Home FixingFixing MV Agusta ora è “Euro 4”: sono stati adeguati tutti i modelli

MV Agusta ora è “Euro 4”: sono stati adeguati tutti i modelli

da Redazione

Ad Eicma presentata anche la linea RC: Paolo Bianchi (CRC) spiega le caratteristiche. Ridotte le emissioni inquinanti del 38-40%, quelle sonore del 51%. Invariata invece la potenza.

MV Agusta ok

 

di Alessandro Carli

 

MV Agusta ha scelto la vetrina più importante del settore “due ruote” – Eicma di Milano, che si è chiuso domenica 13 novembre – per presentare le novità del Gruppo. Novità che possono essere racchiuse in due sigle: RC ed “Euro 4”. “Euro 4” è l’adeguamento dei veicoli all’omonima normativa, un insieme di standard sulle emissioni che si applica ai veicoli stradali nuovi. “La normativa prevede che dal 31 dicembre 2016 non si potranno più vendere veicoli ‘Euro 3’– spiega Paolo Bianchi, responsabile del Centro Ricerche Castiglioni –. MV Agusta ha così rivisto tutti i modelli in produzione. Si tratta di un passaggio difficile ed impegnativo: abbiamo dovuto ridurre le emissioni inquinanti del 38-40% e quelle sonore del 51%”.

Percentuali che hanno richiesto un lavoro davvero capillare. “E’ stato riprogettato tutto il sistema di scarico delle moto, ma anche quello del recupero dei vapori della benzina. E’ stato introdotto un circuito che canalizza i vapori e li convoglia in un dispositivo che, attraverso i carboni, rilascia poi nell’atmosfera aria trattata e quindi non inquinante”.

Euro 4 è anche altro. “Abbiamo rivisitato completamente il motore. Con le disposizioni previste dalla normativa si vanno a perdere circa 10-15 cavalli. Il nostro obiettivo è stato quello di rispondere alle disposizioni ‘Euro 4’ ma di non perdere in potenza”.

Traguardo tagliato da tutta la linea MV Agusta. “I motori delle singole moto sono diversi l’uno dall’altro. Abbiamo il 675 cc. e l’800 cc., ognuno con le sue caratteristiche: Brutale, F3, Dragster, Turismo Veloce. Siamo riusciti a ottenere gli stessi cavalli, con una crescita della curva di coppia”.

E’ Euro 4 anche la nuovissima Brutale 800 RR, una tre cilindri che rappresenta un concentrato di prestazioni e design e che è stata progettata a San Marino, sempre all’interno del Centro Ricerche Castiglioni. “E’ il top della gamma – prosegue Paolo Bianchi -. Una moto da 140 cavalli. All’avantreno sono state ulteriormente incrementate le prestazioni, che hanno richiesto il montaggio dell’ammortizzatore di sterzo, progettato qui all’interno del Centro Ricerche Castiglioni e regolabile nella risposta. La nuova forcella Marzocchi a steli rovesciati di 43 mm di diametro, con steli e foderi in alluminio, è più leggera dell’unità montata sui precedenti modelli Brutale”.

Le novità poi si estendono all’impianto di iniezione elettronica, incentrato sulla centralina di controllo motore Eldor EM2.0 e sul corpo farfallato Mikuni Full Ride-By-Wire con diametro farfalle da 50.0 mm: gli iniettori ora sono due per cilindro, a differenza del singolo iniettore degli altri modelli Brutale (eccetto Brutale 800 Dragster RR), per un totale di sei iniettori.

Per “sistemare” la Brutale 800 RR, il Centro Ricerche Castiglioni ha impiegato circa sei mesi di tempo.


REPARTO CORSE

RC è l’acronimo di “Reparto Corse”, quindi parliamo di “linee” supersportive. Anche in questo caso, fondamentale è stato il lavoro del CRC. “Ne verranno prodotti 250 esemplari per ogni modello” racconta Bianchi. Al di là dei contenuti grafici, ogni moto è stata curata nei dettagli. “La F3 – continua – ha una serie di elementi in carbonio e viene venduta con gli accessori per andare in pista”. RC è la F4. Le prestazioni di questa moto sono anche nei numeri: 151 kW, pari a 205 CV di potenza massima in configurazione stradale. Un dato che fa della RC la Superbike Replica più potente tra quelle in produzione di serie. Ma non basta: con 212 CV (158 kW) all’albero a 13600 giri, la F4 RC in configurazione pista segna la massima evoluzione nel percorso di sviluppo dello straordinario 4 cilindri in linea MV Agusta denominato Corsa Corta (79×50,9 mm), unico anche per scelte tecniche come la catena di distribuzione centrale e le valvole radiali.

“La F4 ha alcuni componenti in titanio, come ad esempio il silenziatore, i cerchi delle ruote forgiati e una centralina con le mappature da corsa”. Componenti in carbonio e ruote forgiate anche per Dragster mentre la Turismo Veloce, oltre alle ruote forgiate e alcuni componenti in carbonio, viene venduta con le valigie laterali.

 

MANUEL POGGIALI: “IL COMPARTO CORSE SOFFRE IN TERMINI DI SPONSOR E RISORSE”

Sono trascorsi esattamente 15 anni da quando Manuel Poggiali vinse il suo primo titolo nel motomondiale 125. Successo che due anni più tardi bissò nella classe 250. A motori spenti – domenica 13 novembre si è conclusa la stagione 2016 del circus ma anche Eicma di Milano -, parliamo assieme a lui di moto.

La città meneghina ha messo in vetrina grandi novità…

“Quest’anno non sono stato ad Eicma ma in passato l’ho frequentata. Si tratta di un evento che ha preso la ‘supremazia’ a livello italiano, un po’ come era successo anni fa a Bologna nelle quattro ruote, quando cioè veniva ospitato il ‘Motorshow’. Le case motociclistiche propongono il massimo a livello di tecnologia e ricerca”.

Manuel Poggiali, i fratelli Alex e William De Angelis. San Marino ha dato molti talenti al motomondiale. Oggi?

“Tutto il comparto delle moto sta soffrendo una crisi importante in termini di sponsor e di risorse. In Italia ci sono giovani piloti che stanno gareggiando discretamente. La VR 46 Academy sta svolgendo un ottimo lavoro: quest’anno mi sono piaciuti Bagnaia, Bulega a Migno”.

Che mondiale ci dobbiamo aspettare nel 2017?

“La mia sensazione è che sarà un bel campionato. Noto molto interesse da parte delle case costruttrici: oltre all’arrivo di KTM con Pol Espargaro e Bradley Smith, Aprilia e Suzuki si sono rimesse in gioco con ottimi risultati. Partecipare a un campionato significa anche investire sulla sicurezza e sulla tecnologia, tutte ‘voci’ che poi entreranno nel mercato”.

Gli italiani nel 2017?

“In Moto3 li vedo bene: Niccolò Antonelli salirà sulla KTM che ha portato al titolo Brad Binder. Mi aspetto poi una crescita degli altri piloti. In Moto2 è più complicato: secondo me non ci sono molti centauri che possono puntare al titolo. In MotoGp sarà difficile ‘combattere’ contro il Marquez visto quest’anno: guida più forte di tutti gli altri e è riuscito a portare a casa il massimo da ogni situazione. Molti piloti comunque cambieranno casacca: Lorenzo in Ducati, Iannone in Suzuki, Vinales in Yamaha. Sono molto curioso”.

Anche il prossimo anno il circus farà tappa a Misano.

“E’ una pista divertente, che ha caratteristiche tutte sue. Per me è uno dei circuiti più belli e più piacevoli su cui guidare”.

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