Home FixingFixing Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni. Alborella

Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni. Alborella

da Redazione

Ha un comportamento gregario e, come sanno bene i pescatori sportivi, questo è un vantaggio, ma anche uno spiacevole inconveniente.

alborella

 

di Daniele Bartolucci

 

L’Alborella è un piccolo pesce d’acqua dolce della famiglia Ciprinidi molto comune nei nostri laghi e fiumi, specialmente quelli dove l’acqua scorre molto lenta. Ha un comportamento gregario e, come sanno bene i pescatori sportivi, questo è un vantaggio, ma anche uno spiacevole inconveniente. Se non si tratta di una gara specifica, con catture a raffica e canne fisse leggerissime studiate appositamente per questo pesciolino, dover insidiare gli altri ciprinidi diventa un dramma. Tanto che occorre fare montature pesanti per “sfondare” il banco di alborelle, che altrimenti si papperebbe tutta la nostra esca e pastura. Per questo viene considerato poco nella gerarchia pescatoria, anche se questa sottovalutazione non è per niente meritata. A livello gastronomico, infatti, è la base di sontuose fritture, paragonabili a quelle di pesci più famosi. E soprattutto è uno dei pochi pesci ad avere un aspetto commerciale totalmente avulso dal contesto mangereccio: dalle sue squame triturate e trattate con ammoniaca si ricavano i cristalli di guanina, la cosiddetta ‘tintura d’Oriente’, una sostanza di colore argento che, introdotta in piccole sfere di vetro, le rende simili alle perle. Ma attenzione, per ricavarne un solo etto ne occorrono circa cinquemila.

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