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Santarcangelo di Romagna: la mostra “La Luce Giulio Turci Guido Cagnacci”

da Redazione

In occasione del centenario della nascita dell’artista santarcangiolese Giulio Turci (1917-1978) l’Amministrazione Comunale di Santarcangelo tramite il Sindaco e Assessore alla Cultura Alice Parma, la Fo.Cu.S. Fondazione Culture Santarcangelo e il Musas Museo Storico Archeologico di Santarcangelo, l’Associazione Giulio Turci e l’Associazione Sigismondo Malatesta intendono ricordarlo con un evento di grande rilevanza creando un ponte ideale fra passato e presente, fra l’arte del Seicento e quella del secolo appena trascorso, fra Guido Cagnacci e Giulio Turci nel dispiego di pause e silenzi assai significativi ed intensi.

Due santarcangiolesi che dall’1 aprile al 9 aprile 2017 si incontrano nelle sale della Rocca Malatestiana di Santarcangelo, di proprietà di Donna Marina Colonna dei principi di Paliano, e al Musas della città: “La conversione di Maria Maddalena” realizzata da Guido Cagnacci a Vienna nel 1660-61 e di proprietà dei Marchesi Guidi di Bagno, e alcune opere di Giulio Turci comprese fra il 1960 e gli anni ’70, provenienti da collezioni private.

“La Luce Giulio Turci Guido Cagnacci” è il titolo della mostra, e i curatori Ugo Amati psicoanalista e gli storici dell’arte Laura Muti e Daniele de Sarno Prignano, indagano le liasons profonde della loro arte giustificando tale accostamento.

Da molteplici angolazioni si giunge a quella essenzialità espressiva che i due artisti lasciano tralucere lungo una trama che a ritroso coinvolge ed evoca illustri pittori come Morandi, Hammershai, La Tour, Guercino e Piero della Francesca.

L’indagine su Guido e Giulio pone l’accento anche sul femminile particolarmente significativo nelle opere dei due artisti.

L’attore Fabio De Luigi e i violoncellisti Claudio e Alberto Casadei si uniscono in questo viaggio: il primo leggendo l’ultima intervista rilasciata dal pittore e i Casadei suonando lo strumento che Giulio amava e a sua volta suonava, il violoncello. Tutto questo il 9 aprile alle ore 17.30.

C’è inoltre da sottolineare un’affascinante e intrigante coincidenza: esistono due “Conversioni della Maddalena” l’una uguale all’altra, diremmo gemelle, salvo alcune differenze evidenziate dagli studiosi.

La nostra, di proprietà dei Marchesi Guidi di Bagno, sarà esposta alla Rocca Malatestiana di Santarcangelo, l’altra proveniente dal Norton Museum Art Foundation dì Pasadena – California, in visione nel trascorso mese di gennaio presso la Frick Collection di New York è esposta da febbraio a maggio alla National Gallery di Londra.

Santarcangelo – New York – Londra nell’arco di qualche mese nel centenario della nascita Giulio Turci.

E’ merito degli studiosi Laura Muti e Daniele de Sarno Prignano avere riconsegnato alla storia dell’arte un capolavoro assoluto “La Conversione della Maddalena” rimasta in Italia, misconosciuto e impropriamente considerato una copia di quella più famosa di proprietà di Pasadena.

Il catalogo della mostra è curato da Ugo Amati, Laura Muti e Daniele de Sarno Prignano. Editore Maggioli.

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