SAN MARINO – Un modello per ottimizzare i sistemi informativi di un’azienda, “per intraprendere azioni di miglioramento dei servizi e per renderli sempre più competitivi”. E’ quanto realizzato dalla sammarinese Linda Sartini, classe 1993, con la ricerca che proprio oggi l’ha portata a conseguire la Laurea Triennale in Ingegneria Gestionale all’Università degli Studi della Repubblica di San Marino.
Nell’ambito di uno stage di 140 ore distribuito su nove mesi, Sartini ha analizzato l’azienda sammarinese Sit Group ed elaborato, nello specifico, due schede attraverso le quali le diverse aree della ditta possono richiedere all’ufficio Information and Communication Technology (ICT), incaricato degli strumenti informatici adottati da Sit Group, “la creazione di nuovi servizi o la modifica di servizi già esistenti”. Lo scopo è “migliorare la qualità delle decisioni intraprese dai soggetti coinvolti”, e i risultati hanno mostrato “un miglioramento del livello qualitativo delle informazioni, in quanto lo scambio avviene in maniera più efficace ed efficiente”, si legge nel testo dello studio. Per raggiungere l’obiettivo sono state vagliate, fra le altre cose, le analisi delle richieste, la loro raccolta e l’approvazione dei budget necessari.
La tesi di Sartini, intitolata “Procedure di Information Technology and Service Management: il caso Sit Group”, è stata realizzata sotto la supervisione del sammarinese Pietro Renzi, docente di Sistemi informativi per la gestione aziendale.
Oltre al suo valore accademico, la ricerca evidenzia la sinergia fra l’Ateneo sammarinese e le imprese del territorio: Sit Group, in particolare, viene descritta come “una delle più grandi aziende” della zona e si “colloca tra i principali attori del mercato europeo del packaging flessibile con più di 500 dipendenti, un fatturato 2015 di circa 126 milioni di euro e un piano strategico in continua evoluzione, che mira a una crescita importante in termini di dimensione e quota di mercato”.
“L’esperienza di stage che Sartini ha maturato in Sit Group – spiega la ditta – è stata sicuramente costruttiva per entrambe le parti. Per noi, poiché ci ha permesso di accrescere concretamente il valore della relazione tra studenti e sistema impresa. Per lei, in termini di arricchimento sia personale che professionale, basato, nello specifico, sullo svolgimento di un’analisi concreta del nostro caso aziendale”.