Home FixingFixing Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni. Orata

Discendiamo tutti dai pesci: abitudini appetiti, difetti e capacità comuni. Orata

da Redazione

La sua dieta varia in base all’età, arrivando solo in età adulta a cacciare crostacei e molluschi.

orata

 

di Daniele Bartolucci

 

L’orata è lo sparide probabilmente più celebre dei nostri mari, ma anche delle cucine. La sua carne, prelibata, è considerata da molti meglio di quella del branzino, con la particolarità di avere pochissime spine e quindi apprezzata anche da chi non è un maestro della pulitura. Il nome di questo pesce deriva dalla caratteristica striscia di color oro che si vede chiaramente tra gli occhi, ma a seconda della zona in cui vive può essere chiamata in maniera differente, per altre caratteristiche. In Sardegna è la “cagnina degli stagni”, perché popola anche lagune e acque salmastre. Il fatto che sia abbinata ad un cane è probabilmente riferito alla sua dentatura potente, con cui frantuma le corazze di molluschi e crostacei di cui si nutre. Ma solo da grande. Infatti la sua dieta varia in base all’età, arrivando solo in età adulta a cacciare crostacei (in particolare il granchietto di scoglio, esca principe dei pescatori) e molluschi. Compresi quelli degli allevamenti (di cozze, ad esempio), per i quali rappresenta un danno economico. Per contrappasso, viene anche allevata e non di rado, trovandosi costretta ad una dieta diversa, diventa vegetariana.

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