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San Marino, l’online piace: in tre anni 416 licenze eCommerce

da Redazione

Nel Registro ufficiale, a luglio, ne risultano ben 345 attive, di cui 69 esclusive.

 

di Daniele Bartolucci

 

A tre anni dalla legge che l’ha introdotto a San Marino, l’e-commerce inizia a generare numeri importanti, in costante crescita.

 

LE LICENZE ATTIVE IN CRESCITA COSTANTE

Che l’e-commerce rappresenti un’opportunità enorme per chi vuole penetrare mercati internazionali da San Marino, lo si evince dal numero di imprese iscritte al Registro E-Commerce a cui tutte le imprese che vogliano operare online devono obbligatoriamente aderire, siano licenze esclusive o “miste” (commercio tradizionale con l’aggiunta dell’online), che hanno superato proprio in queste settimane quota 400 (l’ultima registrazione è la numero 416, ma come si vedrà in seguito, le licenze attive sono meno, a causa di cessazioni o sospensioni). In ogni caso, in meno di tre anni è un risultato veramente positivo. Va detto infatti che la Legge è del 2013, ma va considerato che il Registro è entrato a regime dal 2014, infatti il numero 1 è stato registrato solo il 25/02/2014. Nel 2014 (si veda la tabella) erano attive 22 licenze esclusive e 236 miste, per un totale di 258 operatori economici quindi. L’anno successivo il numero è cresciuto fino a 329 licenze attive (61 esclusive e 268 miste), per arrivare a giugno 2016 (ultimo dato disponibile) con 345 licenze attive operanti online (69 esclusive e 276 miste).

 

NUOVE POSSIBILITÀ ANCHE PER LE INDUSTRIE

Come detto, la Legge n.58 del 29.05.2013 “Uso delle comunicazioni elettroniche e dell’e-commerce”, ha disciplinato l’intero settore, a cui si è aggiunta la Circolare del 29.07.2013 il Registro delle attività e-commerce, a cui devono obbligatoriamente iscriversi tutte le attività che vogliano commercializzare online, specificando se in maniera esclusiva o mista. E’ chiaro che, al momento dell’entrata in vigore della legge, quindi, oltre alle prime licenze esclusive (22), moltissimi commercianti già presenti a San Marino hanno ampliato le proprie possibilità, iscrivendosi al Registro (236 già il primo anno). Mentre non è così facile comprendere come, a dispetto delle statistiche, siano comunque aumentati i “commercianti” online nel momento in cui, dati alla mano, gli operatori economici del settore siano diminuiti. “Molti commercianti hanno investito nell’e-commerce perché hanno intravisto un’opportunità nuova e importante”, spiega Marco Arzilli, Segretario all’Industria, “ma la normativa non riguarda solo loro. O meglio, inizialmente era così, ma già nel 2014 con il Decreto 28 ottobre 2014 n.170 che ha disciplinato la possibilità di esercitare più licenze in un’unica sede, abbiamo allargato il range anche alle imprese artigiane, produttive e industriali. Questa novità ha fatto sì che anche aziende prima non interessate al commercio al dettaglio o all’ingrosso, oggi si siano iscritte al Registro E-Commerce, sviluppando una nuova rete commerciale che, grazie a internet, può arrivare ovunque”. La dimostrazione è facilmente rilevabile nei vari nulla osta che il Congresso di Stato ha deliberato negli ultimi due anni alle modifiche dell’oggetto sociale delle licenze industriali, che hanno chiesto l’integrazione con l’attività di commercializzazione al dettaglio e all’ingrosso, anche nella forma di e-commerce esclusivo al dettaglio e all’ingrosso.

 

NIENTE MAGAZZINO, SI PUÒ FARE ANCHE IN CASA

La normativa sammarinese, che recepisce le indicazioni dell’UNCITRAL (Commissione delle Nazioni Unite per il diritto commerciale internazionale (che commentò così l’approvazione della legge: “Un’altra pietra miliare nella creazione di un ambiente di business legale e favorevole nello Stato di San Marino”), rende molto semplice la costituzione di un’attività dedica al commercio elettronico. E anche conveniente, in quanto non servono grossi investimenti “strutturali” come altrove. Come detto, vi è la possibilità di richiedere all’Ufficio Industria Artigianato e Commercio una Licenza esclusiva di commercio elettronico per l’esercizio di tutti i tipi di vendita, all’ingrosso, al dettaglio e di servizi. “Per gli operatori economici in possesso di licenza individuale ed esclusiva di commercio elettronico”, spiega il Segretario Arzilli, “c’è la possibilità di avviare la propria attività a costi bassissimi: èinfatti sufficiente l’uso abitativo fino ad un massimo di 250.000 euro di fatturato. Inoltre è previsto il superamento della quota del 51% del capitale sociale intestato a soggetti non residenti per quanto concerne la Licenza esclusiva di commercio elettronico ed è anche prevista l’applicazione del rito abbreviato delle controversie di lavoro per i contenziosi civili in materia di comunicazioni elettroniche ed e-commerce”.

