Home FixingFixing Assunzione invalidi e appalti: un anno per mettersi in regola

Assunzione invalidi e appalti: un anno per mettersi in regola

da Redazione

Nuova proroga per le imprese: assolverà l’obbligo la domanda all’Ufficio del Lavoro. Il nuovo Regolamento, però, non ha modificato la Legge del 1991, che attende una revisione.

 

di Daniele Bartolucci

 

Sbloccata la spinosa vicenda legata all’assunzione di lavoratori invalidi nelle imprese sammarinesi interessate agli appalti pubblici di fornitura e somministrazione servizi.

E’ infatti noto che, ai sensi della Legge n. 189/2015 ed in particolare all’art. 66, “per partecipare alle gare di appalto per la fornitura dei beni e servizi alla Pubblica Amministrazione, le aziende private con numero pari o superiore ai 15 dipendenti devono avere nel proprio organico almeno un lavoratore invalido ai sensi dell’art. 2 della presente legge, assunto a tempo indeterminato. Il numero richiesto di lavoratori invalidi assunti a tempo indeterminato ai fini del comma che precede aumenta di un’unità nella misura di uno ogni venti lavoratori dipendenti eccedenti le 15 unità”. Tale normativa è intervenuta, però, in assenza di una revisione generale della vecchia Legge 29 Maggio 1991 n. 71 sull’inserimento lavorativo degli invalidi e dei portatori di deficit. Una revisione che sarebbe comunque stata opportuna anche senza questa novità, ma che proprio per questa ha messo in difficoltà diverse aziende, in quanto rischiavano di venire escluse dagli appalti. Magari a vantaggio di imprese forensi. Per questo motivo, con il regolamento 7/2016, in attesa di un aggiornamento della Legge, come detto, il requisito di cui sopra si è considerato già assolto qualora l’impresa presenti all’Ufficio del Lavoro domanda di assunzione di soggetti invalidi e la conformazione ai parametri fosse poi avvenuta entro il 31 dicembre 2016. Scaduta quella data, però, il problema si sarebbe riproposto con tutta la sua urgenza. Così si è deciso di fare un ulteriore modifica/proroga con il Regolamento 29 dicembre 2016 n.16, che in pratica sposta ancora il termine al 31 dicembre 2017. In pratica, l’obbligo si considera assolto con la presentazione della domanda di assunzione. Resta inteso che entro il 31 dicembre, l’impresa debba rientrare nei parametri di legge. Nel frattempo il Governo ha un altro anno di tempo – e si spera lo sfrutti – per trovare una soluzione strutturale che ricomprenda tutti gli ambiti e non solo il registro dei fornitori della PA, ma anche per rimettere mano alla normativa l’assunzione di soggetti invalidi.

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