“Abbiamo fatto cose notevolissime sulla scuola, è il primo governo che investe veramente sulla scuola, ma non siamo riusciti a comunicare quello che facevamo”. Risponde così Claudio De Vincenti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 alla domanda su quale sia la cosa peggiore che hanno fatto come Governo. E a Minoli che chiede se quindi si tratti solo di un errore di comunicazione, il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri De Vincenti risponde a Mix24 su Radio 24: “Forse anche qualche passaggio che poteva essere fatto meglio sì”. De Vincenti sottolinea inoltre ai microfoni di Radio 24: “La cosa migliore che abbiamo fatto? Master plan del Mezzogiorno e Jobs Act insieme”.
SUI NUMERI RENZI CI FA LEZIONE A TUTTI
“Renzi è uno che lavora sui numeri come non avevo visto prima nessun Presidente del Consiglio, mi ha colpito. Ogni volta che facciamo la legge di Bilancio Renzi prende il libro del bilancio e, voce per voce, se lo spulcia tutto, ci fa lezione a tutti”. Così Claudio De Vincenti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24, rispondendo a Minoli che gli chiede se, per un politico puro come Renzi, i numeri di Padoan siano difficili da digerire.
IN EUROPA VA BENISSIMO LA MOGHERINI
“Non prendevo ordini da Bruxelles, però credo che Renzi abbia ragione quando dice che quel governo doveva fare una battaglia in Europa più forte di quella che ha fatto.” Risponde così il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri Claudio De Vincenti, intervistato da Giovanni Minoli a Mix24 su Radio 24, al commento del conduttore che gli ricorda come Renzi abbia spesso detto che il suo governo non sarà un governo come quello di Monti, che prendeva ordini da Bruxelles (De Vincenti fu sottosegretario allo sviluppo del Governo Monti ndr). E a Mix24 su Radio 24 De Vincenti aggiunge: “Non è questione di prendere ordini, è questione però di come si interpreta il rapporto con Bruxelles. Noi del governo Renzi lo interpretiamo in modo dialettico, mi sarebbe piaciuto che anche il Governo Monti l’avesse interpretato così”. E a Minoli che gli chiede se oggi sarebbe meglio avere D’Alema in Europa o basta la Mogherini, De Vincenti risponde: “Va benissimo la Mogherini”.
ACCOZZAGLIA NON È OFFESA, È CONSTATAZIONE
“Io credo che accozzaglia sia una constatazione oggettiva, nel senso che fa parte della lingua italiana. Quando posizioni così diverse si trovano insieme solo per dire no, è abbastanza naturale usare quel termine, non c’è nessuna offesa”. Così Claudio De Vincenti, Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, a Mix24 di Giovanni Minoli su Radio 24 rispondendo a Minoli che gli chiede se chiamare accozzaglia gli avversari voglia dire offendere chi vota ‘no’.