Provo sincera ammirazione, forse una sorta di invidia per chi è perseverante poiché, ogni passo che compie si trasforma in una sfida sempre in positivo.
di Marta Bossi
Chi sa “perseverare, si avvicina all’elevazione” – affermava Confucio. E come dargli torto?
Chi persevera, cade e si rialza senza arrendersi; è ostinato nel perseguire il suo obiettivo, non dandosi mai per vinto.
È una persona sicura di sé. La perseveranza è fallire nove volte e avere successo alla decima.
Provo sincera ammirazione, forse una sorta di invidia per chi è perseverante poiché, ogni passo che compie si trasforma in una sfida sempre in positivo. È inoltre consapevole che il successo arride solo a chi passa all’azione.
La persona perseverante è consapevole che se il proprio sogno presenta tanti ostacoli significa che è quello giusto. Lei non si fa certo scivolare la vita tra le mani nel timore di agire in maniera inadeguata, sbagliata. La perseveranza non ammette titubanze, non consente di perdere tempo con i ‘se’, i ‘ma’ o ‘chissà’.
All’opposto essa spinge a buttarsi prima che sia troppo tardi. Concede di imparare a volare prima di cadere.
Occorre però non confondere la perseveranza con la testardaggine: due concetti assai diversi; mentre il primo ha una connotazione positiva poiché chi è perseverante usa la testa e la ragione; il testardo, al contrario, la batte la testa.