E’ il non-detto verbalmente, ma esiste e domina il nostro pensiero. La maggior parte delle volte genera incomprensione.
di Marta Bossi
Silenzio. È un falso, un’illusione. Io non ci credo più di tanto. Quando si resta in silenzio, i pensieri sono rumorosi, assordanti e talmente fragorosi che non riusciamo a trovare la pace che desideravamo trovare con il silenzio.
Il silenzio non è altro che una riserva, un container di immagini, idee concetti relegati lì perché lo imponiamo noi.
Che siamo in pace con noi stessi o in lite con qualcuno, quella pausa dalla parte verbale è una pausa illusoria.
Abbiamo in realtà tanti pensieri e parole che fanno capolino nella nostra mente. Il silenzio è il non-detto verbalmente, ma esiste e domina il nostro pensiero. La maggior parte delle volte genera incomprensione.
Sputiamo allora fuori quel non-detto, quel silenzio così assordante che ci avvilisce e irrigidisce. Le parole che soffocano o ci tormentano devono uscire. L’atto di allontanarsi dal silenzio equivale a mettere allo scoperto il cuore palpitante e sofferente della nostra anima.
Per cui “Non accumulare silenzi, di tanto in tanto grida”. Solo quando diremo tutto, ci sarà un magnifico silenzio.
