Industria 4.0, il professor Giuseppe Padula: “Possiamo inserirci in quella fascia che separa la ricerca universitaria dai processi di industrializzazione”.
di Alessandro Carli
La Repubblica di San Marino passa alla seconda fase per la realizzazione di un ecosistema pronto ad accogliere le nuove tecnologie ed a misurarsi con realtà internazionali valorizzando la propria storia e cultura.
Un passaggio che da un lato avvia la progettualità e gli investimenti capaci di offrire adeguati strumenti innovativi e dall’altro avvia il processo culturale affinché i cittadini ne possano trarre i maggiori benefici. E’ questo, in estrema sintesi, il fil rouge che ha attraversato “L’eccezionale nell’ordinario”, il titolo dato alla seconda edizione dell’evento “San Marino Digitale”, ospitato al Centro Congressi Kursaal e che vede tra i promotori anche l’Associazione Nazionale Industria San Marino.
Un “cantiere aperto”, strutturato in più momenti, più “zoomate” sulle molteplici declinazioni del web: dalla privacy alla protezione dei dati, passando per le normative, lo stato dell’arte del Monte Titano ma soprattutto i temi per l’agenda digitale sammarinese. A tratteggiare il panorama locale, il Presidente dell’Associazione Sammarinese per l’Informatica, William Casali, che ha preso spunto dall’elenco degli sponsor che hanno sostenuto l’iniziativa per spiegare che per vincere le sfide occorre “fare squadra”. In questo settore, ha rimarcato, “è necessario ragionare in un’ottica di network”. Per Casali una delle parole-chiave è la privacy. Al Titano serve “una normativa per essere in comunicazione con gli altri Paesi”. Normativa che, per la vocazione turistica del Monte, “deve essere compatibile con quelle internazionali”. Il Presidente poi ha posto l’accento sulla formazione (“La crescita delle professionalità è strategica”) e sul fattore culturale, che deve partire dalla scuola d’infanzia”.
Anche la politica crede in questo progetto. Per il Segretario al turismo Teodoro Lonfernini “formazione, tecnologia e cultura sono elementi fondamentali per il sistema”. Ancora oggi però, ha sottolineato, “San Marino non ha le condizioni tecnologiche per essere considerato un Paese moderno”.
Concetto ripreso anche dal Segretario alla Sanità, Francesco Mussoni. “Oggi il Titano si deve aprire in maniera moderna verso il mondo. Ma dobbiamo farlo velocemente”.
Marco Arzilli, Segretario all’Industria, si è soffermato sui passi fatti. Fondamentale, ha spiegato, “iniziare un percorso digitale”. E l’Agenzia per lo Sviluppo Digitale è “la sintesi di una sinergia che vede lavorare assieme il settore pubblico e quello privato”. Il Fondo Monetario Internazionale, ha ricordato Arzilli, “ha detto che il futuro si gioca sull’innovazione e la ricerca. Anche e soprattutto per i Piccoli Stati”.
Per Francesco Chiari dell’Agenzia Sviluppo Digitale “saremo costretti a imparare un linguaggio nuovo”, anticipando che uno dei punti strategici dell’Agenda riguarderà le telecomunicazioni”.
PRIVACY: A CHE PUNTO SIAMO?
Come detto, uno dei cantieri più “delicati” della giornata ha trattato il tema della “privacy”.
Il moderatore della tavola rotonda, il Caporedattore di San Marino RTV Sergio Barducci, nell’introduzione ha esposto alla platea un case history molto rappresentativo, utile per far capire quanto gli utenti oggi siano spiati e schedati. Una catena di supermercati, la Target, ha inviato a una ragazza adolescente una serie di buoni-sconto e promozioni per giovani madri. La ragazza difatti era in dolce attesa. Il padre non ne era al corrente, il supermercato invece sì. “Tutto quello che gira in Rete – ha concluso Barducci -, può rappresentare un vantaggio e uno svantaggio allo stesso tempo”, anche in caso di “colloquio di lavoro”.
In collegamento via Skype – del resto, l’evento era imperniato sul digitale -, Umberto Rapetto, ex Comandante del GAT, il Gruppo Anticrimine e Tecnologico della Guardia di Finanza, ha parlato delle potenzialità del digitale – e davvero ce ne sono – per la Repubblica di San Marino. “Il Titano è una piccola Repubblica solo dal punto di vista geografico” ma “può diventare una grande realtà” in quanto ha la possibilità di diventare una valida alternativa alla Silicon Valley. Il Monte quindi è in grado di “catalizzare e attrarre investimenti”. Servono però “impegno, innovazione e adeguamento agli standard più evoluti” in materia di protezione dei dati”.
Per quel che concerne la privacy l’Italia, da par suo, sta vivendo una dinamica evolutiva dopo l’entrata in vigore del Regolamento Europeo, che ha introdotto regole più organiche e armonizzate”.
Incalzato dal moderatore, il Segretario di Stato agli Interni Gian Carlo Venturini “il futuro di San Marino si gioca su due piani: uno più legislativo e uno di natura più tecnologica”. Sul primo ha spiegato che il Titano ha compiuto una serie di passi in avanti, dotandosi di una serie di normative sulla protezione dei dati personali, sullo sviluppo digitale e sulla poste certificata, in dirittura d’arrivo, ma anche sui reati informatici, recependo quanto espresso nella Convenzione di Bucarest”. L’amministrazione inoltre, ha concluso, ha espletato tutto l’iter per ottenere la ISO 27001 (una norma internazionale che definisce i requisiti per impostare e gestire un Sistema di Gestione della Sicurezza delle Informazioni e include aspetti relativi alla sicurezza logica, fisica ed organizzativa, ndr) ed è in attesa della consegna del certificato”.
