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Editoriale: San Marino e Italia in sinergia

da Redazione

Siamo fermamente convinti che i due territori debbano operare in maniera sinergica: non più quindi “competitor” bensì in una visione di “partnership”.

 

di Alessandro Carli

 

Le due tavole rotonde in programma oggi, la prima sulla “Fiscalità internazionale nel contesto delle relazioni economiche globali” e la seconda su “San Marino – Italia. Evoluzione delle relazioni economiche bilaterali” e che vedono la presenza dei vertici degli organismi italiani e internazionali – da Franco Roccatagliata della Commissione Europea, a Fabrizia Lapecorella del Dipartimento Finanze MEF Italia e membro dello Steering Committee BEPS dell’OCSE, passando per Stella Raventos-Calvo della Confederation Fiscale Europeénne (CFE), Piergiorgio Valente, membro Bureau, Taxation and Fiscal Policy Committee BIAC presso OCSE, Rossella Orlandi, Direttore Agenzia delle Entrate e i Presidenti di Confindustria Romagna Paolo Maggioli e di ANIS Stefano Ceccato – rappresentano, in un’ottica di miglioramento dei rapporti bilaterali, un segnale davvero importante per il nostro Paese.

L’evento, in nuce, evidenzia la volontà di normalizzare, di ristabilire quelle relazioni storiche di amicizia e di buon vicinato tra il Titano e l’Italia, di interscambio e di connessione. Siamo fermamente convinti che i due territori debbano operare in maniera sinergica: non più quindi “competitor” bensì in una visione di “partnership”. Per rendere concretamente operativo l’incontro di oggi è necessario però che quanto concordato venga poi trasmesso anche agli uffici dei rispettivi territori: ogni qual volta emerge una complicazione – e in passato ce ne sono state innumerevoli -, le singole amministrazioni si devono parlare. Anche perché il Monte, negli anni, ha aderito a un percorso di trasparenza e si è adeguato agli standard internazionali: fatti concreti come lo scambio automatico di informazioni, che partirà ufficialmente tra pochi mesi (2017), sono scelte che devono dare fiducia. Una fiducia che richiedono anche le aziende del territorio per poter operare con serenità. Una fiducia che – assieme alle regole certe, alla stabilità e alle riforme – è uno degli elementi fondamentali per poter attirare sul Titano nuove realtà imprenditoriali.

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