Home FixingFixing Per condividere il significato delle parole senza dare nulla per scontato: complicità

Per condividere il significato delle parole senza dare nulla per scontato: complicità

da Redazione

È quel quid che dà l’abbrivio all’amicizia, ne è il piedistallo. Se incontriamo una persona sconosciuta, si intuisce subito se c’è del feeling, della complicità appunto, prima ancora di conoscerne i suoi pregi o difetti.

complicità

 

di Marta Bossi

 

“Partecipazione a un’azione criminosa o colpevole”. Questa è l’algida definizione del vocabolario Treccani. Personalmente, quando mi sono trovata a scrivere su ‘complicità’, ho immediatamente pensato al mio migliore amico, assolutamente tutto fuorché un criminale. Lui, incontrato per puro caso, è come se ci fosse sempre stato. Dunque la complicità me la immagino come due persone che sorridono, che si intendono con un solo sguardo.

È quel quid che dà l’abbrivio all’amicizia, ne è il piedistallo. Se incontriamo una persona sconosciuta, si intuisce subito se c’è del feeling, della complicità appunto, prima ancora di conoscerne i suoi pregi o difetti. Quando ciò accade, si innesca un meccanismo capace di farci esprimere senza timori né filtri, senza “se” e senza “ma”. Siamo liberi e fluenti.

Essa è un concetto astratto, all’apparenza assurdo, ma estremamente funzionale e vitale nei rapporti interpersonali. La complicità è un bene prezioso perché esalta l’anima delle persone. La nostra parte razionale viene trascurata per lasciare spazio allo spirito. È la nostra interiorità che agisce e ci avvicina all’altro facendolo diventare nostro complice.

Ci si vede, ci si sceglie senza una ragione particolare e si crea un’intesa ed un’intimità formidabile. Si crea un “noi” e tutto intorno diviene magico, incantevole, positivo. Ci si gode la vita poiché si ha un complice a fianco.

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