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MotoGP, tutti i numeri di un grande successo

da Redazione

Oltre 155 mila gli spettatori presenti al Misano World Circuit. Lonfernini sul rinnovo con Dorna: “Impegno da 300 mila euro sino al 2018”.

Rossi podio 2

 

di Alessandro Carli

 

Record di spettatori nella tre giorni del Gran Premio TIM di San Marino e della Riviera di Rimini: le quasi 160 mila presenze registrate al Misano World Circuit tra il 9 e l’11 settembre sono state la miglior risposta al rinnovo dell’accordo con Dorna sino al 2020, siglato qualche ora prima delle prove ufficiali.

 

LE PAROLE DEI PROMOTORI

“La conferma del Gran Premio di San Marino e della Riviera di Rimini per il prossimo quadriennio – ha spiegato Carmelo Ezpeleta, Ceo Dorna -, garantisce al calendario della MotoGP un appuntamento di grande significato sportivo. Qui è stato possibile consolidare una formula vincente fra promotori pubblici e il circuito. In questi dieci anni c’è stata una crescita impetuosa di interesse e attenzione, parallelamente stanno affermandosi progetti di promozione che esaltano una culla mondiale della passione per i motori, con campioni straordinari e nuovi talenti che si affacciano in pista. Il circuito ha profuso investimenti continui per accogliere in sicurezza pubblico e gare. Ci sono tutti gli ingredienti per una ulteriore crescita e intanto prepariamoci a giornate nelle quali la comune passione per il motociclismo, grazie agli eventi e alle sfide in circuito, avrà possibilità di ineguagliabile soddisfazione”.

Soddisfazione anche da parte del Titano. “Con la firma – ha commentato il Segretario di Stato allo sport Teodoro Lonfernini -, la Repubblica riconferma il suo ruolo di protagonista nel progetto MotoGP, un evento turistico sportivo di rilevante visibilità internazionale mediatica. Con un impegno economico ridotto rispetto agli anni precedenti e in una logica di sempre maggior rafforzamento delle sinergie con il territorio circostante, il nostro Paese ha ritenuto fosse importante farne ancora parte”.

Lonfernini poi è tornato a puntualizzare una serie di aspetti economici. Le clausole dell’accordo prevedono “per il nostro Paese un impegno economico pari a 300 mila euro certo fino al 2018 con un’opzione per i due anni successivi nei quali non sarà esclusivamente necessario l’investimento di carattere pubblico, potranno inserirsi infatti enti di natura privata. Il contributo per il prossimo biennio si è ridotto quindi della metà rispetto a quello previsto dal contratto sottoscritto nel 2006; non si sono ridimensionate però le condizioni, quelle sono rimaste le stesse. Si tratta di un evento con un appeal enorme del quale si è ritenuto importante che San Marino continuasse a essere protagonista”.

“Mi preme inoltre dare un altro elemento importante sul quale è già trapelata qualche notizia. Stiamo lavorando per riportare a San Marino, già dal prossimo anno, la tappa del mondiale MXGP di motocross: la firma con la società Youthstream che organizza l’evento, è vicinissima; la data invece è certa: si tratta del 9 luglio 2017, già in calendario. E’ su questo appuntamento sportivo internazionale, che dopo anni torna sul Titano al circuito della Baldasserona, che viene trasferita quella parte di investimento che fino a quest’anno era destinata esclusivamente al MotoGP”.

 

MISANO TRA LA PISTA E I PADDOCK

Al di là dei risultati delle tre classi, di cui naturalmente scriveremo, è stato il “contorno” a raccontare con precisione l’importanza dell’evento sportivo dell’anno per la Repubblica di San Marino: alla sfilata di Vip – presenti Raoul Bova, Roberto Baggio, Paolo Nutini, Cristina Chiabotto, Cesare Cremonini, Joe Bastianich, Bruno Barbieri, Rene Arnoux, Jean Alesi, Giuseppe Giacobazzi e Marco Materazzi – ha fatto da contraltare una nutrita presenza dei massimi rappresentanti delle istituzioni del territorio e promotori della MotoGP, gli Eccellentissimi Capitani Reggenti della Repubblica di San Marino Massimo Andrea Ugolini e Gian Nicola Berti accompagnati dai Segretari di Stato Teodoro Lonfernini, Marco Arzilli, Francesco Mussoni e Iro Belluzzi, l’Assessore regionale Andrea Corsini con il Sottosegretario Andrea Rossi, il presidente della Provincia di Rimini Andrea Gnassi con i sindaci del territorio, quasi a voler rimarcare, se ce ne fosse davvero bisogno, che la MotoGp è un evento che si può realizzare solamente “facendo squadra”. E che lì dove qualche attrito tra la Riviera e il Titano talvolta crea separazione – in passato ve ne sono stati -, lo sport lo sa rimarginare.

