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USOT, servizio mensa sammarinese: a voi sembra normale?

da Redazione

Tra le tante contraddizioni, a San Marino vige quella del servizio mensa privo di una regolamentazione equa e sensata che sta letteralmente alimentando la lenta agonia dei ristoranti e bar sammarinesi; nemmeno con l’offerta di un prodotto di qualità è possibile reggere il confronto divenuto in questo periodo di estrema crisi totalmente impari.

Infatti, al costo di Euro 1,80 un dipendente, un pensionato, uno studente possono usufruire del servizio mensa; la differenza viene erogata dal Fondo Servizio Sociali che si alimenta con i contributi dei datori di lavoro calcolati in percentuale sulle retribuzioni dei propri dipendenti… Tanto di cappello!!!

È stato creato un sistema che semplifica la vita dei lavoratori dipendenti, con 1,80 Euro al supermercato ci compri le borse di carta, inoltre se sono finto malato, in maternità, in ferie, ecc. ci posso andare comunque tanto nessuno controlla, a volte vado con tutta la famiglia, è più comodo ed economico anche se avrei tutto il tempo per fare la spesa e cucinare, se ho uno stipendio importante non ho limiti perché giustamente il mio datore di lavoro versa proporzionalmente alla mia busta paga. Se sono pensionato poi, chi ha tempo di spendere con la mia pensione, molto spesso ben al di sopra del limite di sopravvivenza, 1,80 euro al supermercato? Vado in mensa!!!… e intanto 2,60 euro a pasto vengono stanziati dal Fondo Servizi Sociali e tolti ad altri servizi che potrebbero essere dati a chi veramente ne ha bisogno.

Il servizio poi si allarga a tutti: fornitori, autotrasportatori, liberi professionisti, rappresentanti, ecc… posso mangiare a poco più di 5 euro, tanto a chi importa dei ristoratori e baristi che pagano tasse, dipendenti e contributi?

In Italia vige il sistema dei buoni pasto, finanziati sempre dai datori di lavoro che li omaggiano ai propri dipendenti che a sua volta possono spenderli in tutti i ristoranti convenzionati. Questo sistema conferisce un benefit al dipendente, un costo fiscalmente deducibile all’azienda che li omaggia ed una equa concorrenza sul mercato visto che sono spendibili nella maggior parte degli esercizi commerciali (ristoranti e bar) allineati con questa tipologia di servizio.

Ma guai farlo a San Marino!!! Ci dicono infatti che l’attuale sistema mense si sostiene proprio grazie a chi non usufruisce del servizio mensa… e allora perché non regolamentarlo in un’altra maniera, magari dando dei limiti a seconda del reddito? Perché non permettere a chi ne ha veramente bisogno di spendere il suo contributo in qualsiasi ristorante o bar sammarinese?

USOT trova impensabile e assurdo che non si possa studiare una formula equa per salvaguardare le buste paga di quelle categorie di lavoratori dipendenti e pensionati veramente disagiate che non riescono ad arrivare alla fine del mese ed al contempo non far stentare, causa concorrenza sleale, tante attività storiche sammarinesi.


cs USOT

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