Il Garante per la privacy di San Marino, Guido Guidi, ha analizzato l’equilibrio tra la libertà di pensiero ed espressione e il rispetto della tutele. E, logicamente, il diritto all’oblio. “Viviamo in una società telematica che si deve ricordare e allo stesso tempo dimenticare tutto”. Il diritto all’informazione, ha chiarito, “non è assoluto, anzi, ha dei limiti”.
Il relatorore ha ricordato che non esiste esplicitamente un diritto all’oblio ma che dall’articolo 8 della Convenzione Europea sui diritti dell’uomo (“Ogni persona ha diritto al rispetto della propria vita privata e familiare, del proprio domicilio e della propria corrispondenza”) lo si può ricavare”. Guidi poi, riferendosi al giornalismo, ha ricordato che “chi mette in Rete una notizia, ne è editore”, soffermandosi poi sulla Legge sammarinese, la numero 211 del 2014, in particolar modo sull’articolo 26, “Pubblicazioni online”, che al comma 6 spiega: “È compito del responsabile del sito web e del blog, nel caso di pubblicazioni di notizie relative ad inchieste e/o indagini, correlare automaticamente la cronologia degli articoli relativi alla notizia in oggetto”. Cronologia che invece spesso manca.
“San Marino RTV mette sempre le date” ha incalzato Carlo Romeo, Direttore Generale della televisione di Stato e Direttore del telegiornale, che poi ha parlato dei diritti e delle libertà di informazione. “L’etica è alla base di tutto” ha detto, e, riferendosi al mondo dei social e del web, “la quantità non è sempre qualità”.
L’intervento del referente di Federprivacy San Marino, Massimo Castelli, ha invece messo sotto la lente d’ingrandimento la figura del “Data Protection Officer”, una figura con competenze anche giuridiche che deve “bilanciare l’interesse dell’azienda con quello del Garante”.
Per Enzo Mataloni di ASDI Pilastro Fiducia e Sicurezza la Rivoluzione digitale ha colto impreparate molte persone e che la tutela della privacy è un diritto umano.
INDUSTRIA 4.0: OPPORTUNITÀ PER IL MONTE
Un aumento di 10 miliardi degli investimenti privati in innovazione nel 2017 (da 80 miliardi a 90 miliardi), 11,3 miliardi di spesa privata in più nel triennio 2017-2020 per la ricerca e lo sviluppo, un incremento di 2,6 miliardi dei finanziamenti privati, soprattutto nell’early stage, il periodo iniziale d’investimento.
Un impegno pubblico da 13 miliardi di euro, distribuito in sette anni tra il 2018 e il 2024 per la copertura degli investimenti privati sostenuti nel 2017, attraverso il contributo di superammortamento (Proroga del superammortamento con aliquota al 140% ad eccezione di veicoli ed altri mezzi di trasporto che prevedono una maggiorazione ridotta al 120%), iperammortamento (il piano propone un incremento dell’aliquota per investimenti I4.0: dall’attuale 140% al 250%) e investimenti supportati dal credito di imposta per la ricerca.
Sono alcuni dei numeri del Piano nazionale italiano per “Industria 4.0”, la “quarta rivoluzione industriale” che ha come obiettivo quello di portare a una produzione quasi integralmente basata su un utilizzo di macchine intelligenti, interconnesse e collegate ad internet e che è stato presentato dal professor Giuseppe Padula, Responsabile per l’innovazione dell’Università di San Marino. San Marino che si può inserire, che può diventare un “ponte” importante nel passaggio dalla vecchia economia a quella nuova in quanto l’Italia non è ancora entrata del tutto nel “3.0”.
Opportunità che diventa può concreta per il Titano. La Regione Emilia-Romagna sta investendo molto in ricerca e trasferimento tecnologico nei principali settori dell’innovazione che sostengono lo sviluppo locale sostenibile e l’occupazione. Bigdata e supercalcolo sono esempi di competenze convergenti, di servizi e tecnologie che offrono nuove opportunità di crescita economica e di progresso scientifico. “Oggi si deve ragionare in un’ottica di distretto” ha spiegato il professore, citando come esempio l’Università di Bologna, che ha investito per testare le stampe laser sui metalli.
A San Marino si trovano sia l’Incubatore d’Impresa che il Parco Scientifico e Tecnologico, due realtà che strizzano l’occhio all’innovazione.
Il Titano quindi può inserirsi in quella fase che separa la ricerca universitaria e l’industrializzazione.
PROGETTI DIDATTICI PER CRESCERE
Tra i temi sviluppati nella giornata quindi la programmazione infrastrutturale del Titano, in particolar modo quelli di connessione con l’esterno, l’Agenda Digitale Sammarinese, promozione della normativa in ambito di tutela dei dati, progetti didattici che aiutano gli studenti a interpretare meglio le tecnologie e farne buon uso. Solo così si può vincere la sfida.