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“Auto e impresa hanno in comune la tecnologia”

da Redazione

Marco Galassi, AD di Marino Cristal, tra lavoro e le quattro ruote. E’ d’accordo sull’introduzione dell’IVA e crede nell’importanza delle lingue.

Galassi Marco 12

 

di Alessandro Carli

 

Amministratore Delegato dell’azienda Marino Cristal dal lunedì al giovedì, poi nei fine settimana – non tutti – Marco Galassi si toglie la giacca e la camicia per indossare la tuta da pilota per salire al volante della Ferrari 458, la vettura con la quale disputa il Campionato Italiano Gran Turismo nella classe GT3. “Ciò che unisce l’impresa alle auto è la tecnologia. Nei motori parliamo di elettronica, ed è un modo che corre, fatto di sperimentazioni che poi ricadranno nell’industria automobilistica. Un esempio su tutti, i fari a led. Nell’industria, e parlo del mio caso, quello di Marino Cristal, la tecnologia si sposa con il modo dell’elettricità”.

Fondata nel 1983, l’impresa per alcuni anni si è dedicata alla distribuzione esclusiva per il mercato italiano dei tradizionali lampadari e di tutti i componenti per l’illuminazione prodotti nella regione della Boemia. Successivamente diversifica la sua attività, dando così vita a una serie ben delineata di divisioni commerciali. Una scelta che permette a Marino Cristal di operare coniugando design alla R&S. “Operiamo in un mercato – racconta Marco Galassi, diplomato in chimica industriale a Forlì e che dal 1990 lavora nell’azienda sammarinese – in continua evoluzione. Una volta i tempi di vita dei prodotti erano più lunghi, oggi, soprattutto per la continua evoluzione tecnologica, è necessario essere aggiornati”. L’azienda “lavora per il 90% in outsourcing: produciamo i nostri prodotti in estremo Oriente”. Stessa percentuale quando si parla di volumi di export. “Il nostro partner è l’Italia. Il rimanente 10% si suddivide tra Nord Europa e la penisola iberica, Spagna, Portogallo ma anche gli Emirati Arabi”. Estero significa anche IVA. “Sono d’accordo con l’introduzione dell’IGC, anche in virtù del percorso che il Titano sta effettuando verso l’Europa: è un linguaggio comune che agevola gli interscambi e che allo stesso tempo, assieme alla certezza delle regole, permette di attrarre investitori a San Marino”.

L’AD, dopo aver ripercorso la sua storia lavorativa (“Il primo impiego l’ho svolto per la casa editrice Maggioli, dapprima come magazziniere e poi come responsabile vendite”), si sofferma su un aspetto che caratterizza il modus operandi dell’azienda del Titano. “Prestiamo moltissime attenzioni ai mercati e ai clienti. Oltre ai tempi di consegna, che oscillano tra le 48 e le 72 ore, forniamo tutta l’assistenza post vendita necessaria. Parliamo sempre di un prodotto tecnologico…”.

Saliamo idealmente in macchina con lui. Macchina del tempo, in prima battuta. “Ho sempre avuto la passione per il motorismo. Ricordo ancora oggi il Giro automobilistico d’Italia. Erano gli anni Settanta. Nel 1978 assistetti per la prima volta a una gara di Formula Uno: andai a Monza con una Fiat 127 con l’impianto a metano e dormii in tenda”. Non possiamo non parlare di Ferrari quindi e di Formula Uno, ieri e oggi. “Jilles Villeneuve mi è rimasto nel cuore. Era un pilota istintivo che ha commesso qualche errore, ma sapeva appassionare”. Oggi chi è il più forte del circus? “Lewis Hamilton, quando è in giornata, è difficile stargli davanti. Ogni tanto però sbaglia le partenze…”.

“La Formula Uno è uno sport molto complicato. A parte gli investimenti economici – per una stagione un top team deve mettere a bilancio almeno 350 milioni di euro -, la differenza la fanno le persone. Gli uomini, i progettisti, i meccanici, eccetera. Poi c’è sempre una componente variabile, ovvero la fortuna, che fa la sua parte”.

Galassi, le strade, le ha percorse. E non solamente quella che porta da Rimini a San Marino – si è sposato nel 1984 con una ragazza sammarinese-statunitense e dal 1990 lavora in Marino Cristal – ma bensì quelle dei circuiti europei: Brno, Portimao, Valencia, Hockenheim, eccetera. “La prima gara l’ho disputata ad Adria nel 2002, a bordo di una BMW 320. Come molti, anch’io sono stato ‘messo in auto’ da Walter Meloni, fondatore del W&d Racing Team”. Da Adria all’Europa. “Il circuito più bello è quello di Spa, che ti dà anche la possibilità di rilassarti. Il più impegnativo è il Mugello”.

Musica dei motori, musica che nasce dal pentagramma. “A seconda dei momenti, ascolto il jazz ma anche la classica e il pop. Il primo concerto a cui ho assistito risale alle fine degli anni Settanta, a Rimini, quando si esibì Adriano Celentano”. Musica dei cavalli dei motori. Cavalli che viaggiano. “Molti luoghi li visito per lavoro, ma mi piace anche viaggiare per riposare. Preferisco il caldo al freddo”. Rimini, mare. “Ho il brevetto per fare le immersioni con le bombole” racconta con un sorriso.

Ma viaggi vuol dire anche lingue straniere. “Ho capito l’importanza dell’inglese quando sono arrivato in Marino Cristal. L’ho imparato dopo i 40 anni. Io credo che dovrebbe essere obbligatorio per i giovani sapere parlare più lingue”.

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