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Ad Antonella Cecere è stato conferito il titolo di “Ambasciatore di musica”

da Redazione

Dai Monti Sicani, in Sicilia, al monte Titano della Repubblica di San Marino: un importante riconoscimento ad una sammarinese che ha fatto della promozione della grande musica un obiettivo di vita.

È per questa motivazione che, nello scorso fine settimana, Antonella Cecere è stata insignita del titolo onorifico di “Ambasciatore della musica”.

La cerimonia si è svolta, a Bivona, sui Monti Sicani, in provincia di Agrigento, in occasione della manifestazione “Vibrazioni Sicane” organizzata dal Maestro Salvatore Cutrò – musicista e direttore della scuola “Gaspare Lo Nigro” di Bivona.

A consegnare il titolo, il Sottosegretario del Ministero dell’Istruzione e Cultura italiano, Davide Faraone.

Vale la pena di spiegare che in questa cittadina, Bivona, in provincia di Agrigento, all’interno della Sicilia, è stato varato un progetto di valorizzazione e promozione della musica classica, istituendo non solo una scuola collegata con il Conservatorio di Palermo, che ha saputo conquistarsi uno spazio di rilievo, ma soprattutto creando eventi di portata mondiale, invitando artisti, musicisti, solisti, virtuosi, che da anni lavorano sulla scena internazionale nel settore della musica classica. In tale contesto, dunque, si inserisce la cerimonia e il riconoscimento.

Che arriva nel bel mezzo di un percorso internazionale che Antonella Cecere, sammarinese, residente a Serravalle, sta portando avanti da alcuni anni per la musica classica, con grande successo. Complice questa sua passione, unita a quella per l’arpa, e in collaborazione con importanti direttori artistici di enti concerti e festival musicali italiani ed internazionali quali la presidente del Festival dei palazzi dei San Pietroburgo, che organizza concerti, Antonella Cecere, tra le altre cose, ha creato anche l’occasione per portare a San Pietroburgo Monica Moroni, flautista, docente all’Istituto Musicale Sammarinese, la quale si è esibita in un concerto di Mozart per flauto e orchestra.

Antonella Cecere oggi continua ad impegnarsi in un’appassionante attività promozionale ed organizzativa libera e no profit, volta a cercare un linguaggio nuovo per creare interesse e attrazione per tutti, anche per coloro che non hanno una preparazione musicale, né un orecchio allenato a godere della grande musica.

Antonella Cecere è anche la fondatrice di un’organizzazione no-profit col nome di “L’arpa sul Mare” che si occupa di organizzare concerti per orchestra e arpa, recital per arpa e momenti di formazione con veri e propri master class internazionali a cui ha partecipato anche l’eccellente classe d’arpa della professoressa Romana Barioni, docente all’Istituto Musicale Sammarinese, la quale in questi ultimi anni ha brillantemente formato due arpiste talentuose quali le giovanissime Agnese Contadini e la sammarinese Aiko Taddei.

“Il compito di questa organizzazione è aiutare e supportare giovani talenti – spiega la dottoressa Cecere – anche perché ci sono tanti giovani prodigi. L’Italia è davvero una vera fucina che sforna continuamente alti potenziali, che però non possono sempre essere sostenuti o supportati adeguatamente.” Con L’Arpa sul Mare, Antonella Cecere ha portato in visita sul Titano la celeberrima arpista americana di origine argentina Maria Luisa Rayan e la piccola arpista russa enfant prodige Alisa Sadikova di San Pietroburgo, conosciuta nel mondo come la piccola Mozart, la più grande arpista di tutti i tempi. L’Arpa sul Mare ha organizzato per queste grandi artisti un prestigioso debutto italiano, ottenendo uno straordinario successo e grande consenso di pubblico a cui la stampa italiana ha dato un grandissimo risalto. Nuovi progetti sono legati alla promozione della nascente Accademia Italiana del Sassofono che verrà diretta dal Maestro Federico Mondelci, celeberrimo solista sassofonista, apprezzatissimo direttore d’orchestra e Direttore artistico dell’ente Concerti di Pesaro, che da oltre 30 anni si esibisce sulla scena internazionale occupando una posizione di primissimo piano.

“L’esperimento di Bivona – conclude Antonella Cecere – nella magica cornice dei Monti Sicani, ha del grandioso, dovrebbe e potrebbe essere emulato. Nella convinzione che il cambiamento passa anche dalla cultura. E se si parla di cultura musicale essa rappresenta davvero una grande ricchezza da sfruttare anche dal punto di vista economico.”

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