Dagli investimenti alle campagne pubblicitarie, è stato esaltante raccontare i sogni e i successi di un vero Capitano d’industria. Grazie.
di Alessandro Carli
Gli incontri tra l’ingegner Enzo Donald Mularoni e la redazione di San Marino Fixing si sono svolti quasi esclusivamente di persona, vis a vis.
Il CEO di Del Conca preferiva guardare in faccia l’interlocutore, quasi a voler accompagnare le sue parole, pronunciate con voce ferma e serena, alle espressioni del suo volto.
I momenti di confronto tra di noi negli ultimi dieci anni sono stati davvero innumerevoli, e si sono svolti in buona parte nella Repubblica di San Marino, ma anche in Italia, in particolar modo a Bologna, all’interno di Cersaie: racconti, riflessioni, progetti, numeri, sport, arte, disegno e grafica – amava la contaminatio e ne è un esempio cristallino l’incontro tra le piastrelle e gli artisti – sempre accompagnati da fotografie, molto spontanee.
Poi le ruote. Il mondo delle due e quattro ruote. Motomondiale – team Fausto Gresini negli ultimi tempi, all’inizio invece i piloti sammarinesi che correvano nel circus come il due volte campione del mondo Manuel Poggiali – ma anche tanta Formula Uno, e quindi McLaren e Toro Rosso.
Senza dimenticare il calcio. Già, il calcio. Bellissima e indimenticabile la leggera e divertita “sfida” – davanti ai nostri occhi – di palleggio assieme ad Aldo Serena con scarpe eleganti all’interno dello stand Del Conca a Bologna, come pure l’incontro nella sede di Faetano, qualche giorno prima di un Natale di circa cinque anni fa, con il giocatore della nazionale italiana Gianluca Zambrotta. E poi le piastrelle, naturalmente, in tutte le sue declinazioni: la mostra realizzata dalla moglie Stefania Leardini al Museo di San Francesco di San Marino, il premio che l’ingegner Enzo Donald Mularoni ha ricevuto a Riccione da parte dell’allora Presidente di Confindustria Italia Emma Marcegaglia per la storia del Gruppo, le foto divertite e allo stesso tempo giocose assieme ai sosia di Lupin III e di Fujiko tra una Fiat 500 color giallo e un impegno di lavoro.
In ogni frame, un sorriso, limpido. Lo stesso che si può ammirare in chi ama profondamente quello che fa. Ingegnere, grazie.