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Via al progetto “trova lavoro”, insieme imprese e sindacati

da Redazione

Confronto preventivo sulle professionalità necessarie, che verranno formate dal CFP. Segreteria al Lavoro e Dipartimento Economia: “Agevolare l’inserimento di giovani e adulti”.

 

di Daniele Bartolucci

 

Parte il progetto “trova lavoro” con sindacati e imprenditori. In pratica si delinea un nuovo metodo di accesso al mondo del lavoro, dialogando preventivamente con le imprese per identificare le professionalità necessarie oggi e in futuro, e formarle adeguatamente e per tempo. In questo modo la Segreteria di Stato per l’Industria, l’Artigianato, il Commercio, il Lavoro, la Cooperazione e le Telecomunicazioni, vuole scommettere sempre di più alla formazione e allo studio delle professionalità.

Con questo auspicio il Dicastero in concerto con il Direttore di Dipartimento Economia e il Dirigente del Centro Formazione Professionale, hanno avviato e concluso in queste settimane alcuni incontri ricognitivi con le associazioni datoriali (ANIS, UNAS, OSLA e USOT) e i sindacati (CSU e USL) per analizzare nello specifico i fabbisogni formativi nel settore privato. “Le categorie”, spiegano dalla Segreteria di Stato in una nota, “si sono dimostrate molto disponibili e durante il confronto hanno indicato quali potevano essere le professionalità richieste e mancanti in Repubblica, in modo tale da predisporre alcuni interventi formativi rivolti a giovani, disoccupati, inoccupati allo scopo di riavvicinare la domanda e l’offerta di lavoro”.

“Si punta a un ventaglio di competenze strategiche che rappresentano un passpartout per accedere al mercato del lavoro acquisendo le qualifiche più ricercate dalle aziende. I corsi saranno progettati con il contributo di professionisti e tecnici provenienti dal mondo delle imprese e derivano dall’analisi dei fabbisogni svolta dal CFP presso le aziende”. Infatti, “l’obiettivo è quello di agevolare le scelte professionali e l’inserimento lavorativo di giovani e adulti favorendo l’apprendimento di conoscenze e competenze spendibili sul mercato del lavoro”.

Per verificare con esattezza i fabbisogni formativi il CFP predisporrà da subito un questionario che verrà inoltrato a tutte le imprese. Con le loro risposte si potrà capire nel dettaglio le professionalità che mancano nei vari settori. Segreteria, Dipartimento e CFP si attiveranno per inserire due corsi formativi indispensabili dopo i primi confronti avviati con le associazioni di categoria e i sindacati. Il primo sui social-media e web-marketing, il secondo sarà un corso di lingua inglese.

Principio basilare e obiettivo condiviso è che “l’offerta del Cfp deve rappresentare un’adeguata e organica risposta alla maggioranza dei fabbisogni formativi e professionali del territorio e deve mirare ad assicurare il successo formativo in termini di opportunità occupazionali e di riqualificazione”.

La Segreteria di Stato per il Lavoro, il Direttore del Dipartimento Economia e il Centro Formazione Professionale intendono ringraziare tutte le associazioni di categoria e sindacati per la disponibilità dimostrata.

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