 

OBBLIGHI DI LEGGE, CONTROLLI E SANZIONI

Come da legge istitutiva, l’Ufficio Industria, Artigianato e Commercio tiene il Registro delle attività e-commerce, al quale tutte le attività economiche preesistenti, che svolgano anche modalità di vendita on-line, devono registrarsi, pena l’applicazione delle sanzioni previste. Non basta però iscriversi, ma occorre indicare nel proprio sito di e-commerce il numero di registrazione, in maniera tale che la certificazione sia chiara e univoca. E’ previsto lo stesso obbligo anche per il logo “e-commerce San Marino”, nelle more della sua promulgazione (è già stato fatto un concorso, a breve le disposizioni normative in merito). Inoltre sono previsti obblighi espositivi rivolti agli operatori economici a tutela dei consumatori come l’obbligo di esibire chiaramente i prezzi di vendita e la loro composizione. “Come tutte le attività economiche”, avverte Arzilli, “ma in particolare questa, che veicola il nome di San Marino nel mondo, dobbiamo evitare che comportamenti illeciti e abusi possano arrecare danno all’immagine della Repubblica e al settore del commercio in generale. Per questo dall’istituzione del Registro, sono scattati controlli mirati. Anzi, proprio grazie al Registro siamo in grado di focalizzare l’attenzione su coloro i quali operano a San Marino in maniera abusiva, visto che l’evidenziazione del numero di registrazione non appare sui loro siti, ovviamente. E’ un controllo molto semplice, che possono fare anche gli utenti”. Per quanto concerne i controlli più approfonditi, su fatturati, ricavi e importazioni/esportazioni, “ci avvaliamo degli organi di Polizia e dell’Ufficio di controllo e Vigilanza sulle attività economiche, effettuando controlli con modalità analoghe a tutti gli operatori economici”.

 

MANCA IL DATO SUL FATTURATO ONLINE

La crescita delle licenze e-commerce fa pensare ad un volume di affari cresciuto proporzionalmente, ma al momento è quasi impossibile evidenziare quanto valga il fatturato del settore.

“Ovviamente, abbiamo la possibilità di monitorare i fatturati delle licenze commerciali”, spiega Arzilli, “quindi nel dato aggregato c’è anche l’e-commerce. Nel merito, possiamo comunque estrapolare il fatturato delle licenze esclusive, ma sono solo 69 su 345, forse non è un dato indicativo”. E “sarebbe opportuno, d’accordo con l’Ufficio Tributario, che già conosce questa nostra esigenza, individuare lo strumento migliore per distinguere i fatturati nelle licenze miste, in maniera tale da avere un dato più rappresentativo del settore e dell’evoluzione che sta avendo a San Marino. Questo ci permetterà, al pari del numero di iscrizioni, di decidere se e come intervenire per migliorare la normativa esistente”.

 

PROSSIMO OBIETTIVO: L’ISTITUTO DI PAGAMENTO

Uno strumento che permetterebbe un monitoraggio più efficace, sarebbe senza dubbio l’Istituto di pagamento, di cui San Marino da tempo ha deciso di dotarsi: “Un sistema di pagamenti online tutto sammarinese è un obiettivo a cui non possiamo rinunciare, è la prima cosa che ci chiedono gli imprenditori che vogliono aprire un e-commerce. La seconda è su come spedire facilmente in tutto il mondo e in particolare in Europa, altro tema che stiamo affrontando in questi mesi per migliorare l’attuale sistema e rendere più semplice l’interscambio commerciale”. Riguardo all’Istituto di pagamento, “sappiamo che lo studio preliminare ad opera Banca Centrale e ABS si è concluso ed è stata depositata l’istanza di autorizzazione”, spiega il Segretario Arzilli, che auspica la conclusione a breve del percorso già avviato. “E’ uno strumento necessario, per la possibilità di acquisire autonome licenze ai circuiti di pagamento, ai fini sia dell’emissione di carte di credito riconosciute sui circuiti internazionali sia del convenzionamento degli esercenti che accettano le carte per il pagamento tramite POS”. Per Arzilli, in questo ambito come in altri, “potrebbe essere d’aiuto anche l’Agenzia per lo Sviluppo Digitale, un nuovo organismo che prende corpo dal decreto delegato del 9 dicembre scorso e di cui il Consiglio Grande e Generale sono stato stati nominati i 7 membri, ognuno per uno dei 7 pilastri digitali previsti, dalla creazione del mercato unico digitale, al miglioramento dell’alfabetizzazione e l’inclusione digitale, la ricerca e l’innovazione, gli aspetti legati alla fiducia e alla sicurezza”. Ecco chi sono i membri e quali gli ambiti di specializzazione: Mercato digitale, Daniela Reffi (Pubblica Amministrazione); Interoperabilità e standard, Daniele Giovanardi (privato); Fiducia e sicurezza, Enzo Mataloni (privato); Accesso a internet veloce e superveloce, Andrea Rebosio (PA); Ricerca e innovazione, Federico Tombari (privato); Alfabetizzazione, capacità e inclusione digitale, Roberta Mularoni (PA), Vantaggi offerti dalla ICT alla società, Francesco Chiari (privato). “Un messaggio forte verso l’ammodernamento del Paese e la sua digitalizzazione”, conclude soddisfatto Marco Arzilli, rilevando la formula virtuosa che ha portato alla nascita dell’Agenzia, nella sua doppia anima di pubblico e privato.

