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Rally San Marino, in auto con Denis Colombini

da Redazione

Quarta posizione per il pilota sammarinese: “Avevo il podio nel polso e nel piede”. Con la sua Skoda Fabia R5 è passato davanti alla porta del Paese: “Emozione bellissima”.

Colombini3 press

 

di Alessandro Carli

 

Giandomenico Basso e Lorenzo Granai, con la loro Ford Fiesta R5, sono saliti sul primo gradino del podio del 44° San Marino Rally, il grande evento di auto che si è svolto nel weekend del 9 e 10 luglio. In seconda posizione Simone Campedelli navigato da Danilo Fappani a bordo della loro Ford Fiesta R5 GPL, terzo invece il duo Umberto Scandola e Guido D’Amore sulla Skoda Fabia R5 ufficiale. Ha sfiorato il podio, alla fine di una grande prestazione, il pilota sammarinese Denis Colombini navigato da Michele Ferrara (nella foto Bettiol)che, nonostante un errore che gli ha fatto perdere più di due minuti, alla fine è riuscito a mantenere il quarto posto generale. Aveva concluso la prima tappa in quarta posizione a 3 decimi dal terzo. E dopo la penultima prova della seconda tappa era in quinta posizione di giornata e quarto assoluto della generale. Soddisfazione ma anche un po’ di rammarico per lui a fine gara: il podio, racconta, “era davvero alla mia portata”. Prima di “entrare” idealmente in macchina con lui, ci racconta che “la passione per il rally” ce l’ha “sin da piccolo. E’ stata la mia professione sino al 2007 poi ho deciso di entrare in azienda e rendere il rally un hobby”.

Ci può raccontare il suo weekend?

“E’ stata una gara un po’ sofferente: non ho raggiunto la performance che mi ero prefissato. Sabato ho forato una gomma e, devo ammetterlo, ho commesso anche un errore. Nonostante tutto, ero vicino al terzo posto. Domenica, per cercare di recuperare qualche posizione, ho fatto una scelta errata nelle gomme, che si sono rivelate troppo dure . Un piccolo incidente poi ha compromesso i miei piani di scalare le posizioni. Probabilmente non ho gestito al meglio la gara: per velocità e preparazione della Skoda, avevo nel polso e nel piede il secondo o il terzo posto. Una messa a punto non corretta, in termini di tempi, significa perdere molti secondi ogni prova speciale a questi livelli”.

Quali sono le caratteristiche della sua automobile?

“Assieme a Ford e Peugeot, Skoda è tra i marchi più competitivi nella categoria R5. Parliamo di un’automobile molto performante, che sa dare grandi emozioni e belle sensazioni quando si è al volante. Non sono auto che hanno le prestazioni elevate come le WRC, ma guidarle dà molto gusto”.

Come si è preparato alla gara che ha corso in casa?

“Per chi lo fa di mestiere, la preparazione è molto stretta e rigida, con un programma ben definito da seguire. Io, nella vita, lavoro nell’azienda di famiglia (Colombini Group, ndr) e quindi il tempo è molto più limitato. Mi sono allenato dopo il lavoro e nei ritagli di tempo. Ho cercato di ottimizzare gli spazi che avevo a disposizione. Un ruolo importante poi lo riveste l’alimentazione: occorre un peso ‘basso’ e una bella forza fisica per affrontare la gara. In auto, le temperature raggiungono anche i 60 gradi centigradi. Considerando che la durata del rally è di due giorni lo sforzo è stato notevole”.

Come si guida un’auto da rally?

“Dipende dai tracciati: ogni prova ha le sue caratteristiche. In alcune è importante entrare in curva con una buona velocità, in altre sacrifichi l’entrata, in altre ancora è decisiva la percorrenza di curva. L’ottimo è avere tutte e tre le caratteristiche ma dipende anche dai fondi stradali. Il San Marino Rally si è disputato su terra, un fondo che a me piace molto”.

Cosa ha visto e sentito mentre guidava tra le strade del Titano?

“E’ stata una gara abbastanza difficile ma allo stesso tempo bellissima: per un sammarinese correre nella gara di ‘casa’ ed arrivare alla porta del Paese nelle ultime ps della prima tappa è sempre un emozione unica. La porta del Centro storico è il massimo”.

Cosa vede dall’abitacolo?

“Mentre si è al volante, la concentrazione è tutta sulla guida. Ma ogni tanto si riesce anche vedere il pubblico ed è bellissimo per un pilota”.

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