Domenica si è chiuso il sipario sull’edizione 2016 delle Giornate Medioevali della Repubblica di San Marino, che per noi hanno segnato la fine del Progetto Guaita, progetto che ci ha tenuti impegnati 16 giorni, dalle 10 alle 19 e anche oltre, nell’ultimo weekend.
Si tratta di un progetto ambizioso: 9 ore al giorno di attività, di didattica, di interazione con visitatori provenienti da tutto il mondo, il tutto fatto da non professionisti. Nella vita “moderna” siamo impiegati, commessi, artigiani, insegnanti, operai, studenti… Quello che ci accomuna è la passione per la Storia e la voglia di fare qualcosa di bello per il nostro Paese e per chi lo visita.
Per questo ci inorgoglisce e ci riempie di gioia riuscire nel nostro intento, che pensiamo sia quello di trasmettere qualcosa. Certo, trasmettere nozioni riguardanti le nostre attività di ricostruzione storica, ma anche trasmettere un’emozione, lasciare nel visitatore un bel ricordo, far sì che esca dalla Guaita con un sorriso e qualcosa da raccontare.
In particolare, per noi è stato emozionante scoprire il numero di spettatori ai nostri spettacoli serali durante le Giornate Medievali, che si sono tra l’altro tenuti in concomitanza con altri eventi nella Cava dei Balestrieri e alla Seconda Torre: sono stati registrati circa 700 ingressi serali Venerdì, quando è stato rappresentato “Tempus Maleficarum”, e circa 1400 Sabato, con lo spettacolo “Libertatis Fundator”.
Ci prendiamo ancora un piccolo spazio per i ringraziamenti: ringraziamo i veterani del Progetto, rimasti fedeli negli anni, e le nuove reclute, che ci hanno portato energia ed entusiasmo unici; Augusto Michelotti per la pazienza in Regia e Paolo Canarezza per la passione con cui prepara gli attori; Daniela Valli per le foto fatte e per l’allestimento della mostra fotografica; i fantastici ragazzi del Drago Oscuro, la cui presenza in Torre è ormai un piacere a cui non possiamo rinunciare; grazie alla eccezionale Compagnia d’Arme San Vitale; Luigi Battarra detto “il Libraio dei Malatesta”; i ragazzi di Lugo e di Città di Castello; Ermanno e Laura Vignati, artigiani costruttori di percussioni antiche; il sig. Ugolini, cestaio che ha incantato i turisti con il suo lavoro; i Finis Terrae Musici, che hanno fatto ballare la Torre Guaita anche oltre orario, con generosità ed entusiasmo. Un ultimo ringraziamento, ma non per minore importanza va anche alla Segreteria di stato al Turismo, all’Ente Cassa di Faetano e naturalmente un grazie va a tutti i custodi della Torre Guaita.