimento della protezione internazionale; mancato rilascio, rinnovo o revoca del permesso di soggiorno per motivi umanitari; diniego del nulla osta al ricongiungimento familiare e del permesso di soggiorno per motivi familiari; accertamento dello stato di apolidia;

si introducono misure per la semplificazione e l’efficienza delle procedure innanzi alle commissioni territoriali per il riconoscimento della protezione internazionale e di integrazione dei richiedenti, nonché per la semplificazione e l’efficienza dei procedimenti giudiziari di riconoscimento dello status di persona internazionalmente protetta e degli altri procedimenti giudiziari connessi ai fenomeni dell’immigrazione,

impegna il Governo allo scopo di diminuire il numero di chi è in attesa di valutazione da commissioni e tribunali, a valutare l’opportunità di intervenire al fine di introdurre disposizioni che consentano di rilasciare un permesso di soggiorno provvisorio ai fini di lavoro nei confronti dei richiedenti asilo con tirocinio o contratto di lavoro in corso; a garantire procedimenti più veloci per tutti gli altri soggetti interessati dai procedimenti giudiziari di riconoscimento dello status di persona internazionalmente protetta e dagli altri procedimenti.

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