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RTV, “Hotel Nazionale” ospiti e anticipazioni della puntata in onda stasera alle 22.00

da Redazione

Sotto accusa l’Europa del dopo Brexit nella prima puntata di “Hotel Nazionale. Le stanze della politica”, il nuovo talk show di approfondimento coi protagonisti della politica italiana condotto, da Roma, da Sergio Barducci, in onda ogni giovedì alle 22. Presenti esponenti del Pd, Ap, Lega Nord e M5S.

“E’ un’Europa che ha perso gli ideali del Trattato di Roma. La Brexit è stata un atto forte contro l’Unione ma poteva anche servire a rilanciarla”, ha attaccato Paolo Tancredi di Area Popolare. Una critica che ha visto concorde Gianluca Pini, Lega Nord, per il quale l’Europa, così com’è, non funziona, “perché ha cercato di standardizzare il mercato, mettendo in difficoltà territori che invece vivono di specificità. Se si creassero macro aree europee e si evitassero i burocrati nell’Unione, l’Europa sarebbe ben altra cosa. Non possono coesistere economie troppo diverse tra loro, come Italia del sud e del nord, è una follia”. Marina Berlinghieri, Pd, ha sottolineato il ruolo fondamentale espresso dalla Bce di Mario Draghi, “in un momento in cui c’è bisogno di più Europa. Certo il sogno europeo era un altro, al centro non dovevano esserci le banche, ma ora abbiamo una grande occasione, nel marzo 2017, per celebrare il Trattato di Roma, e dare uno scossone all’Europa. Siamo a un bivio per capire cosa vogliamo fare”.

“Ma la Bce ha fatto gli interessi delle banche o dei cittadini? – si è chiesto Giorgio Sorial, Movimento 5 Stelle – Il quantitative easing non ha portato soldi ai cittadini, sono rimasti intrappolati nel nostro sistema bancario e finanziario, per questo non penso che Draghi possa sostituirsi alla politica economica europea. Agli Stati – ha proseguito il deputato – sempre più viene chiesto di cedere sovranità, ma in cambio nulla viene dato. 20 miliardi dati all’Europa e indietro ricevuti appena la metà. L’esempio greco è lampante”.

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