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La Repubblica di San Marino al top sulle energie rinnovabili

da Redazione

Nel giorni scorsi è stato pubblicato il report sul grado di “Ecosostenibilità” delle città italiane. Gli impianti fotovoltaici producono circa 8,5 milioni di KWh e posizionano il territorio tra i migliori al mondo.

 

di Alessandro Carli

 

Nelle prime posizioni su alcune voci, in fondo alla classifica invece su altre. Nei giorni scorsi è stato presentato il 23esimo rapporto “Ecosistema urbano” di Legambiente, Ambiente Italia e Il Sole 24 Ore: una fotografia sulle città italiane più ecosostenibili in base a 17 parametri raccolti tra il 2014 e il 2015. Naturalmente non compare la Repubblica di San Marino. Abbiamo così provato a “inserire” il Titano all’interno dell’indagine per capirne il grado di ecosostenibilità, comparando le singole performance delle città italiane a quelle del Monte.

 

ACQUE: DEPURAZIONE, CONSUMI E DISPERSIONE

In Italia, per quel che concerne l’efficienza degli impianti di depurazione, al primo posto con il 100% troviamo ben 13 città: Agrigento, Avellino, Caserta, Cuneo, Foggia, Lecco, Milano, Modena, Nuoro, Salerno, Sondrio, Teramo e Torino. Per quanto riguarda la Repubblica di San Marino, non possedendo (ancora) depuratori propri, si affida al Gruppo Hera. L’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici (AASS), per l’anno 2015 e 2016, ha annunciato che l’efficienza degli impianti è risultata essere del 100%, quindi a livelli di assoluta eccellenza.

Sui consumi giornalieri pro capita di acqua potabile per uso domestico, l’AASS sul proprio sito aggiorna quotidianamente i consumi i metri cubi. Nelle prime due settimane del mese di novembre 2016 sono stati consumati tra 8.801 metri cubi (2 novembre) e i 10.377 mc (11 novembre).

La media (sempre fonte AASS) dei consumi giornalieri pro capite di acqua potabile per uso domestico a San Marino è pari a 140,7 litri per abitante al giorno. Dati che inserirebbero il Titano al 40esimo posto tra le città italiane, tra L’Aquila (140,1 litri) e Belluno (141,3 litri). In Italia questo parametro è guidato da Ascoli Piceno con circa 100 litri ogni abitante al giorno.

I dati riferiti alla dispersione idrica a San Marino invece non sono aggiornatissimi. Sul sito dell’AASS però si legge che per quel che concerne le perdite idriche della rete nazionale, San Marino (2007) superava i migliori valori di riferimento italiani (70%) per acqua effettivamente distribuita. A questo proposito, sempre nel 2007, l’ASS ha ideato e coordinato il progetto “H2O”, sostenuto dal Congresso di Stato.

La minor dispersione idrica in Italia è a Foggia dove la differenza tra l’acqua immessa e l’acqua consumata per usi civili, industriali, agricoli è risultata essere del 12,9%.

 

ARIA: BIOSSIDO, PM10 E OZONO

La qualità dell’aria di San Marino è di primo ordine per quel che concerne il Biossido di Azoto: la Stazione della Qualità dell’aria ubicata in località Gualdicciolo nel 2015 ha registrato valori di microgrammi (µg) per mc (metro cubo) compresi tra lo 0,3 (1 maggio) e 34,9 (23 dicembre). Valori che non hanno mai sforato i limiti previsti dal Decreto Delegato numero 44 del 2012 (200 microgrammi per metro cubo, superamenti ammessi in un anno: 18). In questa particolare classica primeggia la città di Enna con una media annua di 3,48 microgrammi per metro cubo. In fondo invece troviamo Milano con una media di 52 microgrammi.

Per il Particolato (PM10) nel 2015 si sono registrati a San Marino (dati ISS) 13 sforamenti. Ricordiamo che il limite è di 50 microparticelle per metro cubo. In base a quanto disposto dal DD numero 44 del 2012, il limite è di 35 sforamenti all’anno.

Alla città di Pisa va la medaglia d’oro con un valore medio annuo di 14 microparticelle per mc mentre la maglia nera è appannaggio di Frosinone con 41,5 ug/mc.

Sempre il DD 44/2012 definisce il massimo degli sforamenti dei limiti di particelle di Ozono (25 all’anno). Qui troviamo due parametri: uno riferito alla media all’ora di microparticelle per metro cubo (limite 180 ug) e uno che fa la media su otto ore (120 ug). Nel primo caso gli sforamenti sono stati 11, nel secondo invece sono stati 40. Il report italiano prende come dato quello della media sulle otto ore. Prime a pari merito con zero sforamenti ci sono 11 città: Caltanissetta, Imperia, Latina, Lecce, Messina, Nuoro, Oristano, Ragusa, Reggio Calabria, Salerno e Taranto. Numeri che posizionerebbero il Titano assieme a Rimini e Rieti al 45esimo posto (40 sforamenti all’anno). Complessivamente dai rilievi effettuati a San Marino dal 2007 al 2015, annota l’ISS, vengono superati dalle polveri sottili nel periodo invernale e per l’ozono nel periodo estivo.

