Home FixingFixing Investimenti pubblici, Tlc e viabilità. La parola alle liste: RDS

Investimenti pubblici, Tlc e viabilità. La parola alle liste: RDS

da Redazione

Le risposte di Erik Casali.

 

di Daniele Bartolucci

 

Sviluppo economico. In queste due parole c’è il futuro di San Marino.

Dopo aver chiesto alle 11 liste concorrenti che si presenteranno alle elezioni del 20 novembre come affronteranno temi importantissimi e urgenti come occupazione/disoccupazione, riforma delle pensioni e imposte indirette (IVA o monofase?), questa settimana la redazione di San Marino Fixing ha rivolto alle stesse liste domande pertinenti il rilancio economico dell’antica Repubblica. Di seguito le tre domande.

1) Investimenti: quali volete realizzare e con quali risorse?

2) La Pubblica Amministrazione è un freno o un volano per lo sviluppo economico?

3) San Marino deve associarsi all’Unione Europea?

Anche in questo caso è stata lasciata libertà di espressione a tutti gli intervistati e un uguale spazio (nei limiti del possibile), per evidenziare quali saranno i punti cardine dei propri programmi su questi temi. Temi che già nei mesi scorsi sono emersi per la loro importanza a San Marino, basti pensare alla trattativa messa in campo con la Commissione Europea per addivenire ad un accordo di associazione con l’Unione Europea, con l’obiettivo di dare alle imprese e ai cittadini del Titano una maggiore facilità di scambio con i Paesi Ue, sia commerciale che sociale e culturale. Lo stesso dicasi della Pubblica Amministrazione, che potrebbe diventare un “volano” per lo sviluppo del Paese, a patto di modernizzarla e renderla più efficiente di quanto non sia oggi. Servono investimenti anche in questo ambito, insomma, ma secondo i partiti e le liste, ovviamente gli investimenti sono anche altri, soprattutto in infrastrutture. Non solo opere pubbliche, ad esempio la viabilità, ma anche “immateriali”, come la rete internet e la rete telefonica, da anni due “freni” evidenti allo sviluppo economico del Paese e, soprattutto, due brutti biglietti da visita per attrarre imprese e investimenti dall’estero. Dalle risposte arrivate in redazione, sembra che tutti puntino moltissimo su questo tipo di investimenti e sono pronti a metterli nei loro programmi di governo, se saranno chiamati a farlo.

 

Rinascita Democratica Sammarinese, risponde Erik Casali.

1) Serve una Legge che attiri le imprese straniere ad aprire centri di ricerca e di sviluppo. In questo senso va potenziata e parificata l’Università.

Inoltre bisogna avere il coraggio di demolire il capitale immobiliare invenduto e ricostruire immobili di pregio.

Occorre che il sistema bancaria ritorni uno dei motori di sviluppo e non una zavorra per le casse dello stato.

Occorrerà inoltre una Legge a tutela dei piccoli risparmiatori.

Basta buttare soldi in manifestazioni che non portano entrate nelle casse.

Ottimizziamo la spesa e facciamo anche debiti ma a fronte di progetti seri e spendibili

2) Così strutturata, la Pubblica Amministrazione non lavora al meglio.

Gli uffici devono restare aperti alla pari del privato, supportare e servire cittadini e imprese, ma la Pubblica Amministrazione deve essere messa in condizioni di farlo.

Bisogna prevedere la rotazione biennale di ogni dirigente, applicare il merito e la conoscenza.

3) Bisogna avere sottomano uno studio costi e benefici per giudicare, cosa richiesta da anni e mai fatta. Cosi come appare ora sembra impossibile per San Marino entrare in Unione Europea.

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