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Le nuove Carte d’Identità e Patenti a prova di falsari

da Redazione

Tessere di policarbonato con un microprocessore integrato su cui verranno scritti i dati. Roberta Mularoni (Ufficio Informatica): “Recepiti gli standard di sicurezza più elevati al mondo”.

 

di Daniele Bartolucci

 

Arrivano le nuove Carte d’Identità e Patenti di guida: saranno più sicure e anche più rappresentative per lo Stato. Con il Decreto Delegato 16 agosto 2016 nr 105, infatti, si è dato avvio al nuovo corso per quanto riguarda i nuovi documenti d’identità, che avranno tutte quelle caratteristiche necessarie ad evitare la contraffazione degli stessi. “E’ la prosecuzione del progetto avviato nel 2013”, spiega il Direttore dell’Ufficio Informatica, Roberta Mularoni, “che ha già portato, nell’arco di pochissimi mesi dalla sua ideazione al rilascio dei nuovi passaporti, che ormai tutti i sammarinesi conoscono. Ora, con il Decreto Delegato appena promulgato, ci apprestiamo dunque a rilasciare anche la nuova Carta d’Identità, a cui seguiranno tutti gli altri documenti, ad iniziare dalla Patente di guida, per la quale sono già state espletate quasi tutte le operazioni preliminari”. Il perché si parli di tutti gli altri documenti è presto detto: “Il progetto Produzione di Documenti Sicuri, proprio per razionalizzare la spesa, aveva fin da subito individuato in un unico supporto la futura produzione di tali documenti. In pratica la nuova Carta d’Identità, la Patente di guida, ma anche la Carta di circolazione, il Permesso di soggiorno, la Carta di residenza e il Porto d’armi, avranno tutti lo stesso formato, ovvero una tessera in policarbonato munita di microprocessore per la memorizzazione dei dati. Con un’unica fornitura, quindi, si assolveranno le esigenze dei vari documenti, comportando un’economia di scala importante, oltre che una maggiore efficienza soprattutto per quanto riguarda la disponibilità dei supporti stessi, che in passato aveva determinato alcuni problemi”. Nel complesso, infatti, si tratta di una fornitura di 90.000 tessere per 4 anni, suddivise in 6.000 Permessi di soggiorno e Carte di residenza, 2.000 Porti d’armi, 20.000 Carte d’Identità, 22.000 Patenti di guida e 40.000 Carte di circolazione. Le stesse stampanti, ma su supporti diversi da quelli dedicati esclusivamente ai documenti sicuri, saranno utilizzate per tesseri di riconoscimento come anche i tesserini Press Card dei giornalisti, che già hanno ottenuto per il 2016 questo nuovo formato. Ma l’esigenza primaria era quella, ovviamente, di rendere questi documenti sicuri e a prova di contraffazione, “perché purtroppo abbiamo avuto notizia, in diversi casi, di documenti sammarinesi falsi che circolavano nel mondo”, spiega il Direttore Mularoni, “una situazione intollerabile, che comunque, anche se non per colpa nostra, ha determinato anche una certa attenzione nei confronti dei nostri concittadini da parte delle autorità doganali, soprattutto negli aeroporti, dove i documenti sammarinesi erano sempre visti con una certa diffidenza. A questo problema abbiamo voluto rispondere con il Progetto del 2013, cancellando in pochi mesi le carenze riguardanti i nostri passaporti, che rappresentavano il problema più urgente al tempo, soprattutto a livello internazionale. Ora, come previsto, si procederà anche con gli altri documenti, arrivando a regime probabilmente entro l’anno per Carta d’Identità e Patente di guida, superando moltissimi Paesi e anche l’Italia in questo settore. Senza dimenticare che, a richiesta, sui nostri documenti è già possibile registrare le impronte digitali, senza che queste vengano però registrate in alcun database”.

Tecnicamente infatti, gli standard utilizzati da San Marino rappresentano l’avanguardia in fatto di sicurezza, come spiega l’Esperto Gestione e Sviluppo del Piano Informatico, Massimiliano Casali: “L’obiettivo principale è avere uno standard di sicurezza il più elevato possibile, rispettando le direttive ICAO. A tal proposito, va rilevato che l’ICAO individua diversi sistemi e ambiti e San Marino ha scelto di aderire a tutti, raggiungendo il livello massimo possibile oggi. Tra questi, il più importante è ovviamente il microprocessore integrato nella tessera di policarbonato (che si differenzia da quelle classiche in plastica, anche come “suono” che emette quando la si lascia cadere su un tavolo, ndr), sul quale vengono scritti tutti i dati personali dell’intestatario, utilizzando criteri di sicurezza che impediscono la lettura e la modifica da soggetti non autorizzati. Un aspetto altrettanto importante è la pre-personalizzazione, con la lavorazione del supporto con la stampa a laser engraving, le microscritture, l’ologramma con stemma di San Marino: tutti elementi quasi impossibili da replicare se non dotati della strumentazione necessaria. Ed è questo un punto fondamentale”, spiega Casali, “in quanto abbiamo strutturato il rilascio del documento finale in tre fasi distinte, proprio per complicare la vita, si potrebbe dire, ai falsari: la fornitura delle tessere avviene infatti dall’esterno, ma le ditte che posseggono tale tecnologia non sono molte e sono ovviamente molto controllate; la fase di pre-personalizzazione, uguale a tutti i documenti come detto, avviene in loco grazie all’acquisto del macchinario necessario, dato in gestione unicamente alla Gendarmeria, altro elemento di garanzia di sicurezza; infine c’è la fase di personalizzazione vera e propria, che viene concretizzata dai vari Uffici pubblici. In pratica, chi volesse riprodurre tali documenti, dovrebbe avere accesso a tutte e tre le fasi”. E questo dovrebbe scoraggiarli, meglio puntare su Paesi che non hanno ancora elevato i livelli di sicurezza a quello di San Marino.

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