 

ENERGIE RINNOVABILI AL TOP

Le Istituzioni competenti, l’Azienda Autonoma di Stato per i Servizi Pubblici, i professionisti del settore ed i cittadini della Repubblica di San Marino grazie a un lavoro di stretta sinergia sono stati in grado, negli ultimi 6 anni, di consentire l’installazione di impianti fotovoltaici per ben 8,5 MW con una produzione di energia da fonti rinnovabili pari a circa 298 Watt/pro capite. Il lavoro di squadra ha permesso sin qui il raggiungimento di traguardi importanti per San Marino, tra cui l’ingresso nella top 10 dei Paesi al Mondo produttori pro capite di energia da fonti rinnovabili e con gli incentivi e vantaggi disponibili si potrebbe tranquillamente ambire ad una posizione da primato.

Il report italiano misura la percentuale di copertura del fabbisogno elettrico domestico attraverso le fonti energetiche rinnovabili sul totale dei consumi domestici e ha messo al primo posto ben 23 città con una percentuale del 100%.

Ovviamente, com’è noto, il Titano importa quasi tutta l’energia dall’estero. Nel 2015 il totale del fabbisogno è risultato essere di oltre 265 milioni di KWh: 256 milioni sono stati importati mentre, come detto, l’energia prodotta dagli impianti fotovoltaici è stata di poco inferiore a 8 milioni e mezzo di KWh. L’incidenza del fotovoltaico sul totale del fabbisogno è del 3,19%. Percentuale che si alza se si considera l’incidenza della potenzia da fotovoltaico sulla potenza massima: oltre il 16%.

Complessivamente – fonte ancora AASS – la percentuale di copertura del fabbisogno elettrico domestico attraverso le fonti energetiche rinnovabili sul totale dei consumi domestici ad oggi è del 20,7%. Come la città di Rieti (20,74%), che si colloca all’81esimo posto, e comunque meglio di Forlì (17,34%), Bologna (14,38%), Roma (13,33%) e Milano (4,09%). Sono invece 23 le città che hanno raggiunto il 100%, tra cui anche Ravenna.

 

RIFIUTI: BENE MA SI PUÒ FARE DI PIÙ

Sulla percentuale di rifiuti differenziati (frazioni recuperabili) sul totale dei rifiuti prodotti e sulla produzione annua pro capite di rifiuti urbani (kg/ab) invece San Marino è un po’ indietro. Sul primo parametro il Titano, con il 30,4%, si posiziona tra Cagliari (79esima posizione con il 30,8%) e Bari (80esima piazza con il 30,05%). Nel 2015 i rifiuti sammarinesi hanno superato le 11.200 tonnellate (la stima è di circa 12.000 tonnellate), quindi più o meno 360 kg a persona. Rifiuti che sono stati spediti a Imola (4.000 tonnellate destinate a recupero) e a Sogliano (7.200 tonnellate destinate in discarica). A Nuoro ne vengono prodotti circa 364 kg all’anno a persona (1° in classifica) mentre la città meno virtuosa è Pisa con 811 kg/persona.

 

TRASPORTI E INCIDENTI: TANTE AUTO POCHI SINISTRI

Il rapporto tra autovetture circolanti e gli abitanti a San Marino è più alto di ogni realtà italiana. Secondo la classifica di “Ecosistema urbano” il Titano si posizionerebbe all’ultimo posto, distanziando abbondantemente L’Aquila, che chiude la lista con un rapporto di 75 auto ogni 100 abitanti. In base ai dati UPECEDS, nel 2015 i veicoli circolanti sul Titano sono risultati essere circa 35 mila su una popolazione di circa 33 mila unità. Il rapporto quindi supera 1:1. In Italia al primo posto c’è Venezia con 41 vetture ogni 100 abitanti, al secondo posto Genova con 46/100.

Prima di parlare di incidenti, ricordiamo che San Marino ha una rete viaria pari a soli 350 km. Se poi si considera che circa il circa il 30% degli incidenti si sono verificati sulla “superstrada” (oggetto di nostri due approfondimenti sempre quest’anno, ndr), si può capire la pericolosità derivante dalla circolazione degli automezzi.

In merito agli incidenti stradali invece, a San Marino nel 2014 si sono verificati 153 sinistri. Su una popolazione complessiva di circa 33 mila abitanti, la media di “incidenti ogni 1.000 abitanti” è di circa il 4,5. La classifica italiana vede all’ultimo posto Biella con 52/1.000. Con questa performance (4,5 circa) il Titano si posizionerebbe attorno al 30esimo posto.

 

VERDE: TRA I PRIMI 15 IN ITALIA

Questo macroparametro, il report, lo suddivide in tre sottoinsiemi: numero di alberi ogni 100 abitanti, aree verdi complessive e verde urbano. In merito alla prima voce, la Repubblica di San Marino (ma anche altre città italiane) non ha ancora effettuato un censimento dell’alberatura. Sulle altre due invece il Titano – fonte UGRAA – dispone di un’area verde forestale (boschi e aree con una presenza di alberi e cespugli) di 882 ettari (8,82 kmq) e un’area di verde urbano di 200 ettari. Prendendo in considerazione solo il “verde urbano”, la media per cittadino è di 60 metri quadrati a persona, lo stesso valore registrato da Perugia (13esima posizione).

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