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Congresso di Stato: approntare un piano di prevenzione del rischio sismico

da Redazione

Nella seduta del Congresso di Stato, su richiesta del Segretario di Stato per il Turismo con delega ad interim al Territorio Teodoro Lonfernini, i vertici del Servizio Protezione Civile, dell’Ufficio Progettazione e dell’AASLP hanno relazionato in merito agli esiti dei sopralluoghi di verifica effettuati in questi ultimi giorni presso gli edifici pubblici (in particolare scuole, chiese, teatri e musei) in seguito alla forte scossa del 30 ottobre scorso di magnitudo 6.5, localizzata tra le province di Macerata, Perugia e Ascoli Piceno.

A esclusione della chiesa e convento di Santa Maria dei Servi di Valdragone, oggetto di ordinanza di chiusura precauzionale per un dissesto pregresso, presumibilmente aggravatosi a seguito dei recenti eventi sismici, in tutte le altre strutture non sono state rilevate criticità; sono ancora in corso gli ultimi sopralluoghi in base alle segnalazioni ricevutei.

Nell’ambito della seduta si è evidenziata l’urgenza di approntare un piano di prevenzione del rischio sismico per la Repubblica di San Marino; a tal proposito, con delibera n. 15 del 18 ottobre 2016, il Congresso di Stato ha costituito un Gruppo di Lavoro formato dal Capo del Servizio Protezione Civile, dai dirigenti degli uffici tecnici statali e delle Aziende di Stato. Obiettivo primario del Gruppo di Lavoro è quello di definire il programma di verifiche tecniche dello stato di sicurezza nei confronti dell’azione sismica da approntare su tutti gli edifici di interesse strategico e rilevante.

In merito al patrimonio edilizio sammarinese, anteriormente alla normativa antisimica applicata a partire dal 2012, non vi era l’obbligo di progettare e realizzare le strutture tenendo in considerazione l’azione sismica; nonostante ciò lo studio di vulnerabilità a cura di D. Postpischl del 1991, commissionato dall’allora Dicastero del Territorio alla Facoltà di Ingegneria dell’Università di Bologna e al Politecnico di Milano, ha messo in luce, sulla base di valutazioni eseguite su un campione significativo di edifici, una vulnerabilità medio-bassa del patrimonio edilizio sammarinese; tale studio andrà aggiornato sulla base del quadro odierno dell’edificato e dei nuovi elementi disponibili.

La prevenzione del rischio sismico, sia in termini di dotazione di attrezzature tecnico-emergenziali sia in termini di verifiche di sicurezza e interventi di miglioramento o adeguamento sismico degli edifici pubblici, richiederà lo stanziamento di finanziamenti ad hoc da distribuire in piani pIuriennali.

Per quanto riguarda gli edifici privati, si invitano i cittadini a richiedere la consulenza di tecnici in possesso delle competenze strutturali necessarie per effettuare le opportune verifiche. Si ricorda che la legge sull’Imposta Generale dei Redditi del 2013, come modificata dal Decreto n.126/2016, ha introdotto tra le passività deducibili la progettazione e gli interventi di miglioramento e adeguamento sismico, ivi compresa la demolizione e ricostruzione.

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