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San Marino, IAM srl: codice ambientale, scadenze in arrivo per le imprese

da Redazione

Entro il 31 marzo va presentata la dichiarazione della produzione e detenzione dei rifiuti prodotti nel 2016.

 

di Mattia Marinelli

 

Sotto il titolo “gestione dei rifiuti”, che fa da cappello già da anni alla nostra rubrica, vengono raggruppati moltissimi argomenti, che spaziano da tutte quelle best practice che i cittadini e le imprese possono praticare nella quotidianità sino alla “seconda vita” di tutto ciò che viene scartato o che vorremmo scartare. E’ nostra intenzione – mia e del mio socio Mirkare Manzi – cercare di affrontare, ognuno con la propria sensibilità e competenza, le molteplici “strade” – e, credetemi, sono davvero tantissime – che ogni giorno come IAM srl ci troviamo a percorrere. Non mi riferisco solamente a quelle che percorriamo con i camion ma anche quelle che si dipanano nelle leggi e nelle normative. Come i nostri lettori avranno letto, nelle scorse sedute del Consiglio Grande e Generale è stato discusso (e modificato) il Decreto Delegato numero 44 del 2012, il testo che viene comunemente chiamato “Codice ambientale”. Variazioni che comunque non riguardano l’argomento che vogliamo affrontare questo mese. Premettendo che sono vietati l’abbandono di rifiuti sul suolo e nel sottosuolo, l’immissione di rifiuti, allo stato solido o liquido, nelle acque superficiali e sotterranee, il deposito di rifiuti fuori dai cassonetti della nettezza urbana e quello irregolare dei rifiuti nei cassonetti della nettezza urbana, il DD 44/2012 ci ricorda che si stanno avvicinando due scadenze importanti. La prima è pressoché dietro l’angolo, a fine mese, più precisamente il 31 marzo, e riguarda – come del resto anche la seconda deadline di cui parleremo tra poco – le imprese. In estrema sintesi, entro la data di cui sopra, va presentata la dichiarazione della produzione e detenzione dei rifiuti prodotti nel 2016. La domanda (Modella 1A) va presentata al Dipartimento di prevenzione della Repubblica di San Marino.

C’è ancora un po’ di tempo invece (ma nemmeno tanto) per la dichiarazione annuale dei rifiuti mediante web UOGA. Questa scadenza, lo ricordiamo, interessa tutte le aziende obbligate alla tenuta del registro di carico/scarico rifiuti, ovvero le aziende produttive che contano più di 20 dipendenti o che producono anche un solo rifiuto pericoloso indipendentemente dal numero dei dipendenti. La scadenza, per loro, è stata fissata al 29 aprile del 2017. Giova rimarcare che i soggetti che hanno l’obbligo di tenere un registro di carico e scarico devono annotare le informazioni sulle caratteristiche qualitative e quantitative dei rifiuti. Le annotazioni devono essere effettuate per i produttori, almeno entro dieci giorni lavorativi dalla produzione del rifiuto e dallo scarico del medesimo; per i soggetti che effettuano la raccolta e il trasporto, almeno entro dieci giorni lavorativi dalla effettuazione del trasporto; per i commercianti e gli intermediari, almeno entro dieci giorni lavorativi dalla effettuazione della transazione relativa; per i soggetti che effettuano le operazioni di recupero e di smaltimento, entro due giorni lavorativi dalla presa in carico dei rifiuti. Il registro tenuto dagli stabilimenti e dalle imprese che svolgono attività di gestione di rifiuti deve, inoltre, contenere l’origine, la quantità, le caratteristiche e la destinazione specifica dei rifiuti; la data del carico e dello scarico dei rifiuti ed il mezzo di trasporto utilizzato e il metodo di trattamento impiegato.

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