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Mense scolastiche, rassicurazioni alle famiglie sammarinesi

da Redazione

Il Direttore della Funzione Pubblica, unitamente allo staff della U.O. Acquisti Servizi Generali e Logistica, Centrale Acquisti dello Stato, desidera rassicurare le famiglie sammarinesi circa la qualità degli alimenti serviti nelle mense scolastiche e informare l’opinione pubblica sulle procedure applicate dalla Pubblica Amministrazione nella predisposizione delle relative gare d’appalto e nei successivi controlli sulle forniture.

La Centrale Acquisti opera applicando le norme contenute nel Decreto Delegato 2 marzo 2015 n.26, con l’obiettivo di assicurare trasparenza e garantire una sana concorrenza e pari opportunità alle imprese e ha facoltà di invitare aziende non iscritte al Registro dei Fornitori tenuto dalla Camera di Commercio, qualora al momento della emissione di una gara, il numero di imprese iscritte, fornitrici di beni e/o servizi necessari, sia inferiore a tre.

La metodologia utilizzata dalla Centrale Acquisti per la preparazione delle 15 gare di appalto e dei relativi capitolati tecnici è stata la seguente:

a) Indicazione di tutti i parametri igienici, nutrizionali, organolettici, merceologici già richiesti nelle precedenti gare dal Servizio di Sanità Veterinaria ed Igiene Alimentare, frequenza delle forniture, caratteristiche delle confezioni e degli imballaggi, modalità di verifica della conformità delle merci;

b) aggiudicazione basata sul ribasso percentuale rispetto all’importo massimo prefissato, con l’obiettivo di calmierare i prezzi non congrui rispetto ai volumi di acquisto in gioco, tenuto conto del costante aumento dei prezzi applicati nei precedenti appalti per la refezione;

c) ampliamento della concorrenza attraverso l’invito di imprese del circondario, ove non presenti più di tre aziende iscritte nel Registro dei Fornitori, al fine di evitare situazioni di monopolio o possibili casi di accordi preventivi tra imprese, non consentiti dalla legge;

d) infine, per salvaguardare le produzioni alimentari del nostro territorio, i capitolati di diverse gare hanno richiesto tassativamente la fornitura di prodotti della filiera sammarinese, nello specifico: carne bovina, farina, pane e miele a marchio “Terra di San Marino”, latte prodotto dalla Cooperativa Agricola Latte Sammarinese; non è stato possibile inserire l’olio extravergine di oliva prodotto in territorio, a causa della scarsa produzione.

Questo approccio ha consentito di raggiungere due importanti risultati:

1. aver inserito, per la prima volta, le quantità previsionali di consumo degli alimenti, aver aumentato la concorrenza e inserito adeguate soglie massime di spesa, ha favorito una maggiore attenzione dei fornitori, anche sammarinesi, sulle quotazioni offerte;

2. otto imprese sammarinesi e quattro italiane, con sede nella provincia di Rimini, si sono aggiudicate le 15 gare d’appalto emesse, con un risparmio, a parità di qualità e quantità richieste, del 15,7% rispetto all’anno precedente. Questo risparmio (valutabile in circa 165.000= euro) libera risorse che possono essere impiegate per ampliare l’offerta formativa delle scuole e acquistare ulteriori attrezzature didattiche.

Da ultimo, desideriamo fornire informazioni il più possibile chiare sulle modalità di svolgimento sui controlli sugli alimenti.

Tutte le consegne vengono verificate dai responsabili delle cucine attraverso procedure codificate, sotto la supervisione dei Direttori scolastici. Ciò consente:

– lo scarto immediato di qualsiasi prodotto non conforme, ottenendo dai fornitori l’immediata sostituzione;

‒ la compilazione dell’apposita modulistica per la segnalazione delle non conformità e il suo inoltro ai Direttori delle scuole per la loro valutazione e l’eventuale tempestiva segnalazione scritta alla Centrale Acquisti, che può così attivare gli strumenti di richiamo e le sanzioni previste per legge.

Tali attività di controllo vengono svolte quotidianamente e ciò assicura, insieme alle analisi di laboratorio sugli alimenti, previste nei capitolati ed effettuate periodicamente a campione dagli organi sanitari competenti, il mantenimento nel tempo degli standard qualitativi.

Diversi casi di non conformità rilevati all’accettazione (causati, ad esempio, da lacerazioni o ammaccature delle confezioni avvenute durante la movimentazione) si risolvono con la semplice sostituzione dei prodotti da parte dei fornitori. Risultano determinanti la tempestività e la precisione della segnalazione, sia per rendere efficace la contestazione nei confronti del fornitore, sia per consentire immediate analisi di laboratorio, soprattutto in relazione ai prodotti freschi più facilmente deperibili.

Purtroppo, nel caso della caciotta “Arrigoni”, salita recentemente alla ribalta delle cronache locali, a fronte della consegna avvenuta in data 19 settembre 2016 e della compilazione della scheda di non conformità avvenuta due giorni dopo, la segnalazione scritta con gli elementi di contestazione è stata inoltrata alla Centrale Acquisti solo lunedì 3 ottobre. Nella stessa data la Centrale Acquisti ha recapitato al fornitore lettera di diffida. In data 5 ottobre Marr SpA ha fornito le dovute spiegazioni e rassicurazioni, attivandosi immediatamente per il ritiro dei prodotti non conformi, la loro sostituzione e il conseguente risarcimento.

Cosa sia successo nei giorni intercorsi tra la constatazione di questa non conformità, la cui natura è similare ad episodi analoghi accaduti a San Marino anche negli anni precedenti, e la segnalazione della Centrale Acquisti al fornitore, è ormai noto attraverso le immagini e le affermazioni circolate sui social network. Ciò ha prodotto comprensibile sconcerto e preoccupazione in tanti genitori che, non avendo sufficienti informazioni a disposizione, hanno attribuito all’episodio il carattere di un generale ed esteso problema di qualità degli alimenti. La realtà dei fatti non è questa.

Per fortuna, la Segreteria di Stato per l’Istruzione e Cultura ha comunicato la decisione assunta di procedere all’acquisto delle caciotte della Cooperativa Agricola Latte Sammarinese, sostenendo i maggiori costi di questo prodotto.

Riteniamo doveroso, tuttavia, sottolineare che Marr SpA ha ottenuto la certificazione del proprio Sistema Qualità, in base alla norma ISO 9001:2008, e la certificazione del proprio sistema di autocontrollo conformemente alla norma UNI 10854. Il fornitore sammarinese, subentrato nella gestione della ex Centrale del Latte, è attualmente titolare di un’autorizzazione sanitaria provvisoria subordinata alla ristrutturazione degli impianti e dei processi di lavorazione e non può esportare la propria produzione nel circondario italiano perché non conforme ai requisiti previsti dalla Comunità Europea.

Di certo proclamare, come è stato fatto, che la qualità dei cibi è peggiorata per la presenza di nuovi fornitori, senza fornire informazioni precise, provoca, in un contesto in cui è logica e giustificata una grandissima sensibilità e attenzione, fenomeni di allarmismo e una perdita di fiducia verso il lavoro di tanti pubblici dipendenti che ogni giorno operano con cura e responsabilità per la collettività. Speriamo che i fatti da noi documentati possano fornire le giuste rassicurazioni alle famiglie sammarinesi.

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