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A “Musica Antiquaria” il più grande collezionista al mondo di saxofoni

da Redazione

CESENA – Passione prorompente, anni di ricerche faticose ed instancabili e una mistura di curiosità, fortuna e attrazione indiscriminata per la musica e i suoi strumenti, è questo il trait d’union dei grandi collezionisti che sabato 18 e domenica 19 marzo si ritrovano a Cesena Fiera per l’evento, unico e primo in Italia, “Musica Antiquaria”, organizzato da Blu Nautilus.

Dall’Emilia Romagna all’Italia tutta, sono diversi i personaggi di spicco del settore che a Pievesestina portano in grande spolvero una ricercata selezione degli strumenti posseduti.

Se amate il jazz, non potete non approfittare dell’appuntamento in fiera per fermarvi ad ammirare gli strumenti esposti da Attilio Berni. Amplificatore di suoni, ma anche di sensazioni e amori, il saxofono nasconde un fascino ineguagliabile. Lo sa bene Berni che di quel fascino ne ha fatto la più grande collezione al mondo. Una passione, la sua, che ha tutti gli ingredienti di una favola: la caparbietà della madre che gli regalò il primo saxofono quando nei conservatori non ne era ancora previsto lo studio, l’incontro fortuito con un taxista di New York e il suo sax, il colpo di fulmine per quel vecchio strumento e, di lì in avanti, la vocazione al collezionismo che l’ha spinto a raggiungere la fama internazionale.

Berni, durante un workshop che si terrà sabato 18 alle ore 16.30, farà risuonare tra i padiglioni di Pievesestina la melodia di circa 50 strumenti, tra cui un sax appartenuto a Sonny Rollins e il rarissimo Conn “O-Sax”: costruito nel 1928 in 100 esemplari, ne restano oggi al mondo solo 3 pezzi tra cui, l’unico ad essere ancora suonato, è proprio quello posseduto da Berni. Durante il workshop, inoltre, si parlerà dell’immaginario cinematografico-erotico legato a questo strumento e si potranno ascoltare le storie che si nascondono dietro i pezzi, tutti unici, posseduti da Berni. Sapevate, ad esempio, che c’è anche chi, nascosta tra le chiavi di un saxofono, ha inciso una poesia per la donna segretamente amata?

Non solo saxofoni, a “Musica Antiquaria” saranno esposti anche i cordofoni di Artemio Versari e Stefano Malusi, i grammofoni di Deano Pantoli, le fisarmoniche di Alberto Giorgi, i clarinetti di Gino Partisani, gli strumenti meccanici del Museo Musicalia e i flauti di un altro collezionista di fama mondiale: Francesco Carreras. Matematico e ricercatore al Cnr, ha applicato la meticolosità del metodo scientifico anche alla sua collezione: dietro ogni pezzo collezionato c’è un’autentica ricerca che ne documenta origini e storia. Nata dall’unione per due grandi passioni, quella per la musica e quella per l’antiquariato, la collezione di Carreras si concentra principalmente su strumenti italiani realizzati dal XVIII sec. fino al 1970. In fiera ne porterà dei rari esemplari che vanno da fine ‘800 agli anni ’30-’40, in rappresentanza delle principali aree di produzione italiane, e 50 ocarine, alcune particolarmente pregiate perché appartenute a Giuseppe Donati.

Grandi collezionisti in fiera, ma anche maestri e allievi delle più prestigiose Scuole di Liuterie in rappresentanza del vasto universo della musica d’epoca. Custodi di tradizioni ed esperienza, ma anche ambasciatrici di innovazione e modernità, a “Musica Antiquaria” saranno presenti le scuole di Roma, Cremona, Sesto Fiorentino e della vicina Pieve di Cento, legata all’eredità di Luigi Mozzani. Inoltre ci sarà la nota scuola di Cremona, città italiana che più di ogni altra è legata a questa nobile arte e che, oltre ad essere un polo di attrazione per liutai e artigiani del settore, ha dato i natali ad Amati, Guarneri e Stradivari.

Tutti i protagonisti e il programma in via di definizione sul sito www.ceraunavoltantiquariato.it

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