Come del resto hanno commentato a fine gare i promotori: “Vogliamo rappresentare l’orgoglio di una terra che intorno ai motori ha fatto nascere una passione infinita, un sistema di imprese di statura mondiale per prestigio e innovazione tecnologica, campioni straordinari ed oggi anche un evento come la MotoGP che è diventato un prodotto turistico capace di tradurre in un indotto di oltre sette volte superiore l’investimento profuso. E’ possibile fare ancora meglio e l’impegno comune, da domani e per i prossimi quattro anni, è quello di dare ulteriore sostanza all’evento”.

Ora, ovviamente buona parte del pubblico che ha partecipato al round rivierasco stato chiamato più o meno involontariamente da Valentino Rossi, l’uomo (ha 37 anni compiuti nonostante tenga ancora la faccia da bambino) che ha saputo trasformare una passione per pochi (il motomondiale: chi la seguiva con passione prima del suo arrivo nei circuiti 20 anni fa?) in un evento passionale collettivo, fatto di elementi totemistici (le bandiere gialle), numeri (naturalmente il 46) e naturalmente di grande partecipazione. Verrebbe da pensare a cosa accadrà quando il Dottore lascerà il circus. Meglio, molto meglio concentrarci sul presente e sull’immediato futuro, ovvero alla stagione 2016 e a quella successiva, che lo vedrà affiancato da Maverick Vinales, “Top gun” sulla Suzuki tornata finalmente competitiva.

Già, il 2016. Quasi a voler proseguire sull’onda anomala della diversificazione dei vincitori degli ultimi gran premi, sulla lingua d’asfalto calda del “Marco Simoncelli” è sbucato l’ottavo nome (e l’ottavo numero) diverso, il 26 di Daniel Pedrosa che, dopo una qualifica non esaltante (partiva dall’ottava casella: sarà la cabala?), si è ricordato che sa andare anche molto forte. Non se lo aspettavano gli spettatori – vista la grigia di partenza, doveva e poteva essere tutta una questione tra Marquez, Rossi e Lorenzo – e forse nemmeno gli stessi piloti.

“Ho dato il massimo per battere Lorenzo e Marquez e mi sono accorto che avevo il passo per stare loro davanti – ha detto Valentino a fine gara -. Ero sicuro di avere la gara in pugno poi però ho visto comparire quel nome sulla lavagna (Pedrosa, ndr) e ho pensato ‘Proprio oggi no!’ e invece era davvero troppo veloce”.

Pedrosa primo, Rossi secondo, Lorenzo terzo e Marquez quarto. Misano ha rimesso le carte a posto dopo i jolly tirati fuori da Miller, Iannone, Crutchlow e Vinales nelle gare precedenti. Che fosse una giornata di “ordinario mondiale” lo si era capito sin dalla prima staccata, con Lorenzo che ha tenuto la testa dopo la pole, Valentino secondo e Vinales terzo. Intanto da dietro salgono la coppa spagnola della Honda ufficiale, con Marquez che tira Pedrosa, già terzo al 13° giro, secondo quattro giri dopo fino al ricongiungimento con Rossi e il sorpasso definitivo al 21° giro che lo ha portato al comando della corsa sino alla bandiera a scacchi. Tre italiani a punti: Dovizioso sesto, Pirro settimo (ottima prova per il sostituto dell’infortunato Iannone) e Petrucci 11esimo e sempre molto consistente e concreto.

 

LE ALTRE CLASSI: ITALIA SUL PODIO

Sarà stata l’aria della Romagna, gli occhi dei 100 mila spettatori (e un cane agghindato con una bella bandana “giallo-Rossi” al collo) o forse il feeling con la pista, ma sia le Moto2 che la Moto3 hanno regalato gare davvero entusiasmanti. E se Rimini sorride – bellissimo l’abbraccio e le pacche sulla spalle tra il sindaco Andrea Gnassi e Enea Bastianini, secondo in Moto3, avvenuto sulle scale che portano alla sala stampa -, l’Italia non è da meno: quarto Bulega, quinto Locatelli, decimo Di Giannantonio, undicesimo Antonelli (certamente deluso: è di Cattolica e Misano è la sua seconda casa) e quindicesimo Migno. La vittoria è andata a Binder, ormai lanciatissimo verso il titolo che, dopo aver studiato Bastianini, a fine gara lo ha attaccato con un bel sorpasso.

La Moto2 è stata avara con la Riviera, ma generosa con l’Italia. Il pilota marchigiano Lorenzo Baldassarri ha strappato proprio a Misano la prima vittoria nel motomondiale, infilando a quattro giri dalla fine Rins, partito a fionda e ripreso (e sorpassato) al penultimo giro. Terzo Nakagami mentre gli altri italiani hanno portato a casa un quinto posto con Morbidelli e un 13esimo con “il fratello d’arte” (di Valentino Rossi), Marini.

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