Home FixingFixing Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni. Temolo

Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni. Temolo

da Redazione

Pur essendo di dimensioni abbastanza contenute (non supera quasi mai i 50 cm di lunghezza, 1 kg di peso), è un predatore molto combattivo e per questo insidiato dai pescatori sportivi che lo cacciano nei fiumi di montagna.

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di Daniele Bartolucci

 

Il Temolo è uno dei pesci più pregiati delle acque dolci europee, di certo è il salmonide più ricercato, sia dai pescatori che dagli chef di mezzo mondo. Pur essendo di dimensioni abbastanza contenute (non supera quasi mai i 50 cm di lunghezza, 1 kg di peso), è un predatore molto combattivo e per questo insidiato dai pescatori sportivi che lo cacciano nei fiumi di montagna. Predilige infatti le acque fluviali molto limpide, ben ossigenate ed a corrente non troppo rapida con fondo sassoso, con presenza di buche profonde. Buche dove non è raro trovarne anche più di un esemplare, al contrario di altri animali della stessa specie, in quanto ha un comportamento gregario. Questo non significa però che si possa parlare di un “popolo”, anzi: essendo molto sensibile agli inquinamenti delle acque, è diventato molto raro e anche dove la sua presenza era storicizzata, è scomparso nel volgere di qualche decennio. Fortunatamente oggi si sta assistendo ad una sua ricrescita grazie a ripopolamenti mirati, anche in alcune zone d’Italia, per la gioia dei “flyes”, ovvero dei pescatori a mosca, i più puri appassionati di questa antica forma di caccia. Sono loro, insieme a pochi fortunati clienti di ristoranti ancora in grado di servire questo splendido pesce, a poterne verificare, a naso, l’etimologia: le sue carni odorano infatti di timo, da cui prende il nome fin dall’antichità.

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