Home NotizieSan Marino ANIS: “La nostra visione di San Marino è quella di un sistema integrato”

ANIS: “La nostra visione di San Marino è quella di un sistema integrato”

da Redazione

L’Associazione Nazionale Industria San Marino, con grande senso di responsabilità in un momento delicato come quello delle elezioni anticipate, vuole contribuire al dibattito politico in atto.

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L’Associazione Nazionale Industria San Marino, con grande senso di responsabilità in un momento delicato come quello delle elezioni anticipate, vuole contribuire al dibattito politico in atto dando, come ha sempre fatto, il proprio contributo di idee e proposte per il futuro. Lo facciamo oggi, a due mesi dal voto, con l’intenzione, nei prossimi giorni, di illustrare la nostra visione di San Marino a tutte le forze politiche, prima dell’elaborazione e della comunicazione dei loro programmi elettorali. Questo anche per ribadire il nostro ruolo propositivo e di stimolo, indicando quali sono, per le nostre imprese, le scelte strategiche non più rinviabili per lo sviluppo economico di San Marino e, quindi, del benessere della sua comunità.

Proprio perché facciamo parte, come imprese e lavoratori, di questa comunità, siamo consapevoli del ruolo che abbiamo nel sistema Paese. Ma siamo anche preoccupati di fronte alle grandi sfide che la Repubblica di San Marino, al pari degli altri Paesi occidentali, deve oggi affrontare perché vengano garantiti la Sanità, la Previdenza e l’Istruzione, che sono gli elementi fondanti di una società moderna e che sono sempre stati il fiore all’occhiello del nostro Paese. Per mantenere questi elementi servono risorse, che possono arrivare solo dall’economia, che è centrale al sistema. Ma se la politica pensa che la Sanità, la Previdenza e l’Istruzione, e anche tutto l’apparato pubblico, si sostengano unicamente drenando risorse da imprese e lavoratori, si corrono rischi enormi.

Di contro, gli imprenditori sono abituati a ragionare in modo diverso: la nostra visione di San Marino è quella di un sistema integrato, dove Sanità, Previdenza e Istruzione concorrono allo Sviluppo Economico che le alimenta. Maggiori saranno le interazioni tra di loro, maggiori saranno le opportunità di crescita dell’economia, che a sua volta genererà lavoro e benessere. Questa visione, al contrario della prima, è sostenibile e sovrana. Occorre dunque puntare su queste interazioni, con la consapevolezza che ad ogni intervento normativo, corrisponderà una conseguenza anche in altri ambiti. Per questo è importante ragionare come un sistema organico, perché solo così si possono individuare quegli interventi necessari e positivi per tutti. L’alternativa è quella di ragionare per compartimenti stagni o per singoli interessi, spesso utilizzando una politica strategica di breve termine, senza una visione complessiva e di lungo periodo.

Un esempio di queste dinamiche sono le politiche del lavoro: l’occupazione sostiene infatti la Previdenza, che oggi, stando agli ultimi dati, necessita di una revisione profonda; dall’occupazione dipende anche il reddito delle famiglie, quindi anche la fiscalità con cui lo Stato sostiene il welfare. E’ chiaro, quindi, come un Mercato del lavoro più efficiente sia una condizione basilare per sostenere sia la Previdenza che, in generale il Welfare State. Per raggiungere tale obiettivo occorre quindi velocizzare l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, ma anche migliorare il mercato delle competenze. E’ in questo senso che il Lavoro si interseca con l’Istruzione, che rappresenta sia la Scuola e quindi la sua capacità di preparare le future generazioni all’ingresso nel mercato del lavoro, ma anche la Formazione, tema centrale per lo Sviluppo Economico di un Paese e di San Marino in particolare, stante la sua dimensione demografica. E’ in questa direzione che occorre investire di più. In una visione d’insieme, quindi, che consideri il lavoro così interdipendente, occorrono sforzi comuni per favorire la sua crescita, garantendo la formazione necessaria ad acquisire le conoscenze e le competenze che servono alle aziende, perché queste possano diventare più competitive, fare investimenti e creare occupazione.

Come nel caso del lavoro, sono tanti i fattori che possono determinare la crescita delle imprese e quindi generare uno sviluppo economico sostenibile: dall’informatizzazione e digitalizzazione della burocrazia ad un serio piano di investimenti pubblici in infrastrutture (tra questi ne ricordiamo alcuni: TLC, viabilità, Polo scolastico, ecc.), all’internazionalizzazione del sistema economico, dando la possibilità (attraverso accordi istituzionali e commerciali per abbattere dazi e barriere, es. T2) e tutti gli strumenti (es. IVA) utili alle imprese per operare anche in altri mercati, oltre a quello italiano. Tante quindi le riforme da completare, su cui da tempo chiediamo un’accelerazione e su cui anche gli organismi internazionali stanno ammonendo San Marino. Sono temi che vanno affrontati subito e per farlo in maniera veramente sistemica occorre migliorare il coordinamento dell’azione governativa. Crediamo quindi siano maturi i tempi per una revisione dell’impianto istituzionale, perché ci sia un unico interlocutore che si relazioni all’interno del Governo e soprattutto sia il referente verso l’esterno e che, responsabilmente, sia vincolato all’attuazione dei programmi e delle tempistiche stabilite. L’esperienza di questi anni infatti ha messo in evidenza come l’azione delle diverse Segreterie di Stato si sia sviluppata non tenendo sufficientemente conto di una visione d’insieme, con la conseguenza che gli interventi prodotti non sono stati adeguatamente concertati ed hanno mancato della necessaria incisività. Ma ciò che è ancor più grave è stata l’incapacità di raggiungere le intese necessarie per portare fino in fondo i grandi progetti di riforma. Serve quindi la figura del Primo Ministro.

E’ chiaro che a queste indicazioni ne possiamo aggiungere tante altre e in tutti gli ambiti della società e dell’economia sammarinese, ma in questo momento ci preme sottolineare che senza una visione di insieme e senza, soprattutto, il giusto coordinamento, i risultati non si raggiungeranno mai. E’ con questo spirito che nei prossimi giorni incontreremo partiti e coalizioni, per condividere con loro questa visione del sistema San Marino, e per proporre le nostre idee e soluzioni.

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