Home FixingFixing Sergio Dompé: “Noi non siamo secondi a nessuno. Qui c’è voglia di fare impresa”

Sergio Dompé: “Noi non siamo secondi a nessuno. Qui c’è voglia di fare impresa”

da Redazione

Il noto imprenditore è stato chiamato come ospite d’onore all’assemblea ANIS anche in qualità del suo incarico di Console Onorario per San Marino a Milano.

dompe assemblea

 

di Daniele Bartolucci

 

“Vorrei esprimere innanzi tutto il mio ringraziamento più accorato all’Associazione Industria per avermi invitato a questa Assemblea”, ha esordito Sergio Dompé, il noto imprenditore chiamato come ospite d’onore anche in qualità del suo incarico di Console Onorario per San Marino a Milano. “Sono orgoglioso di essere qui a testimoniarvi che il mondo che vi circonda vuole avere da voi queste notizie positive e vuole sentirsi utile in un percorso che state dimostrando di sapere percorrere più di quello che forse non sapete raccontate a voi stessi. Ho sentito numeri e proiezioni verso il futuro, benissimo! Sono il primo a tifare per voi. E al di là di tutti i problemi che state affrontando”, ha ammesso, “ne avete molti meno di quelli che ha l’Italia”. In ogni caso, “vedo tanto orgoglio nel fare impresa qui e noto che avete la percezione di come sta cambiando il mondo, la mia speranza è che voi riusciate a perseguire questi obiettivi insieme a chi governa il paese”. Perché “se è forse anche vero che la politica non fa nulla, guardiamo anche a cosa abbiamo fatto tutti. Le criticità del passato? Ho avuto la fortuna sfortuna di confrontarmi più volte con l’ex ministro Tremonti, anche assieme a Vittorio Grilli, e vi posso garantire che i problemi non erano solo con lui, ma c’erano a tutti i livelli. Oggi credo che abbiate dei nuovi fatti da portare sul tavolo, da far conoscere e comunicare e io sono onorato e orgoglioso di aiutarvi a Milano, come Console Onorario, Milano, sono lì per servirvi e questa è una sublimazione del mio ruolo”.

Poi, prendendo spunto dalle parole di Stefano Ceccato, che ha parlato prima di lui, Dompé ha fatto un invito agli imprenditori sammarinesi: “Siamo bersagliati da una cultura che guarda al negativo, proviamo per dieci minuti a fare un viaggio fuori da San Marino, fuori dall’Italia e fuori anche dall’Europa. Stiamo vivendo il migliore periodo da oltre duecento anni, il mondo sta crescendo al 3% più di prima, un bambino che nasce oggi ha 12 anni più di aspettativa di vita di quelli che avevate voi, sono stati tolti milioni di poveri dal livello dell’analfabetismo, dandogli una speranza per il futuro. E’ successo con dei modelli che nessuno aveva previsto, né la politica né le imprese: per esempio, chi l’avrebbe mai detto che un uomo grigio come Bill Gates avrebbe con 35 miliardi di dollari cambiato i tassi di mortalità infantile nei paesi più poveri? C’è quindi una aggregazione di valori diversa da come era prima, lo dimostra anche il mondo della ricerca: un tempo la casa farmaceutica viveva sulla propria autorevolezza, oggi non regge più, la ricerca è il nuovo modello, tanto che la prima casa al mondo investe 8 miliardi l’anno in ricerca. E questo vale nel mio mondo come negli altri settori: gli imprenditori sono destinati a cambiare in continuazione.”

Insomma, “non ci sono più regole né modelli, abbiate quindi la voglia di guardare il mondo in maniera globale ma restando local, perché vi sentiate più uniti e meno soli, come mi sento io ora, sorretto dalla voglia di intraprendere che c’è a San Marino. E ricordatevi, noi italiani e quindi anche voi sammarinesi, se ci mettiamo passione e ingegno, non siamo secondi a nessuno. E siamo molto meglio di quello che sembriamo”.

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