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Il Gruppo Del Conca punta sulla tecnologia

da Redazione

Il piano di investimento da 120 milioni per macchinari e prodotti. Il Presidente Paolo Mularoni: “Aumento del fatturato del 30-40% in 3-5 anni”.

Del Conca Paolo Mularoni 14

 

di Alessandro Carli

 

Uno sguardo agli USA, uno all’Italia. In mezzo, quel “Cersaie 2016”, vetrina internazionale per lanciare le proprie novità e che si svolgerà a Bologna Fiera dal 26 al 30 settembre. Il Gruppo Del Conca continua a crescere e si prepara da affrontare nuove sfide. La strada che il Gruppo ha intrapreso già da diversi anni è contrassegnata da un piano di investimenti che lo hanno portato a crescere sia sul piano produttivo che sul fronte tecnologico.

“Un piano di portata storica, unica nel settore considerata la dimensione del Gruppo” racconta Paolo Mularoni, neo Presidente di Ceramica Faetano, Gruppo Del Conca, e che verrà annunciato proprio in occasione della Fiera di Bologna (www.cersaie.it)

Il raddoppio della capacità produttiva dello stabilimento americano di Del Conca USA si sta completando proprio in questi mesi con un investimento di 30 milioni di dollari, oltre ai 50 investiti per la sua costruzione ultimata nel 2014.

Parallelamente, nel primo trimestre 2016 la collegata Pastorelli Spa ha completato lo studio di un lay-out da realizzare nel proprio stabilimento di Savignano sul Panaro. La prima fase, da completarsi entro il primo trimestre 2017 con un investimento di 20 milioni di euro, consiste nella realizzazione di un impianto di tipo tradizionale, ma con due presse ad elevatissimo tonnellaggio, un forno di dimensioni tali da produrre un incremento dell’output di circa 2 milioni di mq all’anno, con impianti di rettifica e movimentazione che consentiranno di realizzare su vasta scala, i grandi formati che attualmente sono prodotti nello stabilimento di San Clemente di Ceramica del Conca.

La seconda fase – prosegue il dottor Paolo Mularoni – originariamente prevista per gli anni 2017/2019 con un investimento di ulteriori 15 milioni di euro ed un ulteriore aumento della produzione di 3 milioni di mq annui, ha subito una forte accelerazione. La seconda fase è stata anticipata e sarà contemporanea alla prima fase, portando quindi l’investimento in Pastorelli a 35 milioni di euro”.

La seconda fase di questo progetto consiste nella realizzazione di un nuovo impianto di pressatura continua e che, specifica Mularoni, “servirà la produzione più grandi e pregiati”. La innovativa tecnologia – made in Italy – si chiama “Continua plus” e, continua il neo Presidente, “è finalizzata alla produzione di grandi lastre e grandi doghe, ovvero il 240×120 cm, molto richieste dal mercato e dai professionisti del settore”. La “Continua plus” trasforma un letto continuo di polvere atomizzata in materiale ceramico pronto per essiccazione e cottura, tramite un super-compattatore in grado di applicare una pressione equivalente a 450 kg/cm2. Il risultato è una lastra in gres porcellanato di notevole dimensione con possibilità di diversi spessori. I vantaggi sono enormi. Questa avveniristica tecnologia che pochissime aziende al mondo utilizzano, permetterà al Gruppo Del Conca di ampliare enormemente la gamma e di offrire alla clientela prodotti all’avanguardia a livello internazionale.

“Non è solo la nostra vocazione a farci guardare avanti. Oggi è un obbligo perché ci troviamo ad operare in un mercato sempre più complesso – prosegue Paolo Mularoni – e dobbiamo affrontare problematiche legate alla sempre maggiore globalizzazione, alla forte competizione locale e internazionale, a forme di distribuzione sempre più evolute, a nuove tipologie di clienti più informati ed esigenti. Gli investimenti attualmente in corso ci mettono in condizione di ambire ad un aumento di fatturato di circa il 30-40 % nell’arco di un periodo da 3 a 5 anni”.


CERSAIE 2016

Alla manifestazione di Bologna saranno presentate in anteprima tutte le nuove collezioni che verranno realizzate anche con i nuovi impianti.

“La varietà di gamma è molto ampia – spiega Paolo Mularoni -. Saranno in esposizione i formati più piccoli, cioè il 10×30 cm che vengono realizzati a Faetano, sino al 180×80, provenienti dallo stabilimento di Modena (Pastorelli, ndr)”. La ricerca dei prodotti non si traduce solamente nei formati o nei materiali. “Grandi attenzioni sono state dedicate anche al disegno. Lo stile si lega all’ambienta naturale, quindi pietra e legno per esempio, ma reinterpretato in maniera più sostanziale”.

Novità anche per quel che concerne i colori: a quelli più “tradizionali” verranno affiancate nuove nuance.

Come da tradizione, lo stand Del Conca ospiterà anche numerosi sportivi: Fausto Gresini e il suo team di Moto 3, ovvero Enea Bastiani e Fabio Di Giannantonio (Ceramica del Conca è Main Sponsor) e di Moto 2: il Gruppo è Official Sponsor di Sam Lowes. Ad intrattenere gli ospiti ci sarà Paolo Beltramo, una vera icona per gli italiani appassionati di moto.

 

LA LECTIO MAGISTRALIS DI NORMAN FOSTER

“Non posso descrivere il mio stile perché non ho uno stile preciso, perché non ci sono due progetti uguali”. Lui è Lord Norman Foster, e queste parole le ha pronunciate alla Biennale di architettura del 2012. “Mi ispiro al lavoro degli ingegneri, agli aerei, alla poesia, alla pittura… la lista è infinita e cambia continuamente – ha proseguito sempre in quell’occasione l’archistar inglese -. L’architettura è una risposta ai bisogni umani. Il potere dell’architettura sta nel progettare tutto ciò che viviamo e incide sulla qualità della nostra vita Perché viviamo in un mondo che noi creiamo”. Si potrebbe andare avanti all’infinito, magari ricordando le opere che ha firmato – la sede Willis Faber & Dumas, il Sainsbury Centre for Visual Arts, gli aeroporti internazionale di Hong Kong e di Stansted, il restauro del Reichstag di Berlino – e forse non basterebbe una pagina. La notizia vera è questa: martedì 27 settembre alle 11 al palazzo dei congressi terrà una lectio magistralis all’interno di Cersaie 2016 intitolata “10 on 10: ten fosters and ten others”. Introdotta dallo storico dell’architettura Francesco Dal Co, si concentra sui 10 progetti, suoi e di altri architetti, che lo hanno maggiormente influenzato durante la sua straordinaria carriera.

Recentemente Lord Foster ha costituito “The Norman Foster Foundation”, una fondazione che promuove la ricerca per aiutare nuove generazioni di architetti, progettisti e urbanisti ad anticipare il futuro. il primo progetto della fondazione è stato presentato all’ultima biennale di architettura di Venezia: si tratta del prototipo in scala reale di un aeroporto per droni in laterizio. Lo scopo del progetto è quello di creare, entro il 2030, un network di droneport per effettuare consegne di medicinali e generi di primissima necessità in remote località dei paesi in via di sviluppo.

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