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San Marino è il luogo ideale dove trascorrere le vacanze

da Redazione

Pericolo terrorismo internazionale: il Foreign & Commonwealth Office ha stilato una mappa dei Paesi più sicuri del mondo e ha promosso a pieni voti la nostra Repubblica.

turiste inglesi

 

di Alessandro Carli

 

Dopo Roma, anche Londra promuove a pieni voti la “meta” San Marino. Mentre l’Italia, attraverso “InfoMercatiEsteri”, il nuovo portale della Farnesina, “sponsorizza” il Titano sotto il profilo degli investimenti (vedi Fixing nr. 10 dell’11 marzo 2016), l’Inghilterra lo fa dal punto di vista turistico.

L’UK difatti, attraverso uno dei suoi giornali più noti, il Daily Express, ha fatto rimbalzare la classifica stilata al termine di uno degli ultimi consiglio del FCO, il Foreign & Commonwealth Office.

L’articolo, intitolato “How safe is your 2016 summer holiday? New map shows most dangerous destinations in Europe” (“Quanto è sicura la vostra vacanza estiva 2016? Nuova mappa mostra mete più pericolose in Europa”) è stato scritto da Felicity Thistlethwaite e Kat Romero. Com’è facile evincere dal titolo, il “metro di valutazione” non contempla le bellezze architettoniche e paesaggistiche dei singoli (e il Monte Titano, Patrimonio Mondiale dell’UNESCO dal 2008, non è secondo a nessuno), bensì il grado di sicurezza risetto a possibili attentati.

Poiché, si legge sul Daily Express, “centinaia di cittadini britannici si precipitano a prenotare la propria vacanza per il 2016, un certo numero di destinazioni turistiche in Europa e Nord Africa sono stati elencati come ad alto rischio”. E la classifica stilata dall’ultimo consiglio del FCO, il Foreign & Commonwealth Office, “può aiutare a decidere dove andare”.

Sull’appeal che il nostro Paese esercita sui cittadini inglesi, è la Segreteria di Stato al turismo a snocciolare qualche numero. Lo scorso anno 2015 gli escursionisti totali (indipendenti e intermediati) provenienti dalla terra della perfida Albione sono stati 4.352, 3.435 l’anno prima, 4.733 nel 2013, 3.528 nel 2012 e 3.923 nel 2011. “La maggior parte delle visite – riporta il FCO – si sono svolte senza problemi”.

Numeri abbastanza interessanti, considerando che gli aeroporti più vicini – Bologna e Ancona – distano più o meno 100 chilometri di distanza.

 

TERRORISMO, LA MAPPA DEL FCO E DEL DE

Il FCO suddivide i Paesi attraverso quattro livelli di pericolosità: alta minaccia terroristica, generale minaccia terroristica, sottostante minaccia terroristica e, in ultimo, bassa minaccia.

Per la quarta voce si chiarisce comunque che “si deve essere consapevoli del rischio globale di attacchi terroristici indiscriminati”, che potrebbero accadere “nelle aree pubbliche, comprese “quelli frequentati da espatriati e viaggiatori stranieri”. Ed è proprio qui che ritroviamo la Repubblica di San Marino, mentre l’Italia è stata inserita tra i Paesi in cui la minaccia è vista come “generale” e fa compagnia ad Austria, Azerbaijan, Bosnia ed Erzegovina, Cipro, Danimarca, Kazakhstan, Macedonia, Olanda, Svezia, Ucraina e Grecia. Sul Paese ellenico, ricordando che per decenni è stato uno dei luoghi più amati dai Britannici per le “sue splendide spiagge di sabbia bianca e cibo locale incredibile”, è ora considerata una nazione sotto “minaccia generale di terrore per i turisti”.

Tralasciando i Paesi in zona “rossa” – UK, Turchia, Belgio, Francia, Germania, Russia e Spagna -, ci soffermiamo più che volentieri sul Titano.

“Ci sono luoghi – scrivono i due giornalisti del DE – che sono ritenuti sicuri per viaggiare in Europa”. Nella classifica compaiono la Repubblica Ceca, l’Islanda (è il suo anno, non c’è che dire, dopo la simpatia contagiosa che ha riscosso agli Europei di Francia, ndr) la Lettonia, la Svizzera, l’Ungheria, la Slovenia e la Polonia.

Lo spot arriva poco dopo, ed è anticipato da una bella presentazione di un altro Piccolo Stato. “Se siete alla ricerca di un po’ ‘più di sole, perché non provare il Liechtenstein . Incastrato tra la Svizzera e l’Austria , è famosa per i suoi castelli medievali, malghe e villaggi collegati da una rete di sentieri”. Allo stesso modo, prosegue l’articolo, “la Repubblica di San Marino, nel Nord Italia”, oltre che a essere ritenuto un Paese sicuro, è “allineato con stradine in pietra e una gran quantità di architettura storica” e “non è troppo dissimile alle gioie d’Italia”.

