La Farnesina, in stretto contatto con l’Ambasciata a San Marino, monitorerà attentamente l’iter del progetto di legge con cui il Governo del Titano intende aumentare gli oneri contributivi sui frontalieri. Lo ha assicurato il sottosegretario agli Esteri Benedetto Della Vedova, rispondendo oggi al question time in Commissione con cui il deputato romagnolo Tiziano Arlotti ha chiesto di attivarsi urgentemente in merito al progetto di legge del Titano (“Modifiche e integrazioni alle norme in materia di sostegno allo sviluppo economico”), definendolo discriminatorio e anacronistico dato che porterebbe dall’attuale 1,9% all’8,9% l’onere contributivo sui frontalieri se il loro numero è pari o superiore al 30% degli occupati di un’impresa.
“Proprio ieri il ministro del Lavoro Giuliano Poletti ha ricevuto a Roma l’omologo sammarinese, il Segretario di Stato all’Industria e commercio Andrea Zafferani – riferisce Arlotti -, per avviare il confronto nel merito dell’iniziativa legislativa sammarinese, come da me auspicato. Sulla questione si è immediatamente attivata anche l’Ambasciatrice d’Italia a San Marino, Barbara Bregato, che ha chiesto chiarimenti in un incontro con Zafferani, evidenziando le possibili criticità del progetto di legge non solo per i lavoratori frontalieri, ma anche per la stessa economia sammarinese”.
Non è stata sufficiente la promessa del Governo di San Marino, che si riserverebbe di intervenire in un secondo momento, nel contesto della più generale riforma del diritto del lavoro, per garantire un trattamento paritario per tutti i lavoratori. “La politica dei ‘due tempi’ non può essere la risposta. Il nostro Ambasciatore ha giustamente ribadito che la parità di trattamento di tutti i lavoratori è un principio irrinunciabile per il buon andamento delle relazioni bilaterali tra i due Paesi – sottolinea il deputato – che, soprattutto negli ultimi anni, hanno registrato una significativa e costante crescita in tutti i campi. La riforma sammarinese avrebbe anche l’effetto di prevedere, nel locale ordinamento, misure volte alla stabilizzazione dei lavoratori italiani e ad estendere gli stessi ammortizzatori sociali oggi previsti per i cittadini sammarinesi. Proprio su questo punto è stato avviato un confronto fra i ministeri del Lavoro e della Salute e gli omologhi del Titano, volto affrontare le questioni ancora pendenti di reciproco interesse”.
Il ministero degli Esteri ha confermato come i lavoratori italiani frontalieri rappresentino una risorsa preziosa per il Titano e vadano quindi tutelati. “Costituiscono circa un quarto del totale degli occupati nella Repubblica – conclude Arlotti – e si tratta spesso di figure specializzate che sopperiscono alle carenze di offerta del mercato del lavoro sammarinese, contribuendo alla crescita e differenziazione economica del Paese. La loro presenza produce indubbi benefici alla competitività delle imprese e, più in generale, dell’attrattività dell’economia locale, contribuendo a ridurre i costi e a creare un clima favorevole agli investitori stranieri”.
Il deputato si è quindi dichiarato pienamente soddisfatto della risposta, concordando con la posizione espressa dal sottosegretario Della Vedova.