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Sbandieratori: rappresentare la Repubblica nel mondo

da Redazione

Reclutamento il 7 febbraio: “Un’attività alla portata di tutti quelli che vogliono provare”. Il Maestro di Bandiera Stefano Gatti: “Arrivano tante richieste dall’estero, servono nuove leve”.

 

di Daniele Bartolucci

 

Tutto pronto per il “Reclutamento sbandieratori e figuranti” per la Federazione Balestrieri Sammarinesi. Una vera e propria selezione, che si svolgerà il prossimo 7 febbraio (ore 20:30) nella palestra delle scuole medie di Fonte dell’Ovo. “La Federazione Balestrieri Sammarinesi (FBS) è il più longevo gruppo storico medioevale di San Marino”, spiega il Maestro di Bandiera Stefano Gatti. “Nata nel 1956 per far conoscere la balestra, arma che nel Medioevo veniva usata per difendere il mercato di Borgo Maggiore, si è con il tempo allargata inserendo altri gruppi come figuranti, tamburini, chiarine e sbandieratori”.

 

Quale differenza c’è tra il gruppo sbandieratori e il gruppo figuranti?


“La differenza principale la troviamo nel fatto che lo sbandieratore deve dedicarsi a imparare una tecnica di base comune, frequentando le prove con costanza mentre un figurante ha un ruolo più estetico e scenografico, che è altrettanto difficile: essere un buon figurante comporta avere quell’atteggiamento giusto che faccia si che dentro a quel costume ci sia un nobile medievale e non una persona che partecipa ad una festa in maschera”.

 

Quindi bisogna anche essere un po’ attori?


“In piccola parte sì. Nessuno di noi ha, per il momento, partecipato a corsi di recitazione, ma resta inteso che bisogna entrare un po’ nel personaggio. Quando sei chiamato in qualche evento, chi ti guarda vuole essere trasportato indietro nel tempo e l’atteggiamento che proponi è importante”.

 

Si parla spesso di eventi all’estero: molti vi considerano i migliori “ambasciatori” dell’antica Repubblica, lo sapevate?

 

“Nel tempo, grazie ad un lavoro collettivo e appassionato, è diventata un punto di riferimento nel rappresentare San Marino e le sue tradizioni non solo in Italia, ma anche nel mondo. Viste le ultime innumerevoli richieste di partecipazione a manifestazioni, sia in Italia che all’estero, abbiamo deciso di aprire le porte a nuovi ragazzi così da poter soddisfare a un maggior numero di eventi e aumentare ulteriormente la visibilità della nostra Repubblica”.

 

Un onore, quindi, che comporta responsabilità. Ma anche degli oneri?


“Gli unici costi sono per i documenti necessari all’iscrizione che si fa una sola volta e rimane valida per sempre fino a volontà contraria dell’iscritto. L’attività in sé non comporta infatti nessuna spesa. Serve solo tanta voglia di divertirsi e collaborare alla realizzazione degli spettacoli che proponiamo”.

 

Devo comunque comprare il costume medioevale?


“Assolutamente no. Disponiamo di un parco costumi che incarnano la moda dell’epoca e che sono a disposizione esclusiva di chi partecipa alle nostre attività. Nessuno deve comprare niente”.

 

Venendo al reclutamento: servono capacità particolari per sbandierare?

 

“Nella maniera più assoluta sì. I migliori sbandieratori si allenano anche tutti i giorni. Però parliamo di livelli molto alti, ai quali chiunque può comunque aspirare: abbiamo tutti la possibilità di arrivare dove vogliamo. La cosa più bella è che, con un po’ di pazienza, tutti arrivano ad acquisire queste capacità. Ovviamente come in tutte le cose ci sarà chi parte più velocemente e chi invece avrà bisogno di più tempo, ma i risultati migliori spesso sono arrivati dai ragazzi che alle prime armi sembravano meno adatti”.

 

Sembrerebbe quasi un’attività facile, è così?

 

“Possiamo definirla alla portata di chiunque voglia provarla. Ovvio che maggiore è la dedizione e maggiori sono i risultati, come in tutte le cose. Le fasi iniziali sono certamente quelle in cui si incontrano le maggiori difficoltà. Ma i risultati arrivano sempre, spesso prima di quello che si possa pensare. Le basi si imparano relativamente in fretta. E comunque le occasioni per crescere le creiamo in continuazione”.

 

Sia a San Marino che all’estero: in quali città siete più richiesti?


“Los Angeles, Rio, Sao Paulo, Hong Kong, Shanghai oltre a tante città Europee e l’ Italia in lungo e in largo. Non abbiamo una città che prevale. Quello che cerchiamo di fare, attualmente, è di farci conoscere in quei posti dove non abbiamo ancora avuto occasione di portare un po’ di San Marino e quindi il nostro nome tende ad arrivare sempre più in posti diversi. E’ doveroso però che mi ricordi che nel tempo si sono concretizzati alcune importanti relazioni continuative. Con Arbe, ad esempio (città di origine del nostro Santo fondatore), abbiamo un gemellaggio che dura da anni e che ha prodotto non poche amicizie sincere. Sicuramente più giovane, ma ugualmente importante è il rapporto di amicizia e stima reciproca che ci lega alla città di Firenze e in particolare al loro gruppo di sbandieratori ‘Bandierai di Firenze’. Non avete idea di quale emozioni rappresenti stare in Piazza della Signoria davanti a migliaia di turisti e ad un gruppo così rappresentativo e importante”.

 

Un onore, dicevamo, meritato. Un risultato costruito nel tempo e con l’aiuto di tanti.


“Tantissimi, per questo è doveroso fare qualche ringraziamento che reputo importante e che non ho mai avuto occasione di fare pubblicamente. All’interno della Federazione Balestrieri, in primis, alle due persone che hanno dato principio a questa fantastica realtà: Amedeo Venerucci e Giorgio Ghiotti. Poi ringrazio tutto il gruppo sbandieratori di San Sepolcro che all’inizio degli anni ’80 si è preso la briga di venire a San Marino un paio di volte alla settimana per insegnarci a sbandierare. A inizio anni ’90 invece qualcuno si è preso la responsabilità di fare la stessa cosa anche con me: Emanuele Guidi. Ultimo nome, ma primo grande fondatore della Federazione: il Prof. Giuseppe Rossi”.

 

C’è tanta storia, in effetti, sulle vostre spalle, eppure ci sono anche moltissimi giovani e non sembra proprio un ambiente “antico”.


“Siamo medievali, è vero, ma moderni! Abbiamo ovviamente un nostro sito (www.federazionebalestrieri.sm) e aggiorniamo costantemente i social, che non possono mancare: Facebook, Twitter, Instagram e YouTube, dove abbiamo caricato il simpatico video per il reclutamento del 7 febbraio”.

 

A proposito dell’evento, è l’unica data a disposizione o ce ne sono altre?


“Se non si può partecipare il 7 febbraio, c’è tutto il tempo che si vuole per farlo. Nel senso che la possibilità di imparare c’è sempre. La data del 7 febbraio è sicuramente quella migliore che abbiamo individuato in base al calendario che stiamo determinando, ma da noi ci sarà sempre la possibilità di provare e ritagliare dello spazio per chi è interessato alle nostre iniziative. Basta contattarci agli indirizzi che trovate anche online e raggiungerci una sera nella palestra dove ci alleniamo. Da quel momento potrete iniziare il vostro periodo di prova”.

 

 

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