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“Diversiàmoci”, itinerari creAttivi per le giovani generazioni

da Redazione

SAN MARINO – Il 29 ed il 30 novembre, 568 bambini della Scuola Elementare della Repubblica di San Marino (Classi III, IV, V) parteciperanno, in due speciali matinée teatrali a loro appositamente dedicate, ad uno spettacolo realizzato nell’ambito di Diversiàmoci, il percorso teatrale che si inserisce nel contesto di “Teatro e cittadinanza” promosso dal Dipartimento delle Scienze Umane dell’Università di San Marino e dall’Università di Bologna, supportato dalla Fondazione San Marino Cassa di Risparmio – SUMS. Il progetto realizzato in collaborazione con gli Istituti Culturali, nell’ambito della Stagione Teatrale di San Marino Teatro si avvale del supporto e della collaborazione con l’Authority Pari Opportunità della Repubblica di San Marino.

In scena La bella e la bestia di Roberto Anglisani e Liliana Letterese con Liliana Letterese e Andrea Lugli della Compagnia Teatrale Il baule Volante. Tratto dalla famosissima favola di M.me Leprince de Beaumont e vincitore del Premio Eolo nel 2007 e del premio della critica al Festival Luglio Bambino 2006, lo spettacolo prosegue un percorso sulla narrazione due voci e, contestualmente, un lavoro di ricerca sul tema della diversità. Attraverso l’avvincente intreccio di questa fiaba classica, la Compagnia ha inteso parlare di alcuni aspetti di un tema quanto mai attuale, in particolare, in questo caso, del “diverso” che sta dentro di noi. Attraverso la classica storia di un amore impossibile, di un amore che supera ogni barriera, La Bella e la Bestia ci parla innanzitutto del tema delle differenze, ed in particolare dell’accettazione del diverso e dell'”altro da sé”. Una diversità che spesso si manifesta anche nella realtà proprio nello stesso modo in cui avviene nella fiaba e cioè attraverso un particolare aspetto fisico: dal colore della pelle, come dall’essere troppo magri o troppo grassi, o comunque lontani dai canoni di bellezza perfetta proposti dai mezzi di comunicazione.”La Bella e la Bestia” è una storia che parla con delicatezza al nostro cuore, anche per insegnarci a ricercare la bellezza delle cose e delle persone al di là delle apparenze, a capire che spesso essa si cela sotto sembianze che ci possono sembrare sgradevoli: solo imparando ad andare al di là delle apparenze e delle convenzioni potremo apprezzare la vera bellezza, una bellezza interiore e quindi più profonda.

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