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Piccoli Stati per grandi riflessioni sul futuro

da Redazione

A San Marino, dal 21 al 23 marzo, l’undicesima Conferenza dei Presidenti di Parlamento. Tre i “cantieri”: situazione geopolitica, Europa e Mediterraneo, turismo e cultura.

Piccoli Stati

 

di Alessandro Carli

 

Situazione geopolitica, crisi umanitarie, i poteri e i limiti dei Piccoli Stati e cooperazione. Sono solo alcuni dei temi su cui interverranno i rappresentanti dei Piccoli Stati – oltre alla Repubblica di San Marino, Andorra, Cipro, Islanda, Liechtenstein, Lussemburgo, Malta, Monaco e Montenegro –, chiamati a partecipare all’11esima Conferenza dei Presidenti di Parlamento dei Piccoli Stati d’Europa, in programma dal 21 al 23 marzo al Centro Congressi Kursaal e che si concluderà con l’adozione di una Dichiarazione finale congiunta.

Parterre du roi di respiro internazionale ma modalità operativa di stampo “dialogico e informale”, come ha sottolineato il Presidente del Comitato parlamentare organizzatore dell’evento Pasquale Valentini. “Non ci saranno mandati ‘politici’ da raggiungere” ha rimarcato Valentini, specificando poi le esigenze da cui si muove l’iniziativa. In prima battuta la necessità “di approfondire la conoscenza reciproca dei singoli Paesi”, soprattutto dal punto di vista “economico, politico e sociale”, ma anche quello altrettanto importante di “trovare una serie di sinergie per affrontare le criticità e le problematiche” legate alla stretta attualità.

Piccoli Stati che, anche per le dimensioni che li contraddistinguono, rappresentano casi di “forte salvaguardia della propria identità” nonostante vivano i grandi temi dell’oggi, come la globalizzazione, l’apertura all’UE e l’integrazione. Voci apparentemente piccole ma che, se unite, possono diventare un coro e fornire agli Stati più grandi una serie di indicazioni utili per una riflessione sul futuro dell’Europa.

“L’evento sarà un esercizio di dialogo tra diversità – così ancora Pasquale Valentini – anche rispetto all’Unione Europea. Alcuni Piccoli Stati sono già membri, altri come il Montenegro hanno chiesto l’adesione, altri ancora – Islanda e Liechtenstein – appartengono allo Spazio Economico Europeo. San Marino, Monaco e Andorra invece hanno iniziato il percorso di associazione all’UE”.

Un incrocio di percorsi, storie e obiettivi diversi – come diverse sono le peculiarità e le storie dei nove Paesi – che racconteranno la propria esperienza. Parole e progetti che serviranno anche agli altri per capire come muoversi.

Tre i relatori sammarinesi che spiegheranno la Repubblica. Marco Nicolini si soffermerà sulla Cooperazione tra i Piccoli Stati per accrescere l’offerta turistica e culturale. Piccoli Stati che “soffrono” la potenzialità e quello che riescono a mettere sul campo – offerta, ricezione, eccetera – gli Stati più grandi e strutturati. “Esiste un problema di visibilità – ha spiegato – che attraversa (in misure comunque diverse e con impatti non omogenei, ndr) tutti i Piccoli Stati”. Piccoli Stati che possiedono straordinarie bellezze (San Marino, per esempio, è Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 2008) ma che nono sono così frequentati. Tra i progetti anticipati da Nicolini, l’idea di un “carosello turistico”, una sorta di Grand Tour tra i Piccoli Stati. Una “promozione comune” quindi che, attraverso un “disegno unitario”, permetta ai “turismi” di poter conoscere da vicino i singoli Paesi. Per quanto riguarda San Marino, rivestono due ruoli strategici l’aeroporto internazionale “Federico Fellini” e la ricezione. Gli hotel sammarinesi, ha riconosciuto Marco Nicolini, “sono da migliorare”.

Luca Santolini invece interverrà sulla situazione geopolitica e crisi umanitarie e sul ruolo e le politiche adottate dei Piccoli Stati. “Gli Stati di dimensioni ridotte – ha spiegato – sono portatori di una consapevolezza nuova e di un approccio differente in risposta alle emergenze attuali. Quali azioni coordinate intraprendere per capire i fenomeni e non lasciare soli gli Stati? Le risposte dell’UE, oggi, sono scoordinate”. I problemi evidenziati da Santolini sono molteplici: si va dalla sicurezza al rispetto dei diritti umani, passando per le migrazioni (“Non è più un’emergenza ma un fenomeno strutturale” ha rimarcato), il problema dell’acqua potabile e l’aumento delle temperature. “Da qui al 2050 oltre 200 milioni di persone si metteranno in cammino per cercare un territorio in cui vivere” ha spiegato Santolini prima di concludere sul ruolo dei Piccoli Stati, Nazioni in cui “si possono sperimentare forme diverse di integrazione”. Diverse dalla “ghettizzazione” che invece caratterizza alcuni Stati più grandi.

Il terreno di analisi e di proposte di Margherita Amici sarà invece “Europa e Mediterraneo: poteri e limiti dei Piccoli Stati nei consessi internazionali”. I Piccoli Stati, al di là del dato dimensionale ed economico, “sono portatori di esperienze e storie che li legittimano a spendersi nelle sedi multilaterali su temi legati alla democrazia e ai diritti umani”. Come essere incisivi quindi? San Marino, ha evidenziato Margherita Amici, “rappresenta un’esperienza virtuosa per la promozione e l’affermazione dei diritti umanitari e della democrazia: durante la Seconda Guerra Mondiale il Titano ha ospitato 100 mila profughi”.

Nove esperienze a confronto quindi che, pur nel rispetto delle reciproche differenze legate a peculiari tradizioni storiche, culturali, socio-economiche, nello scambio e nella modalità del dialogo potranno trovare una sintesi comune da proiettare all’esterno.

Non solo: le esperienze di alcuni Paesi in certi ambiti – soprattutto in qualità di membri dell’UE – potranno essere prese a modello dagli altri.

I RELATORI DELLA TRE GIORNI

Il programma della tre giorni si aprirà il martedì 21 marzo con l’udienza degli Eccellentissimi Capitani Reggenti Marino Riccardi e Fabio Berardi, prevista per le 19.30.

Il 22, alle 9, l’apertura dei lavori della Conferenza con le tre sessioni che impegneranno i relatori sino alle 15.45 quando verrà adottata la dichiarazione finale.

Infine, la lista dei presidenti e dei capi delegazione. Per Andorra il Presidente del Consell General Vicenc Mateu, per Cipro Demetris Syllouris, Presidente della House of Representatives, per il Lietchtenstein Albert Frick, Presidente Landtag. Henri Kox, Vice Presidente della Chambre des Députatés, è il rappresentante per il Lussemburgo.

Da Malta invece Vincent Galea, Vice Presidente della House of Representatives. Per l’Islanda sarà presente Jona Solveig Elinardottir, Vice Presidente Althingi. Monaco sarà rappresentata da Jean-Charles Allavena, Presidente Commissione Esteri – Conseil National. Il Presidente Skupsina Ivan Brajovic interverrà per il Montenegro.

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