 

BOLLINI (LOGISTICATI): “FENOMENO IN CRESCITA”

“Lavoro nel settore della logistica e dei trasporti da una decina di anni e posso confermare la continua crescita, soprattutto negli ultimi anni, del fenomeno eCommerce”, spiega Gian Luca Bollini, amministratore unico di Logisticati Srl, “sia a San Marino che nella vicina Italia, che secondo le stime degli esperti registrerà un’ulteriore crescita del 15%, superando i 15 miliardi di euro di fatturato”. Una crescita che ha molteplici motivazioni, dal prezzo all’ampiezza di gamma a portata di un clik, ma anche “grazie anche al Mobile Commerce” (acquisti tramite smartphone, app, ndr)”, spiega Bollini, “che si conferma tra i principali fenomeni legati all’eCommerce in Italia, crescendo a dismisura di anno in anno”. E sul Titano? “Anche a San Marino nel suo piccolo si registra un’importante crescita del settore: negli ultimi anni ho acquisito diversi clienti che affidano alla mia azienda tutta la logistica della loro vendita, dal ritiro della merce dal loro fornitore, allo stoccaggio della merce per chi decide di fare magazzino, alla preparazione dell’ordine inviatoci, all’imballo personalizzato del pacco, fino alla spedizione finale al cliente, tutto questo nelle 24 ore dal momento del ricevimento ordine. Con questa assistenza il cliente si può concentrare solo sullo sviluppo commerciale dei suoi prodotti, senza avere alcuna preoccupazione di tutto quello che riguarda il suo magazzino. Siamo noi a gestirgli tutto il processo logistico fino a quando la merce non è a casa del suo cliente”. In pratica non serve più avere un magazzino, un’opportunità importante per le aziende commerciali, a maggior ragione per quelle che operano online, giusto? “A mio avviso è una scelta fondamentale, se non obbligata, quella di esternalizzare il magazzino a logistiche specializzate”, spiega Bollini, “soprattutto per abbattere i costi di magazzino, dipendenti, manutenzioni ed altro che in fase di stratup potrebbero incidere in negativo sull’avvio di un’attività eCommerce”. Attività che sembrano finalmente nascere e svilupparsi anche sul Titano, con una settantina di licenze esclusive e ampi margini di miglioramento: “Credo che San Marino debba puntare molto su questo settore, anche dando incentivi alle società interessate o ai grandi gruppi eCommerce che potrebbero aprire o spostare una branca della loro azienda in territorio, anche perché il nostro Paese si trova in una posizione geografica strategica per poter servire al meglio tutta l’Italia”. Quindi anche lei riscontra un certo interesse per la San Marino che si trova su internet, inteso come servizi, imprese e prodotti? “Parlo per esperienza personale”, spiega Bollini, “sono molte le imprese estere che in questi anni mi hanno trovato e contattato tramite internet e sono venute in azienda per chiedere informazioni proprio per spostare il proprio eCommerce da Malta o Gran Bretagna qui a San Marino, proprio per abbattere i costi di spedizione o diminuire i tempi di resa”. Vantaggi visibili, che però si scontrano con la burocrazia legata ai trasporti in Europa: “In effetti”, chiosa Bollini, “un ulteriore passo in avanti, che aumenterebbe e non di poco il volume d’affari, è la possibilità un domani per le aziende sammarinesi di spedire in Europa senza dover ogni volta aprire e chiudere la pratiche di T2”.

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