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Licenziata la legge delega per il riordino delle concessioni marittime

da Redazione

Licenziata la legge delega per il riordino delle concessioni marittime, le dichiarazioni del Deputato PD Tiziano Arlotti.

“Il Consiglio dei ministri di questa mattina ha finalmente licenziato la Legge delega per la revisione e il riordino della normativa relativa alle concessioni demaniali marittime, lacuali e fluviali ad uso turistico ricreativo. Il neogoverno ha dunque mantenuto la promessa di varare la legge entro gennaio.

E’ un passaggio importante: per la prima volta dopo tanti anni si mette mano a un riordino complessivo che, nel rispetto delle norme comunitarie, interviene su un settore strategico per lo sviluppo del turismo e l’innovazione del prodotto.

Ritengo la Legge delega uno strumento appropriato, perché consente di coinvolgere le Regioni, i Comuni e le autonomie locali (e molti aspetti saranno demandati a tali istituzioni) e di dare attuazione a un percorso che vedrà coinvolte anche le associazioni di categoria nella fase di decretazione attuativa. Fase che dovrà avere, per ciò che mi riguarda, dei tempi celeri.

L’Italia ha bisogno di un salto di qualità, di innovare e di investire per essere più competitiva con i Paesi concorrenti e più attraente per sostenibilità ambientale e valorizzazione della qualità delle nostre coste.

Il testo della Legge delega stabilisce criteri e modalità di affidamento delle concessioni, prevedendo altresì un congruo periodo transitorio, la tutela degli investimenti, dei beni aziendali e del valore commerciale. Viene valorizzata la professionalità acquisita nell’esercizio delle concessioni demaniali marittime per finalità turistico-ricreative.

Vengono inoltre rideterminati i canoni concessori con valori tabellari più appropriati rispetto all’attuale sistema, unanimemente giudicato inadeguato e discriminatorio, e si pone l’obiettivo di tutelare i cosiddetti “pertinenziali” con le relative situazioni pregresse.

Entro due anni dall’attuazione della delega il Governo potrà intervenire con decreto correttivo e integrativo, così come avviene per tutta la legislazione delegata”.

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