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Rimini, Forlì, Cesena e Ravenna: nasce l’Agenzia Mobilità Romagnola

da Redazione

Ieri 16 gennaio 2017 è stato sottoscritto l’atto conclusivo che realizza la aggregazione delle tre agenzie per la mobilità della Romagna, AM Rimini, AMBRA Ravenna e ATR Forlì-Cesena.

Ricordiamo brevemente la cronistoria:

• L’atto di indirizzo triennale 2011-2013 in materia di programmazione e amministrazione del TPL, approvato con deliberazione dell’Assemblea Legislativa Regionale della Regione Emilia-Romagna n.32 del 20 dicembre 2010, confermava il processo di razionalizzazione del sistema del TPL, attraverso uno snellimento organizzativo delle Agenzie, per ridefinirne il riassetto territoriale, il ruolo e la ripartizione delle competenze rispetto alle società di gestione, evidenziando così la distinzione fra le funzioni di controllo e quelle di gestione del trasporto pubblico. L’atto confermava, altresì, le funzioni delle Agenzie locali quali soggetti regolatori pubblici di bacino nell’ambito del governo del TPL, nonché di attuatori delle politiche di mobilità individuate dagli Enti Locali e prevedeva percorsi di fusione tra Agenzie locali per la mobilità.

• La Regione Emilia Romagna con delibera di Giunta n. 908 del 2/7/2012) ha individuato 5 ambiti ottimali per l’organizzazione del trasporto pubblico su gomma, tra i quali l’ambito “Romagna”.

• L’art.23, comma 4, della L.R. n.9 del 25/07/2013 così come modificato dall’art.27, comma 1, della L.R. n.17 del 18/07/2014, ha previsto che Province e Comuni, al fine di semplificare la governance del sistema, dovessero attuare la fusione delle Agenzie Locali per la mobilità in coerenza con gli ambiti sovrabacinali già precedentemente definiti dalla Regione stessa.

• Le nostre Amministrazioni, unitamente alle tre agenzie provinciali, hanno pertanto intrapreso un lavoro intenso e complesso a partire dal 2014, con le delibere assunte da 71 comuni, 3 province e 3 agenzie, in cui veniva affermata la volontà di aggregare le tre agenzie romagnole per poi procedere ad una gara unica per affidare il servizio.

Nasce quindi la Agenzia Mobilità Romagnola S.r.l. consortile che è dunque operativa, con un Amministratore Unico di qualificata professionalità, il dr. Pier Domenico Laghi, con proprio personale dedicato proveniente in continuità dalle preesistenti agenzie a seguito di accordo sottoscritto con le rappresentanze sindacali, con capacità di governance condivisa tra i Comuni soci, che sono quindi pronti per la prossima importantissima scelta: l’affidamento del servizio. La nuova Agenzia Romagnola si appresta a gestire una complessa fase di transizione in cui coesistono tre modalità di servizio attualmente in essere nelle tre province, per circa 24 milioni di km, servendo 1.100.000 abitanti e la mobilità pubblica al servizio del nostro turismo.

Da questo momento, dunque, l’impegno di tutti i comuni romagnoli, insieme alla nuova agenzia AMR, sarà volto alla predisposizione della gara per l’affidamento del trasporto pubblico nell’intero ambito, che terrà conto delle specificità dei servizi nei singoli bacini, nella prospettiva di armonizzarli ed integrarli.

Riteniamo che si evidenzi, ancora una volta, la capacità della Romagna di saper fare sistema, di sapersi proporre come un’unica area integrata, e di essere interlocutore serio ed affidabile per le politiche regionali, in grado di affrontare le inevitabili difficoltà che i processi di razionalizzazione comportano, ma di saperle superare avendo a cuore le soluzioni migliori per i cittadini. Ciò è avvenuto per la risorsa idrica, per la sanità ed ora si completa anche il sistema di governance per il trasporto pubblico, per cui, già nel 2011 era stata costituita una azienda unica per la gestione del servizio, Start Romagna spa. Infatti, nella chiarezza dei diversi ruoli, l’azienda Start ha oggi superato la prima sfida della integrazione, avendo reso omogenee le diverse modalità gestionali preesistenti, ottenendo efficientamenti ed ora mettendo in atto investimenti rilevanti per la qualità della mobilità.

Confidiamo pertanto che, nell’ambito dei processi che la Regione ha attualmente messo in atto, sia debitamente tenuta nel dovuto conto tale capacità politica ed amministrativa, anche in considerazione del fatto che non ovunque in Emilia-Romagna ciò sia avvenuto.

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