Home FixingFixing Per un Neo Simbolismo libero e soggettivo

Per un Neo Simbolismo libero e soggettivo

da Redazione

L’architettura dei colori, dei segni, della parola e dell’atto creativo. La “corrente” è stata ideata da Alberto Rino Chezzi: Decalogo e nomi.

 

di Alessandro Carli

 

Il simbolismo è un movimento culturale che si è sviluppato in Francia nel XIX secolo e che si manifestò nella letteratura, nelle arti figurative e di riflesso nella musica. Sebbene manifestazioni di arte simbolista si siano avute anche prima, convenzionalmente si fa coincidere la data di nascita del Simbolismo con la pubblicazione su “Le figaro” del “Manifesto del Simbolismo” da parte del poeta Jean Moreas nel 1886. I canoni fondamentali del simbolismo sono stati l’ideismo, cioè l’espressione delle idee per mezzo delle forme, la sintesi, cioè la riduzione in essenza dei simboli per meglio suggerire l’evocazione; il soggettivismo, cioè il considerare l’oggetto come segno dell’idea concepita dal soggetto. Tutto questo è generalmente accompagnato da un’intensa emotiva, più o meno velata.

A distanza di 130 anni, un gruppo di artisti italiani e sammarinesi ha deciso di fondare “Neo@Sim”, e lo ha fatto attraverso un Manifesto programmatico, ideato da Alberto Chezzi e a cui hanno aderito Nicola Rosti, Alice Drudi, Erica Agostini, Thea Tini, Gabriele Gambuti, Loretta Militano, Luca Bezzetto, Antonio Lengua, Flora Tumminello e Vittorio Brigliadori. Un Manifesto che si esplica attraverso un Decalogo (e, trattandosi di arte, è facile pensare ai 10 mediometraggi diretti dal regista polacco Krzysztof Kieślowski) apparentemente poetico-filosofico. Lo leggiamo assieme. Il Segno è il tutto e il tutto ricomprende anche il segno. Il colore è il tutto e il tutto ricomprende anche il colore. Il suono è il tutto e il tutto ricomprende anche il suono. La parola è il tutto e il tutto ricomprende anche la parola. Il simbolo è il tutto e il tutto ricomprende anche il simbolo. L’atto creativo è il tutto e il tutto ricomprende anche l’atto creativo. Libertà e amore sono il tutto e il tutto ricomprende anche la libertà e l’amore. La ricerca interiore è il tutto e la ricerca interiore ricomprende anche la ricerca interiore. La trasformazione è il tutto e il tutto ricomprende anche la trasformazione. Siamo i nuovi alchimisti che sapientemente utilizzano i simboli per divenire uomini-dei.

“Pur non indicando nessuna via espressiva come la migliore, la ricerca interiore è la via maestra per approdare a sperimentare la natura umana quale portatrice id libertà e amore” si lemme nel Manifesto. “Il Neo Simbolismo è perciò l’espressione di qualsiasi forma artistica in più territori e luoghi tra loro continui: nel luogo materiale, nel luogo del segno e infine nel luogo del simbolo”.

Intanto l’ideatore, che ricordiamo ha partecipato alla anche alla Biennale di Venezia nel 2009, è al lavoro anche su un progetto intitolato “Angelo custode”.

In estrema sintesi, chiede ad amici e colleghi di posare per una fotografia davanti a un suo quadro che rappresenta, per l’appunto, un angelo custode.

“Si tratta di una performance creata da agosto alla Rocca di Verucchio in occasione dell’esibizione degli Es Nova – spiega Chezzi -. Quando il pubblico sentiva il momento di ‘pieno’, si alzava, si posizionava davanti all’opera e veniva ‘fermato’ con una fotografia. Noi tutti siamo o abbiamo bisogno di angeli custodi: ci occupiamo degli amici, dei figli, dei genitori. Credo sia un messaggio positivo anche per il nostro Paese”.

Forse potrebbe interessarti anche:

Lascia un commento