Home NotizieMondo Roma, Vicesindaco Bergamo a Radio 24: Raccolta rifiuti “porta a porta necessaria”

Roma, Vicesindaco Bergamo a Radio 24: Raccolta rifiuti “porta a porta necessaria”

da Redazione

Sul tema dei rifiuti e sull’annuncio di fare raccolta porta a porta Bergamo, vicesindaco di Roma commenta a Si Può Fare su Radio 24: “Sono molto contento come cittadino. Come assessore alla cultura altrettanto: perché questa decisione comporta una trasformazione del senso di responsabilità del cittadino. Contento anche come vicesindaco: perché è una trasformazione necessaria. In alcune zone fuori dal centro si possono creare zone ecologiche per integrare il modello del porta a porta”. Ma i romani sono pronti? “Non eravamo pronti nemmeno a metterci il casco per andare sui motorini quando ce lo hanno imposto, ma ci siamo riusciti”.

 

“GIUNTA COMPLETA, IN FUTURO VEDREMO. IN PASSATO COMMESSI ERRORI, ORA LAVORIAMO”

La giunta di Roma per adesso è completa, in futuro vedremo se è possibile migliorare: ora lavoriamo per risolvere i tanti problemi della città. Il vicesindaco della capitale Luca Bergamo, a Si può fare su Radio 24, torna sul tema della difficoltosa gestazione dell’amministrazione Raggi. A cosa imputerebbe i ritardi e i problemi: inesperienza, errori o ostilità dei poteri forti? “A tutti i tre i fattori” risponde Bergamo che aggiunge: “ci sono stati errori dovuti in parte ad inesperienza. E ci sono stati ovviamente interessi ostili”.

 

“NO A UNA GOOD COMPANY” PER GESTIRE COLOSSEO E “NO AL BIGLIETTO” PER IL PANTHEON

Per quanto riguarda la gestione dei beni culturali di Roma, Bergamo, vicesindaco di Roma e assessore alla crescita culturale , a Si Può Fare su Radio 24 ha contestato la creazione di una soprintendenza separata per il Colosseo voluta dal ministro Franceschini: “il problema è che quando uno affida a un organismo la good company (il Colossseo, ndr) e a un altro la bad company (il resto dei siti archeologici, ndr), normalmente chi gestisce la good company non ha particolare interesse a far funzionare la bad company. Chi gestirà il Colosseo non avrà interesse a migliorare quello che c’è intorno. La forza di Roma che nessuno hai mai veramente considerato è il fatto di essere un patrimonio che è ovunque. Il che richiede un intervento sull’intera città”. E sul Pantheon si dice contrario e afferma: “con Franceschini ci siamo parlati. C’è un dibattito nel merito delle scelte. Io non condivido la funzione del biglietto, come nel caso del Pantheon: il patrimonio come strumento attrattore del turismo, una musealizzazione degli spazi per farli consumare. In Inghilterra il British Museum è gratuito. Il punto è capire se la ricchezza si produce semplicemente vendendo l’accesso oppure con altri mezzi come ampiamente accade altrove”. Tornando al caso del Colosseo, spiega Bergamo su Radio 24: “se creassimo come io auspico un unico organismo con tutela e valorizzazione dei beni archeologici, un parco libero dove passeggiare, allora potremmo mettere dei biglietti per l’accesso ai singoli punti”. Un plauso invece va riconosciuto secondo il vicesindaco di Roma a Ignazio Marino: “pedonalizzare i Fori imperiali è stato un atto coraggioso da parte di Marino e lungimirante. Segna un futuro per il centro della città. Ed è fondamentale che venga confermato”. E le critiche sollevate per la difficile mobilità delle auto? “Come accadde per via del Corso, nessuno oggi tornerebbe indietro. E’ stato un successo. Ora la paura è passata. La pedonalizzazione è diventato un abito comune: dalle famiglie, le coppie, le persone che vanno a spasso, uno dei posti più belli del mondo, se abbandonato alle auto nessuno lo vivrebbe”.

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