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San Marino, le Poste scommettono sulle automobili elettriche

da Redazione

Grazie all’accordo con Volkswagen: in prova una nuovissima e-Up! Il Direttore Zafferani: “Ci sarà utile per valutare il rinnovo dei mezzi”.

poste reggini

 

di Daniele Bartolucci

 

Il progetto mobilità sostenibile va avanti: le Poste di San Marino scommettono sulle auto elettriche, in vista del rinnovo del proprio parco mezzi.

Nell’ambito del progetto per la mobilità sostenibile, promosso fin da gennaio scorso dalle Segreterie al Tursimo e al Territorio è stata consegnata, in comodato d’uso gratuito per tre mesi, una macchina elettrica di ultima generazione, la nuova Volkswagen e-Up! che, oltre ad essere una delle più capienti della categoria, è dotata dell’innovativa funzione di frenata automatica d’emergenza City.

“Auspico che il progetto possa continuare e, per noi, è una delle azioni a tutela dell’ambiente da potenziare” ha commentato il Segretario di Stato al Turismo Teodoro Lonfernini, ricordando che il progetto ideato dal Governo uscente prevede, per quanto riguarda la fornitura, l’accordo con un partner principale, “e questo per diverse ragioni: da una parte la volontà di appoggiarci ad un top player sul mercato delle tecnologie e delle innovazioni, dall’altro la garanzia duplice sia delle forniture sia della manutenzione e assistenza in loco, tramite un concessionario presente sul territorio, in questo caso Reggini”. Come noto, il Governo ha già incontrato diversi produttori, dalla Tesla – “molto interessata a sviluppare altri progetti qui a San Marino”, ha ricordato Lonfernini – alla Mitsubishi, fino, appunto, alla Volkswagen: “L’incontro è avvenuto a Verona presso la loro sede italiana, a cui sono seguite diverse comunicazioni ai massimi livelli, che ci hanno permesso, ora, di formalizzare questa sperimentazione”. Anche dietro la scelta del comodato, infatti, c’è un ragionamento importante, come ha spiegato il Direttore dell’Ente Poste Rosa Zafferani: “Apprezziamo il fatto che il Governo abbia scelto noi per la sperimentazione, dandoci la possibilità di sperimentare una modalità di guida diversa e a tutela dell’ambiente”. Non solo: “L’auto ruoterà sulle 40 zone postali della Repubblica e tramite una scheda tecnica, verrà raccolto il parere dei dipendenti che la utilizzeranno. In parallelo verificheremo anche gli aspetti prettamente economici, a partire dai consumi e quindi dal costo delle ricariche: questo, in base al nostro utilizzo, ci darà conto dell’effettivo risparmio che possono garantire queste nuove motorizzazioni rispetto a quelle termiche”. Il punto fondamentale è infatti il rinnovo del parco mezzi: “Attualmente abbiamo un contratto di noleggio, che è in scadenza”, specifica Zafferani. “Ma ho già richiesto una proroga di sei mesi al Cda dell’Ente Poste, e questo per due motivi: da una parte c’è la possibilità di testare l’auto elettrica e quindi valutarne l’efficienza e l’utilità per il servizio che dobbiamo svolgere, dall’altra c’è comunque un progetto del Governo per la mobilità sostenibile e attendiamo che si insedi un nuovo Esecutivo per comprenderne la portata. Si parla infatti di importanti incentivi e agevolazioni per la mobilità sostenibile, e potrebbe interessare anche le Poste. Ovviamente non sotto l’aspetto della monofase, visto che ci è già stata accordata l’esenzione, ma soprattutto per i punti di ricarica, le colonnine e gli altri servizi accessori. Nel frattempo testeremo a dovere l’auto concessaci, dando concretezza anche alle indicazioni dell’UPU, l’organismo internazionale delle Poste, che da tempo spinge nella direzione dell’ecosostenibilità. Inoltre, mobilità sostenibile significa, in primo luogo, un cambiamento culturale. Per questo si dice sempre che lo Stato deve dare il buon esempio. Ed è quello che si sta facendo”. Per il momento con una sola auto elettrica, un domani per tutti mezzi delle Poste? “Ci sono ovviamente diversi aspetti da valutare, come ho detto”, spiega il Direttore Zafferani, “ma siamo già in quella direzione: abbiamo già avviato un progetto di ottimizzazione del servizio, ad esempio, che porterà una riduzione dalle attuali 40 zone a 35 o 36, quindi ci sarà già un primo impatto positivo con meno mezzi circolanti. Di questi almeno 4 dovranno essere comunque 4×4, per percorrere le strade secondarie e raggiungere, in ogni condizione atmosferica, tutte le aree del territorio. Quindi stiamo parlando di 30-32 auto che potrebbero essere sostituite con mezzi più ecologici. E in futuro, chissà, anche degli scooter elettrici o altri mezzi innovativi a impatto zero, per la distribuzione in determinate aree, come ad esempio il centro storico. Una scelta che, se ben coordinata tra tutti gli enti pubblici, potrebbe rinnovare anche l’immagine del nostro Paese. Noi ci crediamo ed è questo il segnale che l’Ente Poste ha deciso di dare”.

 

160 KM CON UNA SOLA CARICA

Oltre alle innovative dotazioni di sicurezza, dalla funzione “City Emergency Brake” (ben illustrata dalla pubblicità che Volkswagen ha lanciato in tv), e ai Sensori di parcheggio posteriori, ai Sensore pioggia e le luci diurne “C-led”, la caratteristica principale della nuova e-up! è ovviamente nel motore. Viaggiare in modalità puramente elettrica risulta infatti un vero divertimento grazie alla coppia massima di 210 Nm disponibile già all’avviamento della vettura e dal motore elettrico con 60 kW (82 CV) di potenza massima e 130 km/h di velocità massima autolimitata. Il motore viene alimentato da una batteria agli ioni di litio con una capacità di 18,7 kWh, alloggiata nel sottoscocca di Nuova e-up! e può essere ricaricata anche durante la marcia attraverso il recupero dell’energia in frenata. A livello di autonomia, grazie al peso ridotto (1.229 kg in ordine di marcia), la nuova e-up! riesce a percorrere fino a 160 km con una singola ricarica. Per ricaricare la batteria ci sono tra opzioni: il modo più semplice consiste nel collegare il veicolo ad una qualsiasi presa di corrente a 230 volt con una potenza di 2,3 kW; questa ricarica necessità di circa 8 ore che possono ridursi a circa 5 ore nel caso si utilizzi una wallbox domestica da 3,6 kW. Tramite il sistema CCS (Combined Charging System), sfruttando l’opzione della ricarica rapida a in corrente continua, la batteria recupera l’80% della propria capacità massima in soli 30 minuti.

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