SAN MARINO – L’Associazione Sportello Consumatori esprime seri dubbi sulla legittimità del provvedimento, emesso dal Congresso di Stato, che introduce una tassa di notifica sulle multe a carico dei cittadini sammarinesi, pari a 5,5 euro per ogni raccomandata. Da quanto si evince, è una imposizione aggiuntiva, che in tal modo verrebbe fatta gravare sui cittadini del nostro paese.
Questa tassa viene prevista su tutte le multe, sia su quelle che arrivano dalle autorità italiane, sia su quelle effettuate dai corpi di polizia di San Marino sul nostro territorio; in quest’ultimo caso in maniera del tutto impropria e inaccettabile, in quanto il provvedimento nasce in applicazione dell’articolo 43 della finanziaria 2016, che fa riferimento alla riscossione coatta delle sanzioni pecuniarie comminate da Amministrazione estera, in applicazione di convenzioni internazionali. Norma, evidentemente, dettata dall’obiettivo di dare una copertura economica alle spese che l’amministrazione sammarinese deve sostenere per notificare le multe provenienti dall’Italia, deducendo le somme relative da quelle corrisposte alle amministrazioni estere.
Sorge legittimo dubbio che il Congresso di Stato abbia così deciso di non rifarsi in alcun modo sull’Italia per la copertura di tali spese, limitandosi ad aggiungere ulteriori oneri che ricadono direttamente sui cittadini di San Marino, approfittando peraltro di questa occasione per introdurre una tassa anche sulle multe comminate dagli organi di Polizia di San Marino.
È indispensabile che il Congresso di Stato in primo luogo faccia la necessaria chiarezza su questo provvedimento, considerando altre soluzioni, che privilegino il confronto con l’interlocutore italiano, nel pieno rispetto delle chiare indicazioni della legge di bilancio, evitando di addossare ai cittadini ulteriori balzelli.
Associazione Sportello Consumatori