Graziano Panfili, premio SI FEST “Lanfranco Colombo” edizione 2016, è stato proclamato vincitore dell’edizione 2016 di Portfolio Italia – Gran Premio Hasselblad, il riconoscimento conferito da FIAF, Federazione Italiana Associazioni Fotografiche. La premiazione, svoltasi qualche giorno fa nella cornice del Teatro Dovizi di Bibbiena, ha visto vincitore l’autore del lavoro “Di padre in figlio” che aveva già colpito nello scorso mese di settembre la giuria del Premio SI FEST “Lanfranco Colombo” formata da Silvia Camporesi, presidente, Fulvio Merlak, Alessandra Capodacqua, Christian Gattinoni, Anna Iuzzolini, Baerbel Reinhard, Mario Beltrambini e Fabio Galassi.
Il conferimento del Premio “SI FEST” prevede storicamente la possibilità di partecipare al Premio Portfolio Italia che dall’edizione 2016 ha attivato una partnership con Hasselblad a sostegno della fotografia d’autore. La nuova partnership vede Hasselblad come sponsor di Portfolio Italia 2016, l’unica rassegna a livello mondiale che, giunta quest’anno alla tredicesima edizione, riunisce le più importanti manifestazioni nazionali caratterizzate da incontri di lettura di portfolio. A Graziano Panfili è andata in assegnazione la partecipazione al prestigioso masterclass Hasselblad. Il lavoro “Di padre in figlio” resterà allestito al CIFA di Bibbiena fino al 5 febbraio 2017 ma per il fotografo lanciato dal SI FEST di Savignano sul Rubicone si apre ora una prospettiva d’azione di livello internazionale.
“Di padre in figlio” è un’opera di riflessione autobiografica. Nelle immagini iniziali, l’autore come in un flashback, ritrova frammenti di memoria: un paesaggio invernale della propria infanzia… quel primo strano rapportarsi col figlio, ripreso dal calore del letto matrimoniale… i gelidi percorsi di una difficile vita coniugale. Un figlio cresce, anche se la coppia è in difficoltà! Cresce portando nell’espressione del volto i segni di un misterioso disagio. Cresce rapportandosi, inconsapevolmente, da figlio di due distinte individualità che convivono verso divergenti destini. Cresce, nonostante tutto! Il suo corpo si sviluppa con vita propria e sorprende il padre. Il padre, attraverso la visione fotografica, sente il figlio germoglio della fioritura primaverile… scopre la tenerezza dell’accudimento… ritrova la giocosa complicità infantile di una palla lanciata… ma soffre nel vedere il nido vuoto che per il figlio è metafora della fine prematura della serenità infantile… osserva la pulsione esistenziale del suo ragazzo che vive la penombra mentre cerca il calore del sole… evoca con l’immagine di una lontananza l’assenza della madre capendo il vuoto tutto da colmare. In questo inverno dell’anima, dove anche l’animale domestico vive cristallizzato in un tempo sospeso, lo sguardo del padre ritorna sul figlio. Tra le mura domestiche, con la visione lucida dell’adulto, lo guarda in faccia tra luce e penombra… e sente in quello sguardo sofferto e innocente, tutto il debito della propria paternità che perdura oltre la fine della vita di coppia… e spera. E’ la speranza di intraprendere nuove storie vivificanti che spinge il suo sguardo a scorgere nel bagliore, di un controluce estremo, la forza selvaggia di un giovane destriero, per rigettarsi nelle straordinarie vicende della vita. Essere padre è entrare con autocoscienza in una sfera archetipica della psiche umana, per scoprire che quella col figlio non è una relazione ordinaria ma un legame naturale indissolubile. Nel figlio pulsa questo legame speciale che anche il padre, se vuole, può sentire. Silvano Bicocchi
SIFEST25 è promosso dall’Associazione Savignano Immagini in collaborazione con il Comune di Savignano sul Rubicone – Assessorato alla Cultura e della Regione Emilia Romagna, e con il patrocinio di Comune di Rimini, Comune di San Mauro Pascoli, Unioncamere e Camera di Commercio di Forlì-Cesena.