 

PERICOLO TERRORISMO: I DATI EUROPEI

Sull’incidenza che ha, giustamente, il pericolo terrorismo sulle scelte delle mete vacanziere, ne parla una recente indagine della Commissione europea che – per correttezza di informazione – ferma l’attimo alla scorsa primavera, prima quindi degli attentati in Francia e all’aeroporto Ataturck (Istanbul). Dal report emergono le grandi difficoltà della Tunisia, teatro dello scempio all’interno del museo del Bardo (-19% nel periodo gennaio-marzo 2016 rispetto agli stessi mesi del 2015) ma anche dell’Egitto, che in dodici mesi ha perduto il 46% dei flussi turistici. Non sorridono nemmeno la Turchia (-10% nel primo trimestre 2016), la Grecia (-11% gennaio-febbraio 2016) e la Francia (-8% gennaio 2016 su gennaio 2015). Fermo restando la voglia di relax e di viaggiare che hanno le persone, da questo Risiko “escono” alcuni Paesi che, dati della Commissione europea alla mano, hanno visto crescere il proprio appeal: Cipro (+32%), Croazia (+17%) e Malta (+13%).

 

SAN MARINO NELLE GUIDE TURISTICHE MODERNE

Ma c’è anche un altro modo per favorire il turismo. Forse un po’ più tradizionale, certo – parliamo delle guide -, ma che oggi, con internet, rappresenta un ottimo strumento per organizzare i propri viaggi e conoscere un po’ più a fondo le caratteristiche di un determinato luogo.

Anche se quasi sempre abbinata all’Italia, la Repubblica di San Marino trova una discreta eco nelle numerose guide turistiche del mondo. Siamo andati così a spulciare le principali pubblicazioni, per capire come viene presentata. Partiamo da una pietra miliare per i viaggiatori, la Lonely Planet, che nel sito online, in inglese, descrive con queste parole il Monte: “Di 196 paesi indipendenti di tutto il mondo, San Marino è il quinto più piccolo e – probabilmente – il più curioso. Come esista, per tutti è qualcosa di enigmatico”. La guida, dopo aver ricordato che “il Monte Titano è stato aggiunto alla lista del patrimonio mondiale dell’Unesco nel 2008”, chiude con un poco lusinghiero e abbastanza enigmatico “conserva una curiosa mancanza di intimità e (per mancanza di una parola migliore) anima”.

Molto più snella e forse meno emotiva la descrizione che ne dà la “National Geographic” che, a leggere i numeri riferiti al turismo (3, 5 milioni all’anno), forse non è molto aggiornata.

Per la NG, “San Marino è orgogliosa della sue monete coniate finemente “, ma anche per la “guardia cerimoniale” e i “francobolli” . Da vedere, a San Marino, ci sono i “castelli ben conservati e gli ampi panorami della costa Adriatica”.

Si sofferma decisamente di più sulle caratteristiche del nostro territorio la “Rough guides”, anche se il “taglio” dato alla presentazione non è certamente un invito a visitarlo.

“Republic of San Marino is an unashamed, though not entirely unpleasant, tourist destination” troviamo scritto nelle prime righe. Il senso, più o meno, è il seguente: (San Marino) è una meta turistica senza vergogna e non del tutto sgradevole.

Dopo qualche accenno alla storia (“dice sia stata fondata intorno al 300 dC da un monaco in fuga le persecuzioni di Diocleziano” per poi ricordare la pagina del Borgia), un paio di note culturali: si parla “essenzialmente italiano”, aggiungendo che “non c’è nessun linguaggio di San Marino”. Passaggio discutibile, chiedetelo al poeta dialettale Checco Guidi che comunque, in un servizio della BBC firmato da Andy Jarosz, viene menzionato quando si parla di dialetto: “I tentativi di rianimarlo sono stati sostenuto da Francesco ‘Checco’ Guidi , un popolare poeta sammarinese”. Sempre Jarosz poi termina il proprio articolo scrivendo che “per coloro che prendono il tempo per guardare, è molto più di un posto per aggiungere un altro timbro sul passaporto”.

Ma torniamo alla Rough guides, che si rivela molto dura: “Non c’è molto da vedere. I bastioni e in stile medievale edifici della cittadella sopra Borgo Maggiore, restaurato nel secolo scorso, sono moderatamente interessanti”. Segnala il museo delle cere, ma anche “negozi di souvenir di cattivo gusto e ristoranti”. La guida salva giusto le “tre creste”, le Tre Torri, che meritano di essere visitate “per la vista a tutto tondo”.

E’ invece più che un invito la “Guide de Routard”. Dopo la presentazione – enclave nel cuore dell’Emilia-Romagna, 61 km quadrati di superficie, eccetera -, scrive che “l’atmosfera medievale e la bella vista dei dintorni sono garantiti”.

Ci pensa il Touring Club Italiano a parlare bene del Monte: il centro storico “offre scorci d’atmosfera medievaleggiante, come la scenografica piazza del Palazzo Pubblico, architettura neogotica di fine Ottocento. D’autentico stile romanico è invece la chiesa di S. Francesco, con l’annessa Pinacoteca, custode di opere del Guarcino e di Raffaello”.

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